Lucia Titone Psicologo- Psicoterapeuta. Studio di Psicologia Dott

Lucia  Titone Psicologo- Psicoterapeuta. Studio  di  Psicologia  Dott Dott.ssa Lucia Titone
Psicologo- Psicoterapeuta
Studio Associato: Medico Dott. Vincenzo Lipari

21/03/2025

🔴 Una bambina di 5 anni, ha supplicato di restare con la sua mamma. Ha urlato. Si è nascosta sotto il tavolo, ha chiesto dello scotch per legarsi alle sedie, pur di non essere portata via dalla sua casa.

La bimba vive a Roma, circondata dall’amore di sua madre, dei nonni materni, di zii e di amici, eppure un decreto ha stabilito che deve essere strappata alla mamma e portata via in una casa famiglia.

Secondo, una CTU sua madre le ha trasmesso il rifiuto verso il padre, lo stesso uomo rinviato a giudizio per maltrattamenti nei confronti della madre. Un uomo che la bambina teme al punto da avere crisi di pianto, episodi di vomito, da non voler nemmeno entrare a scuola nei giorni in cui sa che lui verrà a prenderla.

Non conta nemmeno il disegno che la bambina ha fatto: suo padre le lega le mani. Non conta ciò che ha raccontato alla pediatra: punizioni, percosse.

Oggi, l’intero condominio in cui vive si è opposto a questo prelevamento coatto. E io ho depositato con urgenza un’interrogazione al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

Come si può pensare che un atto di tale violenza sia nel supremo interesse del minore? È questo il cosiddetto "bene" per una bambina? Come si fa a non capire che si tratta di un trauma insuperabile?

Questo è solo uno dei tanti casi in cui le CTU diventano giudici, i giudici si limitano a delegare, e i minori traumatizzati vengono usati come armi di vendetta. Una legge che impone la bigenitorialità a ogni costo, costringe le madri a mantenere rapporti con uomini violenti, sotto la minaccia di vedersi strappare i propri figli.

Disumano. Inaccettabile. Lo Stato non sia complice, perché questa è violenza non giustizia.

20/03/2025

"Dietro l'ideale della performance si nasconde una logica che riduce la vita a una serie di funzioni misurabili e ottimizzabili."

Miguel Benasayag, “Funzionare o esistere?”.

20/03/2025

Un allievo di Lacan, Moustapha Safouan, racconta che un bravo maestro si distingue da come reagisce quando entrando in aula, prima di salire in cattedra, inciampa.
La prima reazione è quella di ricomporsi immediatamente e far finta che non sia accaduto niente. Questo non è interessante. La seconda è ricomporsi e mentre si ricompone getta uno sguardo nella classe per vedere chi ha osato deriderlo e poi prendere provvedimenti disciplinari. Nemmeno questa è la posizione auspicabile.
Il bravo maestro, dice Safouan, è quello che inciampa e fa dell’inciampo il tema della lezione. I bravi maestri sanno inciampare. Non temono il limite del sapere. La lezione è un rischio ogni volta, ma i bravi maestri non temono la caduta.

Un bravo maestro si riconosce da come inciampa – L’ora di lezione di Massimo Recalcati.

19/03/2025
24/02/2025

Il Caffè Letterario "La forza delle parole" al via dal 13 febbraio presso l'Arci Porco Rosso di Casa Professa. Alla rassegna parteciperanno scrittori e scrittrici con diverse abilità. L’evento è organizzato da Cgil Palermo, Spi Cgil, associazione Disabili Visivi e Disability Pride Palermo

Palermo 6 febbraio 2025 – Prende il via il 13 febbraio il caffè letterario “La forza delle parole”, con sette incontri già in calendario per una rassegna che propone un confronto tra abilità diverse attraverso la letteratura.

Scrittori e scrittrici con diverse abilità si uniranno attraverso la letteratura in un dialogo che farà riflettere sul potere della parola di connetterci e di rompere le barriere. Il caffé letterario si terrà presso la sede di Arci Porco Rosso di piazza Casa Professa.

'iniziativa è organizzata dal dipartimento Politiche per le Disabilità della Camera del Lavoro di Palermo, Spi Cgil Palermo, ADV Associazione Disabili Visivi e Disability Pride Palermo.

La prima edizione della rassegna si concluderà il 10 aprile. Gli incontri inizieranno alle 16.30.

“L'obiettivo che ci prefiggiamo – dicono Cgil Palermo, Spi Cgil Palermo, associazione Disabili visivi e Disability Pride - attraverso il confronto creativo con persone che vivono la disabilità, è quello di cambiare il pregiudizio con il quale le si guarda. Occorre un cambiamento culturale, in cui la disabilità non venga vista come una malattia, una mancanza, ma come uno stato che caratterizza sicuramente la vita del portatore ma che non toglie niente alla sua soggettività e alla sua voglia di vivere come tutti gli altri”.

