Dott.ssa Lucia Cristina Aletta- Psicologa e Psicoterapeuta

Dott.ssa Lucia Cristina Aletta- Psicologa e Psicoterapeuta Psicologia e psicoterapia Psicologa e psicoterapeuta Tavistock, ho conseguito la laurea in Psicologia presso L'Università degli Studi di Palermo.

Durante il mio percorso universitario ho svolto un Master in Psicologia Giuridica e Criminologia applicata. Dopo la laurea ho frequentato la Scuola di specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica per bambini, adolescenti e famiglie- modello Tavistock presso il Centro Stui Martha Harris di Palermo. Lavoro nel privato da 10 anni occupandomi di bambini, adolescenti, genitori e adulti. Attività e c

ompetenze:

1) Psicologo e psicoteraputa presso studio privato.

- Consulenze psicologiche e psicoterapia per adulti (disturbi d’ansi, attacchi di panico, depressione, disturbi dell’umore e altri disturbi o problematiche di natura psicologica)

- Consulenze psicologiche per bambini, adolescenti e famiglie finalizzate al trattamento di distrubi dello spettro autistico, disturbi del comportamento, distrubi dell'umore, ansia, depressone, disturbi psicosomatici, elaborazione del lutto e del trauma psicologico, disturbi dell'età evolutiva, etc....

- Sostegno psicologico alla genitorialità.

- Sostegno e terapia di coppia

- Sostegno psicologico alle donne in gravidanza, alla nuova coppia genitoriale e sostegno psicoloigico post partum.

- Sostegno alle coppie o al singolo con problemi d'infertilità

- Valutazioni psicolgiche per minori e adulti.

29/07/2025

🔵 Possedere uno smartphone prima dei tredici anni potrebbe compromettere salute e benessere mentale. Lo rivela uno studio globale condotto su oltre 100.000 giovani condotto da un team di esperti di Sapien Labs, il laboratorio che ospita il più grande database al mondo sul benessere mentale. La ricerca ha rilevato che i giovani di 18-24 anni che avevano ricevuto il loro primo smartphone a dodici anni o meno erano più inclini a riferire pensieri suicidi, aggressività, distacco dalla realtà, scarsa regolazione emotiva e bassa autostima. I dati mostrano anche che questi effetti del possesso di uno smartphone in giovane età sono in gran parte associati all'accesso precoce ai social e a un rischio maggiore di cyberbullismo, disturbi del sonno e relazioni familiari difficili in età adulta.

Dallo studio, infatti, sono emersi sintomi nell'età adulta che non sono i tradizionali sintomi di salute mentale della depressione e dell'ansia e che possono sfuggire agli studi che utilizzano screening standard. I giovani adulti che hanno ricevuto il loro primo smartphone prima dei tredici anni avevano punteggi di salute mentale più bassi che diminuivano progressivamente quanto più giovane era l'età del primo possesso.

21/07/2025

Anche per il 2025 torna il Bonus Psicologo, il contributo economico destinato a coprire parte delle spese per la psicoterapia per giovani e adulti.

Chi può richiederlo?

Possono farne richiesta tutti i cittadini italiani senza limiti di età, purché residenti in Italia e con un ISEE 2025 inferiore a 50.000 euro. In caso di minori, la domanda può essere presentata da un genitore o tutore legale.

Quando presentare la domanda?

La richiesta potrà essere inviata a partire da venerdì 25 luglio fino a venerdì 24 ottobre 2025, esclusivamente online, tramite il servizio “Contributo sessioni psicoterapia” disponibile sul portale INPS.

Come funziona la scelta del professionista?

Il bonus potrà essere utilizzato solo press psicoterapeuti che abbiano aderito all’iniziativa, regolarmente iscritti all’Albo e registrati presso il CNOP (Consiglio Nazionale Ordini Psicologi).

🔗 Quali sono gli importi previsti e come variano in base all’ISEE? Come viene definita la graduatoria? Per queste e altre domande, leggi il nostro ultimo articolo: https://www.pazienti.it/news-di-salute/bonus-psicologo-2025-fondi-ridotti-ma-misura-confermata-ecco-cosa-sapere-17072025.

21/07/2025

Repetita Iuvant

La mente può ammalarsi come qualsiasi altro “organo” del corpo umano, può avere bisogno di cure come qualsiasi altro “organo” e, come qualsiasi altro “organo”, può guarire.

Smettiamola di pensare che dallo psicologo, dallo psicoterapeuta o dallo psichiatra ci vanno “i pazzi”. Smettiamola di usare questa parola che ha il sapore antico dello stigma sociale, dell’insulto.

Se state attraversando un momento difficile, non rassegnatevi, parlatene con una persona qualificata.

18/07/2025

Il CRITICISMO GENITORIALE è caratterizzato da un ricorso ripetitivo e pervasivo al rimprovero.

