04/05/2025
Quanto successo a Misterbianco con l'uccisione del figlio di 7 mesi, riapre il dibattito su un distrubo spesso sottaciuto ma che, in casi come questo, può assumere forme drammatiche. Bisogna tenere conto che dal punto di vista psicologico, la maternità, pur rappresentando un momento di profonda trasformazione e crescita, può celare traumi non risolti, riattivando conflitti emotivi inconsci, spesso radicati nelle esperienze infantili e nelle relazioni con le figure di attaccamento. Il passato di una donna, segnato da un rapporto materno complesso o da dinamiche di attaccamento insicure, può influenzare in modo significativo la sua esperienza di maternità. La nascita di un figlio, infatti, può riattivare ferite emotive non ancora del tutto elaborate, ostacolando la costruzione di un legame profondo e autentico con il bambino. In alcuni casi, la neomamma può sviluppare un distacco emotivo, un meccanismo di difesa inconscio che la protegge dall’angoscia di non essere all’altezza del ruolo materno. Analogamente, le aspettative idealizzate sulla maternità, spesso distanti dalla realtà quotidiana, possono generare un profondo senso di inadeguatezza.
Per tale motivo invitiamo a rileggere un nostro articolo pubblicatoi non molto tempo fa:
https://www.rivistapsp.it/le-radici-psicologiche-del-malessere-post-partum/