Dott.ssa Eleonora Ambra-Psicologa

Dott.ssa Eleonora Ambra-Psicologa Psicologa, Costellatore familiare, specializzata in arti-terapie e tecniche bioenergetiche.

Psicologa specializzata in Psicosomatica, Psicogenealogia e Costellazioni familiari, Floriterapeuta, Master Reiki, Mindfulness Educators, Cristalloterapia, Aromaterapia, Riflessologia Plantare, Cromopuntura, EFT, Naturopatia animale.

Il trattamento tossico corrisponde al peggioramento della malattia seppur di lieve entità ed è quindi un'evoluzione del ...
25/06/2025

Il trattamento tossico corrisponde al peggioramento della malattia seppur di lieve entità ed è quindi un'evoluzione del sistema endocrino di base.
Nella cromopuntura i colori che vengono utilizzati sono il giallo e il viola che rappresentano i colori del sistema immunitario.
In alcuni punti il Dr. Peter Mendel ha utilizzato anche il colore verde che è il disintossicante per eccellenza.
In questo sistema, le tossine si muovono ed intaccano il corpo, livello fisico, infatti la linfa necessita di movimento in quanto debella l'intossicazione dei reni.

Molte persone possono manifestare sintomi correlati alla funzionalità alterata della tiroide anche quando gli esami del ...
11/06/2025

Molte persone possono manifestare sintomi correlati alla funzionalità alterata della tiroide anche quando gli esami del sangue mostrano che la loro tiroide è normale.

Carenze e disturbi metabolici che non sono facilmente rilevabili passano inosservati per molti anni e influenzano i livelli di energia, il peso corporeo e l’umore di queste persone.

Che sia diagnosticata o meno, i sintomi riportati sono i medesimi.

Il tipo ipotiroideo avrà la tendenza ad avere pressione bassa, stanchezza, stitichezza, ritenzione idrica, pigrizia, poca energia fisica, gonfiori addominali e tendenza ad ingrassare.
In genere appare come una persona piuttosto lenta e flemmatica.

Il tipo ipertiroideo, invece, avrà la tendenza a sentirsi stressato e nervoso, in genere si presenta magro e asciutto, non dorme bene, non tollera il caldo e tende a sudare, è irrequieto, potrebbe avere la tachicardia, la pressione alta, ha sempre fretta ed è ansioso.

In entrambe i casi, in Cromoterapia, è possibile trattare i punti riflessogeni nel trattamento endocrino di base, indicata soprattutto per i malesseri psicosomatici che non appaiono sugli esami clinici.

ASSE IPOTALAMO - IPOFISI - SURRENE come sistema biologico che media lo STRESS.In foto uno dei punti riflessogeni del tra...
09/06/2025

ASSE IPOTALAMO - IPOFISI - SURRENE come sistema biologico che media lo STRESS.

In foto uno dei punti riflessogeni del trattamento endocrino di base, l'ipofisi, collocato al centro dell'alluce.
La ghiandola ipofisaria svolge un ruolo vitale nelle condizioni di stress. Lo stress è una risposta specifica dell’organismo a stimoli che disturbano o interferiscono con l’equilibrio fisiologico.

L’ipotalamo stimola l’ipofisi, che a sua volta invia un segnale alle ghiandole surrenali per rilasciare il cortisolo, l’ormone chiave dello stress.
Nel breve termine, questa risposta è adattiva: il cortisolo aumenta la vigilanza, potenzia la memoria, prepara il corpo alla reazione di “attacco o fuga”.
Sebbene lo stress possa sembrare avere un impatto negativo, il nostro organismo è progettato per gestirlo e la risposta ad esso è essenziale per la nostra sopravvivenza.
Stimoli emotivi come rabbia, paura, amore, insieme a quelli fisici come il caldo, il freddo e la fame, vengono elaborati a livello del sistema nervoso centrale.

Questo asse funziona come una sofisticata catena di comando neuroendocrina a tre livelli, che consente all’organismo di reagire prontamente a situazioni percepite come minacciose o sfidanti, mobilitando risorse fisiche e cognitive per farvi fronte.

