
13/08/2025
Quando il “viaggio della speranza” diventa un rischio per la salute.
Ogni anno migliaia di uomini partono per la Turchia per sottoporsi a un trapianto di capelli low cost. Pacchetti all inclusive, hotel di lusso, autista in limousine… ma dietro alle promesse patinate, c’è anche un lato oscuro: interventi eseguiti non da medici ma da tecnici, standard di sicurezza inferiori a quelli italiani e, nei casi peggiori, danni irreversibili.
Il chirurgo plastico Marco Toscani, presidente della SI.Tri., racconta a Fanpage.it di aver visto pazienti tornare con necrosi del cuoio capelluto, zone donatrici devastate e cicatrici che impediscono ogni futuro intervento. Alcuni arrivano in Italia con problemi così gravi da richiedere mesi di cure, senza mai recuperare i capelli persi.
Un fenomeno da miliardi di euro che cresce ogni anno, ma che — come dimostra anche il caso del paziente inglese morto a Istanbul — solleva una domanda cruciale: vale davvero la pena risparmiare, quando in gioco c’è la propria salute?