Otorino Catania - Dott. Agatino Galletta

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12/09/2025
10/09/2025
10/09/2025

CHE COSA SONO LE APNEE NOTTURNE?
Sono disturbi, talora anche molto gravi, che si verificano durante la fase del sonno. La respirazione viene ripetutamente interrotta da ”momenti di mancanza” del respiro, creando una qualità di riposo profondamente disturbato.

Le apnee notturne OSTRUTTIVE (note anche come OSA, Obstructive Sleep Apnea), sono le forme sicuramente più comuni e sono causate dall’ostruzione completa o parziale delle vie aeree superiori durante il sonno.
Le apnee notturne CENTRALI patologiche sono invece legate a un malfunzionamento del sistema nervoso o cardiovascolare: le vie aeree sono aperte, ma il cervello non invia segnali adeguati ai muscoli che controllano la respirazione.
Le più comuni, sicuramente, sono quelle ostruttive.

QUALI SONO I SINTOMI PIU FREQUENTI?
Negli adulti i sintomi delle apnee notturne ostruttive più frequenti sono:
-russamento (roncopatia);
-risvegli improvvisi con sensazione di soffocamento;
-irrequietezza durante il sonno;
-sudorazione notturna;
-sonnolenza e stanchezza durante il giorno;
-mal di testa al risveglio
-minzione notturna frequente;
-irritabilità e disturbi dell’umore, come depressione e ansia;
difficoltà cognitive, come scarsa concentrazione e memoria.
- nei casi più gravi accidenti cardio vascolari e neurologici.
I sintomi delle apnee notturne nei bambini possono includere:
- russamento notturno,
- sonno irrequieto con momenti di mancanza del respiro,
-respirazione con la bocca durante il giorno e difficoltà di deglutizione;
-enuresi notturna;
-disturbi dell’apprendimento e del comportamento (deficit di attenzione, iperattività).

QUALI SONO LE CAUSE DELLE APNEE NOTTURNE?
In caso di apnee notturne ostruttive l’interruzione della respirazione si verifica generalmente quando il palato molle collassa durante il sonno a causa del rilassamento dei muscoli della parte posteriore della gola.

Possono avere un ruolo nella indubbiamente innescante e mantenente gli episodi di ostruzione apnoica:
- tutti i quadri di difficoltà ventilatorie nasali nell'adulto (deviazioni del setto nasale, poliposi, allergie, etc) e l’ipertrofia tonsillare ed adenoidea nel bambino,
- l’obesità o sovrappeso (con deposizione di grasso a livello del collo),
-l’incremento di volume della lingua (macroglossia)
- malposizionamento notturno della mandibola.
- fumo di sigaretta
- uso di sedativi
- uso di alcolici

Le apnee centrali notturne, invece, sono solitamente causate da disfunzione del sistema di controllo centrale del respiro causate per esempio da malattie neuromuscolari come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) ictus o altre patologie neurologiche

CHI È IL MEDICO SPECIALISTA DI RIFERIMENTO?
Sicuramente vista la prevalenza delle forme di apnee ostruttive su quelle centrali, il medico specialista Otorinolaringoiatria è colui che viene chiamato in prima battuta a valutare il paziente affetto da APNEE NOTTURNE.

Per formulare la diagnosi è indicato il monitoraggio della respirazione nel sonno attraverso la POLISONNIGRAFIA, un esame accurato e continuo della respirazione e dell’attività cardiaca e cerebrale durante il sonno; in grado di dare una valutazione qualitativa e quantitativa delle apnee durante il sonno notturno.

COME SI RISOLVONO LE APNEE NOTTURNE?
Nei casi di lieve apnea notturna ostruttiva, talora, può essere sufficiente il cambiamento dello stile di vita e la perdita di peso corporeo.
Nei casi in cui la scadente respirazione nasale fosse la causa scatenante, allora la soluzione delle problematiche ostruttive nasali rappresenterebbe il primo passo fondamentale, che sicuramente ridurrebbe quantità e qualità degli episodi apnoici, migliorando, contestualmente, la respirazione nasale diurna e notturna.
Le terapie chirurgiche faringee, invece rappresenterebbero un ulteriore, secondo, momento operatorio, per il trattamento del collasso faringeo residuo.
In altri pazienti, possono essere necessari trattamenti ortodonzia mediante dispositivi di avanzamento mandibolari.
Nelle forme di apnee notturne centrali, invece, è necessario l’utilizzo di dispositivi per supportare la respirazione, come gli apparecchi a pressione positiva continua o intermittente (CPAP o BIPAP), che forniscono un flusso di aria a pressione predefinita attraverso una maschera facciale o nasale.

QUALI SONO LE COMPLICANZE DI UNA SINDROME APNOICA NOTTURNA GRAVE?
Le apnee notturne sono pericolose e possono avere conseguenze anche molto gravi.
Certamente, gli incidenti notturni cardio vascolari, quali infarti cardiaci ed ictus ischemici cerebrali, sono le conseguenze più gravi, come anche le aritmie cardiache.
Inoltre, i ripetuti risvegli notturni interferiscono con il sonno profondo, rendendo probabile una grave sonnolenza diurna. Per questo motivo le apnee ostruttive sono al momento una patologia da diagnosticare e curare per il rilascio o il rinnovo della patente di guida.
Per bambini e neonati le conseguenze legate alle apnee notturne comprendono disturbi dell’apprendimento e del comportamento, ritardi nella crescita del massiccio facciale e patologie cardio-polmonari.