Tuttavia, quando l’asse HPA risulta iperattivato in maniera cronica, come accade in molte forme di ansia e depressione, i livelli di cortisolo restano costantemente elevati, anche in assenza di stimoli stressanti esterni.

Questo stato di “stress biologico continuo” può avere conseguenze neurobiologiche rilevanti e dannose.

Numerosi studi di neuroimaging e ricerca clinica hanno dimostrato che la persistente iperattivazione dell’asse HPA è associata a modificazioni strutturali e funzionali in diverse aree cerebrali coinvolte nella regolazione dell’umore, delle emozioni e delle funzioni cognitive.

L’ippocampo, ad esempio, è una delle regioni più vulnerabili agli effetti neurotossici del cortisolo cronico. Coinvolto nella memoria, nell’apprendimento e nella modulazione della risposta allo stress, l’ippocampo può subire una riduzione del volume, una diminuzione della neurogenesi e un’alterazione della plasticità sinaptica.

Tutto ciò compromette non solo la capacità di gestire in modo efficace le situazioni stressanti, ma anche il mantenimento di un equilibrio emotivo stabile.

Un’altra area critica è la corteccia prefrontale, fondamentale per le funzioni esecutive, la pianificazione, il controllo dell’impulsività e la regolazione delle emozioni.

In condizioni di ipercortisolemia prolungata, anche la corteccia prefrontale può andare incontro a disfunzioni, con una ridotta attività neuronale, una minor connettività con altre aree cerebrali e un indebolimento delle capacità di affrontare razionalmente le difficoltà.

Questi cambiamenti contribuiscono all’anedonia, alla ruminazione mentale, alla mancanza di motivazione e a un generale impoverimento delle risorse cognitive tipiche della depressione.

Inoltre l’amigdala, una struttura cerebrale chiave nella gestione della paura e delle emozioni negative, tende a diventare iperattiva in presenza di livelli elevati di cortisolo, rafforzando la percezione di pericolo, l’ansia e la reattività emotiva, e aggravando ulteriormente il quadro depressivo.

Questo squilibrio nel circuito limbico-corticale del cervello porta a una distorsione nella percezione degli eventi, a una maggiore sensibilità alle frustrazioni e a una costante sensazione di sopraffazione, tipica della sofferenza depressiva.

Va sottolineato che questo assetto disfunzionale dell’asse HPA non è solo una conseguenza della depressione, ma può anche rappresentare un fattore di vulnerabilità predisponente.

Alcune persone, infatti, mostrano già prima dell’esordio clinico del disturbo una maggiore reattività dell’asse HPA, una sorta di “ipervigilanza biologica” che le rende più sensibili agli eventi stressanti e meno capaci di recuperare da esperienze avverse.

Tale vulnerabilità può avere radici genetiche, epigenetiche o derivare da esperienze precoci traumatiche, come l’abuso o la trascuratezza durante l’infanzia, che possono imprimere nell’organismo una sorta di “traccia biologica” duratura, rendendo l’asse HPA più suscettibile a future disfunzioni.

La Terapia Endocrina di base è indicata soprattutto per i malesseri psicosomatici, e cioè quei disturbi che non appaiono...
08/06/2025

La Terapia Endocrina di base è indicata soprattutto per i malesseri psicosomatici, e cioè quei disturbi che non appaiono sugli esami clinici ma che possono comunque inficiare la quotidianità di chi ne soffre.

Sono disturbi occasionali o saltuari derivati principalmente da uno stato emotivo alterato, da stress e tensioni.
I sintomi sono generalmente mal di testa, diarrea, acidità di stomaco, insonnia, manifestazioni somatiche legate all'ansia e al panico.

Il Trattamento endocrino è utile anche per tutti i disturbi ormonali come mestruo irregolare o doloroso, impotenza o frigidità, disturbi del comportamento alimentare.

