22/06/2025
43 anni compiuti (a seguire pi***ne romantico-spiritual ordinario sul complenno😅🤣)
Venerdì sera Allevi al concerto di Roma ha detto: "In questo momento so che il mostro del mieloma sta dormendo, non sono spaventato dal suo potere, gli sto facendo i grattini sotto il mento. So che da un momento all'altro potrebbe risvegliarsi e mangiarmi voracemente."
Ha poi concluso, prima di iniziare la sua sinfonia MM22:
"Finché lui dorme io vivo, e vivo pericolosamente!"
Io credo che Giovanni Allevi, come diverse persone che si sono trovate davanti alla morte, ha colto uno dei sensi più profondi della vita: viverla!
Una dei motivi per i quali sono più grato a questa vita è che mi ha permesso di riconoscere questo senso.
Mi ricordo ogni giorno di questa fortuna e ogni giorno seguo l'intento di non risparmiarmi, non rifugiarmi nella scarsità o nella paura.
Mi lascio guidare da un profondo amore per la verità e la totalità.
In questi movimento ci sono anche giorni più difficili dove mi chiedo perché
Perché faccio così il mio lavoro, perché faccio così tanti chilometri, perché mi sbatto tanto per incontrare autenticamente ogni paziente che mi si siede davanti, perché cerco di non lasciare mai cerchi aperti, soprattutto con le persone che amo di più, perché mi condivido senza risparmiarmi con le persone che mi stanno vicino...
Perché ha a che fare con che ci sono venuto a fare qui su questa meravigliosa terra.
Non so se è una missione, oggi è difficile rispettare il significato originario di questa parola, ma è ciò che mi muove!
Non è sempre facile, anzi.
A volte il mio confine sano non è semplice da rispettare e diventa così stancante che vorrei andare da solo in un bivacco e non vedere nessuno per almeno una settimana.
A volte mi chiedo "chi mi credo di essere", e mi arrabbio quando vedo che tutta questa meraviglia è accessibile ai pochi. La tentazione a "voler liberare dal male" si presenta al mio cospetto, e a volte mi lascia una sensazione di impotenza.
A volte mi isolo e non riesco a ricevere sostegno, con il desiderio nel cuore di farmi aiutare nel lenire la fatica e con la paura nella mente di ricevere un rifiuto o un aiuto travestito da richiesta, memorie del passato.
A volte mi dimentico di quanto è nutriente per me il tempo vuoto, quell'esperienza di "dolce fare nulla" dove non c'è più nemmeno il qui e ora, dove c'è quella meravigliosa e spontanea fusione, quella danza spontanea delle essenze.
Sono umano, ho una storia e le immagini che ha fissato nella memoria, e a volte ci continuo a credere.
E anche tutto questo fa parte del gioco!
E allora finché continuerò a ricordarmelo continuerò a giocare in questa vita!
Più siamo a giocare più il gioco si fa intrigante, come potrei quindi non continuare a condividermi con forza. Come non potervi invitare ancora e ancora a questo vorticoso ballo della vita!
Con amore vi ringrazio per esserci al mio fianco e per danzare con me finché non resta che la danza.
Ringrazio tutte le famiglie che mi hanno accompagnato in questi 43 anni: i miei genitori, gli amici dell'infanzia e dell'adolescenza, la grande famiglia dei ragazzi della casa del bosco con i quali ho incontrato il senso di comunità durante gli anni di università, i tanti compagni dei cammini di crescita con i quali ho imparato a nettermi a n**o senza vergogna, i maestri incontrati lungo il cammino, ancora presenti, che mi hanno ricordato chi sono, il mio team del Metodo FP fatto di terapeuti e esseri umani che sostengono questo movimento con commuovente passione e dedizione e infine la mia famiglia di ora, la mia compagna e i miei figli che mi continuano a insegnare che esiste un amore senza confini.
Grato ed ebbro di vita, continuo a danzare e a preparare la sala per gli ospiti.
Siete i benvenuti, chiunque voi siate
Con Gioia e amore
Dr. Fabio Rodaro