11/02/2014
L'IPERCHERATOSI
Il piede è il punto al suolo su cui grava l’intero peso del corpo.
Durante la deambulazione il nostro corpo è soggetto a diverse forze contrapposte per le quali il piede è protagonista e modulatore.
Una forza è una grandezza fisica vettoriale che si manifesta nell'interazione di due o più corpi producendo un alterazione dello stato di quiete o di moto dei corpi stessi.
Le forze esterne ambientali per eccellenza sono: la gravità, la reazione dal suolo e l'attrito.
Il piede è un diaframma interposto tra forze esterne (ambientali) e forze interne (muscolari), che in esso si incontrano, si contrastano e infine si fondono per l'affermazione della condizione di equilibrio. Il piede è una struttura "spaziale" ossia atta ad assorbire e smistare le forze, relativamente agli infiniti piani dello spazio.
Eziopatogenesi..
Essendo l’ipercheratosi una risposta fisiologica difensiva della cute, quando vi è uno stress essa tende a tutelare i tessuti sottostanti.
La risposta si attiva attraverso l’iperplasia cellulare, ovvero le cellule si riproducono più rapidamente con un aumento della chetogenesi,viene quindi, amplificata la produzione di cheratina a livello cutaneo, il tutto associato ad una ridotta desquamazione.
Venendo meno la fisiologica desquamazione, le cellule del continuo tourn over epidermico, rimangono nello strato sub-corneo compattandosi e creando uno stato duro con funzione di barriera protettiva.
Le ipercheratosi a livello del piede sono prevalentemente di origine meccanica o acquisita, anche se non sono da sottovalutare forme più rare come l’ipercheratosi ereditarie (es: cheratodermia palmo-plantare).
A livello patogenetico troviamo, tra le maggiori cause, l’ausilio di calzature non idonee. Non sempre però la causa è da attribuire alla scarpa, in alcuni casi l’assetto del piede nel suo complesso, è responsabile di per se di una maggiore corrispondenza di una zona cutanea.
Va inoltre fatta una considerazione riguardo la presenza di cicatrici a livello del piede, spesso sedi di ipercheratosi, le quali necessitano di un repentino riconoscimento e di un adeguato trattamento.
Ipercheratosi Fisiologica o Patologica?
L’ipercheratosi può avere una struttura semplice o complessa ed un quadro clinico fisiologico o patologico.
Fisiologica semplice: un’ ipertrofia compensatoria, ovvero l’aumento dello strato corneo sopperisce allo stress a cui un’ area è sottoposta. È una condizione fisiologica e non un alterazione infatti non vi è dolore in quanto non vi sono degenerazioni nelle strutture sottostanti e la giunzione dermo-epidermica rimane invariata. Risulta essere un processo di adattamento che incomincia con un aumento delle lamelle cornee, seguita da una riduzione della desquamazione, per poi sviluppare un accumulo della massa cornea ulteriormente compattata dalla minore dispersione dei corneociti
Patologica complessa: condizione associata a dolore repentino, sintomo classico delle introflessioni a cuneo che penetrando nel derma comprime le terminazioni nervose, per il quale viene assunto un compenso patologico.
Il dolore è causato dallo schiacciamento della giunzione dermo – epidermica che risulta essere appiattita e verticalizzata, i capillari delle papille dermiche possono rompersi e causare uno stravaso ematico.
Come per ogni patologia anche le ipercheratosi possono essere, in qualche modo, prevenute attraverso un trattamento profilattico,soprattutto con l’ausilio di calzature idonee .
La sola escissione ipercheratosica di per se non porta alla risoluzione del problema, infatti va individuato il problema a monte, ovvero, va diagnosticata e curata la causa; questo può essere conseguito attraverso l’ausilio di ortesi plantari o digitali in silicone.