Ogni problema del nostro corpo richiede e invoca risposte mirate e ricercate attraverso un approccio sistemico funzional...
07/06/2025

Ogni problema del nostro corpo richiede e invoca risposte mirate e ricercate attraverso un approccio sistemico funzionale.

🌈La cromopuntura è una disciplina terapeutica complementare che combina i principi dell’agopuntura e della riflessologia...
05/06/2025

🌈La cromopuntura è una disciplina terapeutica complementare che combina i principi dell’agopuntura e della riflessologia con la cromoterapia. Questa tecnica è stata sviluppata dal Dott. Peter Mendel negli anni ’70 del secolo scorso, il quale ha fondato la sua pratica sull’idea secondo cui i colori possiedono specifiche vibrazioni energetiche che possono influenzare lo stato di salute di una persona.

La cromopuntura è una tecnica di riequilibrio e di rafforzamento dello stato di salute dell’individuo che si basa sull’applicazione di fasci di luce colorata su agopunti o su punti e zone riflessogene. Anche la cromopuntura si focalizza quindi su punti energetici specifici del corpo, spesso corrispondenti ai meridiani energetici dell’agopuntura o ai punti riflessi del piede, tuttavia, utilizza luci colorate applicate a questi punti per stimolare il flusso energetico.

Il principio che ne sta alla base è semplice: nella cromoterapia i colori ricoprono un ruolo primario nell’aspetto terapeutico regolando le emozioni e il benessere psicofisico.
Cioè, i colori e la luce possono essere utilizzati efficacemente per migliorare i centri energetici del corpo.

La salute infatti dipende non solo dall’equilibrio fisico, ma anche da quello emozionale, mentale e spirituale.

Nello specifico ogni colore ha delle particolari proprietà e può agire stimolando e favorendo le diverse funzionalità dell’organismo.

I colori che si utilizzano in Cromopuntura sono quelli dell’arcobaleno: rosso, arancione, giallo, verde, blu indaco e viola.

❤️ Rosso: il rosso è caldo, tonifica e riscalda. Viene associato alla vitalità, all’attività e alla forza del corpo fisico, alla circolazione del sangue. Tra tutti i raggi colorati è quello che dona più energia. Si utilizza moltissimo sui punti riflessi dei reni, in caso di anemia e di stanchezza fisica, quando serve riscaldare. È invece poco indicato sulla zona riflessa del cuore nel caso di soggetti cardiopatici, mentre è utile per chi soffre di ipotensione.
È il colore che stimola il sistema nervoso sensoriale, è responsabile della rapida eliminazione delle impurità della pelle, attiva la funzionalità del fegato, stimola la produzione dell’emoglobina e protegge contro le ustioni da raggi UV e raggi X.

🟠 Arancione: è un colore caldo che agisce particolarmente a livello emozionale, rappresenta la vitalità e l’entusiasmo, è il colore della crescita, della gioia e della serenità, riporta energia emotiva ravvivando e riattivando l’interno organismo. È da preferirsi al rosso se si vogliono tonificare i reni e in generale gli organi in soggetti con problematiche emozionali e calo dell’umore, si utilizza in caso di depressione, stanchezza e senso di solitudine. Applicato alla zona della colonna agisce da tonico e ricostituente, così sul punto riflesso dei reni, quando la persona è apatica, priva di entusiasmo e di passione per la vita.
Ha effetto sul sistema respiratorio, stimola la tiroide, le ghiandole mammarie (produzione di latte), stimola le funzionalità dello stomaco, diminuisce la sensazione di nausea (dovuta al consumo di alimenti di difficile digestione), è spasmolitico e stimola la formazione delle ossa e dei tessuti.

🟨 Giallo: il giallo è luminoso ed è particolarmente adatto a tonificare quando l’origine della stanchezza, o dello squilibrio che si riscontra nelle zone riflesse degli organi, è di origine mentale: pensieri e preoccupazioni. Il giallo stimola l’interesse per lo studio e la capacità di apprendimento, si utilizza spesso sui punti riflessi dell’ipofisi, favorisce la digestione, regola lo stomaco, ha un effetto rasserenante e stimola la circolazione linfatica.
Il colore giallo ha effetto lassativo, regola l’attività della milza, elimina i parassiti e aiuta contro la depressione.