TAPPO DI CERUMELa produzione di cerume è un evento naturale dell’orecchio  e ha come obiettivo la protezione dalle infez...
28/08/2025

TAPPO DI CERUME
La produzione di cerume è un evento naturale dell’orecchio e ha come obiettivo la protezione dalle infezioni o dall’intrusione accidentale di insetti e polveri. E’ prodotto dalle ghiandole ceruminose poste all’interno della pelle del condotto uditivo esterno e viene normalmente espulso, spontaneamente, attraverso il movimento naturale della mandibola, sempre attraverso il condotto uditivo esterno. Tuttavia in alcuni individui, sia per la particolare conformazione del condotto uditivo, sia per manovre inappropriate di pulizia, il cerume si può accumulare determinando un vero e proprio “tappo” che può occludere completamente il condotto uditivo e può addossarsi alla membrana del timpano determinando alterazione della capacità uditiva, sensazione di orecchio chiuso, prurito e acufeni. Anche l’uso di cuffie endoauricolari, può contribuire a creare la formazione del tappo. La regola generale è quella secondo la quale esso si forma per una maggiore produzione di cerume o una ridotta eliminazione attraverso il condotto uditivo. La sua formazione può essere unilaterale o bilaterale.
La formazione del tappo di cerume si rileva nel 6% circa della popolazione generale, interessando il 10% dei bambini e oltre il 30% delle persone anziane. La diagnosi viene fatta mediante visualizzazione diretta da parte del medico attraverso l’otoscopio.
Alcune volte, il tappo di cerume può nascondere o essere alla base di un’otite esterna batterica o mucotica.
Quando il trattamento è indicato, ci sono tre metodi di rimozione del cerume raccomandati:
• Agenti ceruminolitici: soluzioni liquide che aiutano a diluire, ammorbidire e sciogliere il cerume. Si tratta in genere di gocce a base di acqua od olio, con associati diversi componenti (es. bicarbonato di sodio, dimetilbenzene, olio di arachidi, olive e mandorle). Generalmente si utilizzano 4-5 gocce due-tre volte al giorno per sette giorni. In caso di insuccesso, si procede alla rimozione tramite irrigazione o aspirazione. L'uso di questi prodotti è controindicato in caso di perforazione della membrana timpanica o se l’orecchio è stato sottoposto a chirurgia. Le reazioni comuni comprendono irritazione locale ed eruzione cutanea. Con l'uso prolungato, può verificarsi una superinfezione.
• Irrigazione: comunemente viene utilizzata acqua tiepida o una miscela composta da 50% acqua e 50% acqua ossigenata. Sconsigliata, perche agisce alla cieca, rischiando di creare danni importanti al timpano.
• Rimozione manuale con aspiratore: è il metodo raccomandato dall'American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery attraverso l’utilizzo dell’otomicroscopio per una migliore visualizzazione ed un’aspiratore per la rimozione. I vantaggi di questo metodo sono dati dalla riduzione del rischio di infezioni perché il condotto uditivo non è esposto all'acqua.
Da evitare l’utilizzo dei bastoncini di cotone, poiché possono spingere il cerume in profondità o causare una perforazione della membrana timpanica. Sconsigliati al massimo sono i “coni di cera” con “effetto caminetto”, in quanto inefficaci e potenzialmente in grado di provocare lesioni molto gravi, come l’ustione del condotto e del tiimpano.

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03/05/2025

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15/09/2024

USO DEI DECONGESTIONANTI NASALI: LA SCOPERTA DELL' ACQUA CALDA O UN POTENZIALE PERICOLO!

PERCHÉ È UTILE CONOSCERE IL CICLO NASALE FISIOLOGICO? Serve a comprendere perché è importante impiegare in modo corretto, nei tempi e nei modi, i decongestionanti nasali e gli spray nasali in generale.” I decongestionanti, se somministrati contemporaneamente in entrambe le cavità nasali, fanno saltare questo ciclo fisiologico, portando nel giro di qualche settimana alla rinite medicamentosa, caratterizzata dalla chiusura contemporanea di entrambe le cavità nasali. ESSENDO DEI POTENTI VASOCONTRITTORI CREANO UN DANNO ISCHEMICO ALLA MUCOSA DI RIVESTIMENTO DEL NASO, QUINDI ALLA FINE DEL LORO EFFETTO LE CAVITÀ NASALI RITORNERANNO ALLE DIMENSIONI PRECEDENTI PIÙ L'EDEMA DA ISCHEMIA INDOTTO DAL DECONGESTIONANTE. E DI QUI LA DIPENDENZA. Quindi i decongestionanti non vanno usati per più di una settimana e mai contemporaneamente in entrambe le narici.
Un altro errore comune è nel modo di somministrazione degli spray nasali in generale che può portare a episodi di sanguinamento (epistassi). Infatti, nella porzione anteriore del setto nasale è presente una piccola regione chiamata locus valsalvae dove i vasi sanguigni si incrociano ed è una zona molto suscettibile alle emorragie dovute a impatto traumatico dei dispositivi medici. Per evitare epistassi (sanguinamenti) è bene evitare di traumatizzare la mucosa del setto nasale durante il trattamento con lo spray nasale. È CONSIGLIABILE, SE I DISTURBI RESPIRATORI BASALI APPAIONO PERSISTENTI, CONSULTARE UNO SPECIALISTA.

15/09/2024
15/09/2024

PROMOZIONE PER IL MESE DI NOVEMBRE!

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