L’amore manifestato dai genitori è condizionato alla performance del bambino e le approvazioni sono INCONSISTENTI;
il bambino non si sente mai soddisfatto perché il suo comportamento non è mai abbastanza corretto per guadagnare l’approvazione dei genitori e attua uno SFORZO continuo per ottenerla.

Il bambino sviluppa così credenze di base su se stesso che possono riguardare la convinzione di incapacità personale, bassa autostima, propensione ad attribuzioni di COLPA e disorientamento personale con attitudine a costruirsi un’identità e stima di sé sulla base dell’opinione ALTRUI.

Il soggetto si adegua ad un criterio di valutazione esterno, normativo, favorendo così la formazione della tendenza sistematica all’autocritica tipica delle persone timide e degli ansiosi sociali.

Questo tipo di comunicazione “inferiorizzante” è un potente strumento di CONTROLLO del comportamento dell’altro che lo fa sentire DIPENDENTE e quindi bisognoso di approvazione.
Questo atteggiamento aumenta dunque l’autostima del rimproveratore che recupera POTERE nella relazione.

Gli adolescenti che subiscono un parenting controllante hanno più probabilità di sviluppare un orientamento al PERFEZIONISMO MALADATTIVO (caratterizzato da autovalutazioni negative), che a sua volta li rende più vulnerabili ai sintomi depressivi.

L’autocritica può risultare come strategia impiegata per correggere continuamente se stessi e quindi evitare la possibilità di ricevere critiche da altri e dover far fronte al relativo dolore emotivo.

L’autocritica sembra essere una delle più considerevoli componenti PATOLOGICHE del perfezionismo.

Il senso di responsabilità e timore della colpa è molto forte.

È a causa del criticismo genitoriale che si cresce inconsciamente convinti di dover essere perfetti per Vivere.
Risultato? Una depressione esistenziale con sintomi sempre più pervasivi e insidiosi, come base.

16/07/2025

Quando ho capito che il mio dolore veniva dal voler essere apprezzata ho cominciato ad amarmi.
Quando ho capito che il mio dolore veniva dal voler essere riconosciuta ho cominciato a vedere chi ero veramente.
Quando ho capito che il mio dolore veniva dal desiderare di essere speciale mi sono permessa di esplorare l'infinitezza della mia normalità.
Quando ho capito che il mio dolore veniva dal voler essere abbracciata ho cominciato a sentire le sensazioni del mio corpo.
Quando ho capito che il mio dolore veniva dalla fame di appartenenza ho cominciato a nutrire il mio autentico sé.
Quando ho capito che il mio dolore veniva dalle azioni degli altri ho cominciato a prendermi la responsabilità della mia storia.
Quando ho capito che il mio dolore veniva dal rincorrere quelli che non mi volevano mi sono resa libera.

{Tanya Markul}

14/07/2025

Spesso insistiamo a cercare il cambiamento dove non può avvenire, nei comportamenti degli altri, nelle loro decisioni, nei silenzi che ci confondono o nei rifiuti che ci fanno male.
Ci affatichiamo nel tentativo di spiegare, sistemare, trattenere ciò che sfugge. Ci aggrappiamo alla speranza che qualcosa cambi, dimenticando una verità fondamentale: non possiamo forzare una crescita che non nasce da dentro.
E allora, arriva un momento in cui bisogna spostare lo sguardo e smettere di aspettarsi risposte dagli altri e iniziare a trovarle dentro di sé perché anche se non possiamo cambiare chi ci circonda, possiamo scegliere di lasciar andare.

09/07/2025

LA MANIA DEL CONTROLLO: una necessità che ingabbia

La mania del controllo è un comportamento che si manifesta quando una persona sente un bisogno compulsivo di gestire e monitorare ogni aspetto della propria vita e delle circostanze intorno a sé. Questo desiderio di dominare la realtà, le situazioni o le persone, purtroppo, può trasformarsi in una vera e propria fonte di stress e ansia, sia per chi la manifesta che per chi gli sta intorno. Sebbene il controllo possa sembrare inizialmente un meccanismo utile per raggiungere ordine e stabilità, quando diventa eccessivo o rigido, può minare il benessere psicologico e le relazioni interpersonali.
La mania del controllo è una modalità di funzionamento psicologico che si manifesta attraverso il bisogno di pianificare tutto, difficoltà a delegare, perfezionismo.
La mania del controllo può derivare da una serie di fattori psicologici, emotivi e sociali che influenzano il comportamento e il pensiero come l’ansia e l’insicurezza, esperienze del passato e traumi, aspettative sociali.
Imparare a gestire le emozioni senza cercare di "dominarle" è un passo cruciale. Imparare a tollerare la frustrazione e l'incertezza può contribuire a ridurre il bisogno di controllo.
Il sostegno di un professionista può aiutare la persona a esplorare le radici profonde della sua mania del controllo, come esperienze traumatiche o insicurezze e a lavorare su strategie per affrontarle.
Imparare ad accettare che non si può controllare tutto è fondamentale per ridurre l'ansia.
Riconoscere e affrontare questo bisogno eccessivo di controllo è essenziale per vivere una vita più equilibrata e serena.