💚 Verde: è un colore neutro, al centro dello spettro della luce, è utile per armonizzare le zone riflesse di vescica biliare e fegato. Stimola la serena riflessione, la calma e la pace, aiuta a sentirsi un tutt’uno con l’universo guarendo il senso di solitudine. Per la sua componente gialla è utile quando serve imprimere movimento e velocizzare il tempo di guarigione: negli squilibri cronici, nelle ferite e nei ristagni. Si possono trattare col raggio verde i punti riflessi del cuore epicentro, del diaframma e del plesso solare.
Regola le funzioni cerebrali, aiuta la formazione dei muscoli e dei tessuti, ha effetto antisettico e disinfettante e stimola l’ipofisi.

🔷 Blu: è il colore della tranquillità e dell’infinito. È il colore della grande profondità e del principio femminile, ha proprietà antisettiche, antinfiammatorie, si applica efficacemente sui punti riflessi di zone del corpo che soffrono per un eccesso di calore. È in grado di calmare il sistema nervoso, porta al rilassamento e svuota la mente, soprattutto per chi ha uno stile di vita particolarmente frenetico e poco attento alla vita interiore.
Aiuta a calmare i dolori, attiva le ghiandole sudoripare, tranquillizza, abbassa la febbre e limita le infezioni. Stimola l’epifisi, aumenta la vitalità e il benessere generale.

🪬 Indaco: è il colore del crepuscolo, è più profondo e freddo del viola. È il colore dell’interiorità, agisce sui piani spirituali dell’individuo, su tematiche molto antiche e profonde che riguardano l’essenza. Essendo un colore freddo è adatto a combattere le infiammazioni e ad eliminare l’eccesso di calore. Si utilizza su ipofisi, polmone, vescica biliare emozionale, in particolare può essere utile sui punti di riflessologia che vanno a stimolare risposte a livello psichico.
Ha effetto di regolatore delle paratiroidi, calma la respirazione, è astringente, rinforza il sistema immunitario (stimola la formazione dei fagociti), ha effetto sulle ghiandole mammarie (riduce la produzione eccessiva di latte), allevia i dolori e tranquillizza.

💜 Viola: è l’insieme di due colori opposti, il rosso e il blu, uno caldo e uno freddo. Svolge un’azione efficace a livello psichico che poi si riflette sul fisico ed è particolarmente adatto ai punti che si trovano in squilibrio a causa di conflittualità. Il viola è inoltre conosciuto come il colore dello spirito, agisce su subconscio, infonde forza psichica e porta alla conoscenza. Nutre la capacità intuitiva, sintetica e percettiva, rappresenta la realizzazione di un desiderio.
Stimola la milza, ha effetto calmante sull’attività muscolare e sul sistema nervoso (tranquillizzante) e aiuta la formazione dei leucociti (globuli bianchi).

Lucidità o Protezione? Chestnut Bud o Water Violet?E se entrambe potessero convivere in armonia?Nella Floriterapia del D...
20/05/2025

Lucidità o Protezione?
Chestnut Bud o Water Violet?
E se entrambe potessero convivere in armonia?

Nella Floriterapia del Dr. Bach questi tipi psicologici rappresentano rispettivamente chi, nella fase disarmonica, attua una coazione a ripetere e chi si isola eccessivamente dal contatto con l'altro per non perdere la propria indipendenza.

Chestnut Bud è infantile, cerca di marinare la scuola della vita ripetendo sempre gli stessi errori.
Tuttavia, nel corso della sua esistenza, gli si riproporanno continuamente le stesse esperienze fino a quando non avrà imparato ad affrontarle.
Nello stato riarmonizzato, però, apprende elabora e metabolizza queste esperienze, diventa consapevole di questo loop e ai primi segnali le affronta in maniera costruttiva.