Scrivere una storia diversa è possibile: è quello che hanno fatto autori e autrici dei libri che saranno presentati, mostrando il coraggio e la voglia di abbattere stereotipi e barriere che “impediscono di sentirci tutti e tutte uguali”.

“La cultura, la lettura, la parola, l’esempio – spiegano gli organizzatori - in questo processo di consapevolezza sono strumenti necessari, fondamentali. Saranno presenti autrici ed autori che offriranno al pubblico un'esperienza coinvolgente e punti di vista originali”.

La prima giornata, il 13 febbraio, si aprirà con l'autobiografia di Alberto Bilardo “Aldilà delle nuvole”. Seguiranno il 20 febbraio le poesie del professore Pippo Scaccia “A due ali dal cielo” .

Il 6 marzo sarà protagonista il dottor Giovanni Cupidi, con la sua ultima opera “Le stelle brillano per tutti” mentre il professore Peppino Rè il 13 marzo presenterà “Durante” le poesie di una vita. Chiude il mese il 27 marzo la dottoressa Benedetta Russo che presenterà “Storia di una signora”.

Il 4 aprile, la scrittrice Monica Saia ci guiderà alla scoperta della sua opera “Sotto il segno della farfalla” e il 10 aprile concluderà la rassegna Calogero Audino con “un Viaggio parallelo” che parlerà di inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

"La forza delle parole – aggiungono gli organizzatori - è un'occasione per immergersi nella letteratura e nella sua capacità di unire abilità diverse e comunicare emozioni e pensieri, convinti che c’è ancora molto da fare per abbattere le barriere dello stigma”.
Spi Cgil Palermo Arci Porco Rosso

30/01/2025

La Cgil, Danilo Dolci e i braccianti: 68 anni dopo a Partinico il alle 16 si ricorda lo "Sciopero alla rovescia", la mobilitazione di centinaia e centinaia di contadini e disoccupati, impegnati a scioperare lavorando per riaprire una vecchia trazzera. Con l’occasione
sarà ricordato Danilo Dolci nel suo centenario con musica e parole.

14/10/2024

Di seguito i dati per l'iscrizione e successivo rilascio di fattura fiscale

26/03/2024

I Bambini non si " collocano"!!
E' questo il "Manifesto" che bisognerebbe affigere a lettere cubitali nei diversi Tribunali che dicono di occuparsi della Tutela dei Minori- Scandalosa dicitura , questa, che può leggersi negli infiniti, troppi Provvedimenti emessi dai Giudici , a seguito di scandalosi e scellerati interventi che colpiscono in Italia migliaia di Nuclei Familiari.
I "fatti di Bibbiano" hanno lasciato emergere un "cancro" che si riteneva limitato e circoscritto , tanto da far sopire i Media e gran parte della Opinione Pubblica. Oggi sappiamo che esistono migliaia di Bibbiano che nessuno , o in pochi hanno l'interesse a fare conosce e divulgare.
Gli interessi Politico- economici che muovono tale "filiera" vanno denunciati a viva voce nel tentativo di Restituire Dignità e Diritti lesi a tutti i Soggetti "stritolati" da un sistema che può definirsi il "tritacarne" , la "Piovra" dai mille tentacoli, spesso invisibili e subdoli.
Tali meccanismi "perversi" condannano centinaia di migliaia di Minori innocenti a reclusioni sotto le quali talvolta è scritto " Fine pena mai". Attraverso tali "strumenti " si condannano inoltre innumerevoli nuclei familiari ad attraversare calvari a causa di una burocrazia cieca e sorda ai reali bisogni e alle Emergenze Sociali. I vuoti Istituzionali e Legislativi sono i veri responsabili di tali crimini. L'incapacità di applicare Politiche Sociali adeguate e funzionali alle richieste dei Territori rappresentano il vero Scandalo che una Società Civile non deve più tollerare.

I casi per cui troviamo molti minori allontanati da casa e dal proprio nucleo continuano incessantemente a caratterizzare la cronaca nera dei nostri giorni Sempre più spesso i soggetti fragili continuano ad essere “colpiti” da Provvedimenti, talvolta incostituzionali che minano la sfera più intima dei Rapporti Primari, provocando conseguenze, spesso irreversibili.
La maggioranza dei bambini che subiscono o hanno subito tali calvari rimangono troppo spesso vittime silenziose. Le Storie degli “invisibili” rimangono intrappolate nelle esistenze tormentate, nelle vite difficili di interi nuclei familiari.