26/06/2025

Come si chiama il posto più bello per le vacanze con i bambini?
Si chiama: "mamma guardami!"

"Si, va bene, ma per programmare una vacanza cosa "è adatto" ai bambini? Cosa "fa bene" a loro?"

Va bene tutto! Non servono cose e luoghi! Anche un parco in città può trasformarsi in un posto meraviglioso!

La migliore vacanza dei bambini è fatta di intimità e gioco, con le persone che sono il riferimento emotivo fondamentale: i loro genitori!

Per loro, la vacanza ideale è quella di quando “papà e mamma (insieme o separati) erano tutti contenti e giocavano con me!”
E' l’esperienza emotiva di un momento significativo che si imprime nella mente, non il posto.

“Era bello”, punto.
"Ma dove sei stato?"
"Che hai fatto?"

"Ehm... Non me lo ricordo, ma era un posto bellissimo e mi sono divertito tanto... Spero di tornarci presto!”

Il successo è legato alle relazioni, allo “stare bene con” non ai posti o alle attività programmate!
Perchè il sorriso contagia e riposa meglio di qualsiasi “offerta vacanze”!

Felicità di un bambino è raccogliere insieme le more (attenti a non pungervi!)
O arrampicarsi con papà per prendere dei fichi!
O una paletta e un po' di sabbia per costruire insieme castelli e immaginare paesaggi fantastici!
O mangiare insieme un gelatino su una panchina dopo una passeggiata mano nella mano...
O scoprire una coccinella o correre dietro ad una farfalla...
O mantenersi a galla per la prima volta e gioire con mamma e papà per questa conquista!

Piccole grandi cose semplici, che restano nel cuore per sempre!

Al mare? In montagna? In campagna o in un agriturismo? Va bene tutto, se ci sono queste cose.

24/06/2025

“Scusati con te stessə per ogni volta in cui hai tollerato ciò che non meritavi.
Per quando hai messo a tacere il disagio, per adattarti, per “non creare problemi”.
Per ogni volta in cui hai confuso l’empatia con il sacrificio, la speranza con l’autonegazione.

Non è una questione di colpa, né tua né di altri,
é una questione di responsabilità.
Non serve puntare il dito, ma è essenziale prendersi per mano.
Riconoscere che in alcuni tratti della strada ci siamo persi, e che ora è il momento di ritrovarsi.

Chiediti scusa.
Per averti messo in secondo piano.
Per aver confuso la pazienza con la rinuncia.
Per aver cercato amore, accettazione o approvazione nei posti sbagliati, dimenticando che tutto parte da te.

Poi, perdonati.
Perché si fa quel che si può, con ciò che si ha, nel momento in cui si è.
Ma oggi, con più consapevolezza, puoi scegliere di essere custode di te stessə.

Assumiti la responsabilità di migliorare.
Di curare ferite antiche, di costruire confini sani, di ascoltarti con onestà.
Non per diventare perfettə, ma per onorarti.

Autostima non è orgoglio sterile.
Ma l’atto rivoluzionario di trattarti come tratteresti chi ami davvero.
Anche quando fa paura. Anche quando è difficile.
Anche quando sembra impossibile”.

“Ti meriti la felicità”
di Andrea De Simone

23/06/2025

Smettiamola di dire che bisogna perdonare “perché è famiglia”.

In alcuni casi, è meglio mettere in discussione questo concetto con tutta la verità, con emozione e con grande coraggio.
Perché in fondo, la famiglia, avrebbe dovuto e potuto fare di meglio.
Avrebbe dovuto proteggerti, non ferirti.
Starti accanto, non voltarti le spalle.
Essere il tuo rifugio, non l’origine del tuo dolore più profondo.

Condividere il sangue non dà diritto a invadere la tua pace e serenità,
a far obbligatoriamente parte della vita che ho ricostruito con fatica,
a essere presenti solo per ricevere senza mai dare.

Il perdono non si impone.
Non si pretende, soprattutto
quando le scuse non sono mai arrivate,
quando certi comportamenti tossici non sono mai cambiati,
quando la ferita è ancora lì, aperta, viva.

Noi abbiamo tutto il diritto di proteggere la nostra serenità, anche se questo significa proteggerti proprio da chi porta il mio stesso cognome.

E se questo dà fastidio, se i confini che mettiamo vengono percepiti come un attacco, chi ha questa sensazione dovrebbe porsi alcune domande….Perché famiglia non è solo sangue.
La famiglia chi ti rispetta, è chi ti sceglie ogni giorno, anche senza obbligo, è chi ti ama senza condizioni.

Indirizzo

Catania

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

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