Allo stesso modo anche Water Violet che, nello stato disarmonico si isola per proteggersi, dando l'impressione di sentirsi superiore, quando è armonizzato ha grandi qualità e capacità, vede ciò che altri non vedono. Ha grande dignità e rispetto per sé stesso e per gli altri.
Il suo isolamento è volontario, tende a tenere distante chi sente troppo diverso rispetto alla sua particolare e profonda visione del mondo, ma quando incontra qualcuno con cui riesce a sintonizzarsi, laddove il suo mondo interno risuona con quello dell'altro, crea un legame profondo.

Attrarre sempre la stessa tipologia di persone e situazioni non è sfortuna.
È incapacità di apprendimento.
Ed isolarsi per non soffrire più non è uno schema adattivo sano.

Il lavoro consiste nell' integrare gli opposti. Lavorare sui "difetti" da superare e le virtù da sviluppare, in ogni tipo psicologico, potrebbe delineare una personalità in grado di imparare dai propri errori e diventare selettiva nel tracciare chiari confini in cui potersi sintonizzare con l'altro, senza per questo perdere la propria autonomia.

Secondo Bowlby, i bambini che hanno avuto un tipo di attaccamento sicuro con le figure genitoriali svilupperanno relazio...
19/05/2025

Secondo Bowlby, i bambini che hanno avuto un tipo di attaccamento sicuro con le figure genitoriali svilupperanno relazioni sane, al contrario quelli che hanno avuto un tipo di attaccamento evitante, ambivalente o disorganizzato (non si sono sentiti amati, o si sono sentiti oppressi, o hanno ricevuto segnali ambivalenti) potrebbero sviluppare relazioni tossiche che andranno ad inficiare quelle adulte.
Questo spiegherebbe l'incapacità di stare in una relazione che molti potrebbero definire "piatta e noiosa" e il bisogno di cercare nuovi stimoli in relazioni malsane che, di riflesso, attivano nuovamente le ferite dell'infanzia.

01/02/2025

Ogni individuo nel corso dell’infanzia sperimenta inevitabilmente frustrazioni e privazioni che possono indurlo ad aderire alla realtà esterna in modo compiacente sviluppando un falso sé, ovvero un’organizzazione difensiva della personalità che ha la funzione di proteggere, come una corazza, il vero sé dalle minacce esterne.

Quando queste due dimensioni, fisica e psichica, non sono integrate avviene una “scissione mente-corpo” responsabile di gran parte di disturbi psichici e comportamentali (depressione, attacchi di panico, crisi psicotiche, dipendenza, irrequietazza, insonnia, disturbi dell’alimentazione) disturbi fisici o somatici (dermatologici, respiratori, allergici, gastrointestinali come dispepsia, ulcera, colon irritabile e cancro, malattie metaboliche come il diabete, cardiovascolari come aritmie, ipertensione, infarto, patologie endocrine soprattutto tiroidee).
Tale scissione, quindi, difende da un intollerabile dolore mentale e consente a chi lo vive di conservare l’impressione di autosufficienza e controllo tramite lo sviluppo di un falso sé che permane nella personalità adulta ed è totalmente inconscia.
La sua presenza può consentire una vita assolutamente e apparentemente normale anche se accompagnata da sensazioni di estraneità, superficialità, vuoto e noia.
Alcune persone, però, manifestano un Falso sé patologico che tende a rappresentarli interamente impedendo un’espressione sufficiente del Vero sé.

Il connubio tra la Matrioska e le carte Dixit favorisce un processo d'integrazione tra le diverse parti del sé attraverso il gioco.
La consegna è quella di attribuire ad ogni pezzo della Matrioska alcune delle sue "parti del sé" ovvero tutte quelle che sente essere costituenti la sua personalità. In base alla predominanza in quel dato momento si associerà la più grande e così via.
A queste si associeranno le relative carte che ricordano quel determinato aspetto della personalità e insieme al terapeuta potrà rapportarsi con loro attraverso il suo essere intero cercando possibilità migliori per "giocarle" in base ai contesti e a trovare soluzioni funzionali anche in quelli potenzialmente a rischio di frammentazione.

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