Imparare a dire quelle parole , spesso rimaste inascoltate è possibile ed eticamente doveroso. ( denunciano ma pochi ci
provano.) La cronaca ci mostra negli ultimi tempi episodi gravi ed
eclatanti di violenza ai danni dei minori rinchiusi “ in carceri che chiamiamo Case famiglia, scontando pene per reati che non hanno mai commesso!
Tali episodi sembrano senza apparente motivazione se non la follia, e la “schizofrenia” di un sistema incapace di far fronte alle emergenza sociale, assolutamente attrezzato per colpire le criticità alla radice , inidonee ad intervenire attraverso strumenti alternativi e soprattutto lavorando sulla prevenzione.
Ciò che emerge è un fenomeno vasto, complesso e articolato che riguarda un “sistema” che si nutre di diversi “complici “ che chiamiamo Istituzioni che dicono di occuparsi della “Tutela dei minori”! Molti di questi casi li conosciamo grazie alle madri e ai padri “coraggio” e attraverso l’informazione, ma tanti casi di mala giustizia rimangono chiusi dentro le mura domestiche, dietro il silenzio del bambino timoroso, dietro la paura di ritorsioni psicologiche e Legali.

I numeri dei minorenni in comunità in Italia
Quale è la situazione dei minorenni in comunità?

Gli ultimi dati rilevati risultano da uno studio appena presento dall’ l’Autorità Garante Carla Garlatti.
Il numero medio di ospiti per struttura a fine 2020 è 6,4, identico al dato del 2018. I distretti con maggior numero di minorenni sono Milano (13,4%), Palermo (11,1%), Bologna (8,9%), Napoli (7,5%), Roma (6,6%) e Venezia (6%).
C’è una notevole “ difformità tra territori evidenzia Carla Garlatti. Ciò è riconducibile anche a una diversa presenza dei Servizi Sociali. Peraltro, a una quantità maggiore di allontanamenti non corrisponde sempre e necessariamente una condizione di più grave disagio del territorio” elemento che ci induce a pensare che le Politiche Sociali di Prevenzione sui nuclei in difficoltà abbiano lavorato poco e che le risorse finanziarie finalizzate alle emergenze non siano stati funzionali alle emergenze rilevate.

Rispetto poi ai tempi di permanenza in struttura, emerge che per il 26 % sono superiori a due anni. I recenti studi sul fenomeno ci dicono che in Italia ci sono oltre 20 mila giovani - tra neonati, bambini e ragazzi - ospitati da strutture di accoglienza Gli studi recenti e i casi emersi in questi ultimi anni ci dicono che molto frequentemente, i minori entrano in una casa-famiglia da neonati e a volte ci restano fino a quando diventano maggiorenni. La media di permanenza presso gli Istituti varia dai 3 anni ai 5 anni , un tempo intollerabile se consideriamo che tali provvedimenti colpiscono i minori nei primi anni di vita, quelli più importanti per la strutturazione della loro Personalità e dei loro sistemi di Attaccamento - Emotivo-affettivo e Relazionale-Sociale.

L'istituzionalizzazione di un minore specie nella prima infanzia può costituire un danno spesso irreversibile . E’ infatti dimostrato in Letteratura , quanto l’interruzione di rapporti con le figure stabili di riferimento possano provocare difficoltà e lasciar emergere gravi disturbi nello Sviluppo evolutivo , tali da compromettere la sua evoluzione psichica e fisica. Se infatti facciamo riferimento alle Teorie di John Bowlby dobbiamo guardare al binomio psicologico rappresentato dall'attaccamento , legame affettivo di lunga durata che si instaura sin dai primi giorni di vita del Bambino attraverso le figure di riferimento. La separazione precoce dalla figura di riferimento, evento traumatico per un bambino, può avere diverse ripercussioni sulla vita dell’individuo a seconda della durata e del periodo in cui tale evento si verifica. . Ne consegue che il ricovero di un minore, sopratutto se, prolungato nel tempo, rischia di pregiudicarne in grave misura lo sviluppo psicologico, di interromperne le fasi di maturazione e di crescita delle tappe evolutive.
Da dove nasce questo cortocircuito? Chi lucra sulla pelle di migliaia di bambini e adolescenti che provengono da situazioni difficili, molto spesso drammatiche? Il fenomeno diviene ancora più allarmante quando consideriamo che la permanenza in un Istituto dovrebbe considerarsi, nei casi estremi, una opportunità transitoria genere non dovrebbe essere tollerata. Perché è l'esatta negazione della funzione delle case famiglia. La rappresentazione esatta di come l'obiettivo di una struttura di accoglienza - che dovrebbe essere un luogo di transito, una specie di "parcheggio" temporaneo .

13/02/2024

I progetti sono sostenuti con 20 milioni di euro

Indirizzo

P, Zza Matteotti N. 80
Castelvetrano
91022

Orario di apertura

Martedì 17:00 - 19:00
Giovedì 17:00 - 19:00

Telefono

+393288342166

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