Dott. Francesco Giacco

Dott. Francesco Giacco Farmacista-Biologo-Nutrizionista
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Francesco Giacco farmacista-biologo-nutrizionista, specializzato in nutrizione umana, offre consulenza nutrizionale. mi trovate su prenotazione:
-Parafarmacia Libertà Viale della Libertà 172 CT
-Farmacia Giacco via Roma 69/A Capizzi (ME)
-Centro Studi Etneo via Cagliari 5 Catania

“𝐂𝐨𝐧 𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨”Uno studio condotto dai ricercatori dell’Edith Cowan University, della Queen’s...
23/05/2025

“𝐂𝐨𝐧 𝐭𝐞 𝐧𝐞𝐫𝐨 𝐞 𝐛𝐚𝐜𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨”

Uno studio condotto dai ricercatori dell’Edith Cowan University, della Queen’s University di Belfast e della Harvard TH Chan School of Public Health ha scoperto come tè nero, frutti di bosco, agrumi e mele possono aiutare ad invecchiare meglio.

Gli alimenti ricchi di flavonoidi aiutano infatti a ridurre il rischio di fattori chiave nell’invecchiamento sia fisiologico sia mentale.

Le persone che assumono questi preziosi pigmenti vegetali vivono più a lungo e sono meno inclini a malattie del cuore, demenza e diabete.

Lo studio realizzato su 86.430 persone nell’arco di 24 anni ha dimostrato che per le donne c’è un rischio inferiore del 15% di fragilità, del 12% di compromissione della funzionalità fisica e un rischio inferiore del 12% di cattiva salute mentale rispetto a quelle con un basso apporto di flavonoidi.





“𝐈𝐧𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞: 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐫𝐞”Mangiar sano allunga la vita. Così, i ricercatori della Harvard ...
03/04/2025

“𝐈𝐧𝐯𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐬𝐚𝐥𝐮𝐭𝐞:
𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐢𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐫𝐢 𝐝𝐚 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢𝐫𝐞”

Mangiar sano allunga la vita. Così, i ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health, dell’Università di Copenaghen e dell’Università di Montreal, hanno ben pensato a uno studio in grado di delineare la dieta ideale per invecchiare in salute.

Sono stati individuati otto stili differenti, a dimostrazione del fatto che non esiste un metodo unico efficace valido per tutti.

Il primo è l’Alternative Healthy Eating Index (AHEI): la scuola medica di Harvard lo definisce come un indice che assegna valutazioni agli alimenti e ai nutrienti predittivi di malattie croniche, individuando cibi che sono considerati sani, come frutta, verdura, pesce, cereali integrali, proteine vegetali (come il tofu), legumi, olio di oliva, di arachidi, canola e colza.

A seguire, l’Alternative Mediterranean Index (aMED): introdotto nel 1995, si tratta di un adattamento del punteggio originale in relazione alla dieta mediterranea, funzionale anch’esso allo studio del rapporto tra cibo e malattie, come cancro e malattie cardiovascolari. Il consiglio del modello è un’assunzione generosa di verdure, legumi, frutta, noci, cereali e pesce, consumo di alcol e latticini principalmente come yogurt e formaggio, e basse assunzioni di carni rosse o lavorate e dolci.

Poi, il Dietary Approaches to Stop Hypertension (DASH): un piano alimentare flessibile ed equilibrato che aiuta a creare uno stile alimentare sano per il cuore. È stato nominato miglior dieta per il cuore e per la pressione sanguigna da U.S. News & World Report nel 2025.

Lascio il link dello studio per approfondire:
https://www.nature.com/articles/s41591-025-03570-5





𝐂𝐚𝐥𝐝𝐨 𝐞 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐠𝐢𝐚𝐫𝐞?L’estate con le sue elevate temperature impone un’alimentazione ad hoc....
21/08/2024

𝐂𝐚𝐥𝐝𝐨 𝐞 𝐚𝐥𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: 𝐜𝐡𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐠𝐢𝐚𝐫𝐞?

L’estate con le sue elevate temperature impone un’alimentazione ad hoc.

Bisogna infatti assumere cibo che ci aiuti a mantenere l’energia, una corretta idratazione e restare freschi il più possibile nel corso della giornata.

Il primo consiglio, apparentemente scontato, ma prezioso, è quello di bere almeno due litri di acqua al giorno. Anche tè e tisane possono essere funzionali, purché naturalmente non siano zuccherati.

C’è poi la frutta che dà un aiuto sostanziale: più di tutte l’anguria che nutre e rinfresca. Gli alimenti ricchi di potassio sono da preferire: banane, patate e legumi soprattutto, ma anche pesche, albicocche e prugne.

Privilegiare la verdura di stagione, dagli spinaci alla lattuga, ricchi di antiossidanti, così come il cetriolo, le zucchine, il sedano.

Per quanto riguarda le proteine la soluzione ideale è il pesce di stagione così come le carni bianche da cuocere alla griglia, alla brace, lessi o al vapore.

Via libera, infine, a pasta e riso freddi.

Dunque cercare di mantenere la stessa routine alimentare che si segue nel resto dell’anno con tre pasti principali oltre a due spuntini.







“𝐋𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐃 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝐂𝐚𝐧𝐜𝐫𝐨”Un sorprendente risultato sui benefici della vitamina D è stato raggiunto da alcuni scie...
02/08/2024

“𝐋𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐚𝐦𝐢𝐧𝐚 𝐃 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥 𝐂𝐚𝐧𝐜𝐫𝐨”

Un sorprendente risultato sui benefici della vitamina D è stato raggiunto da alcuni scienziati in Danimarca.

Sembra che la vitamina in questione possa favorire la crescita di alcuni specifici batteri intestinali che migliorano l’immunità dal cancro.

Il team di lavoro ha valutato gli effetti della vit D in relazione al cancro.

Gli scienziati hanno dimostrato che chi segue una dieta ricca di vitamina D ha una maggiore resistenza immunitaria ai tumori e una risposta più efficace al trattamento immunoterapico.

La preziosa vitamina agisce sulle cellule epiteliali dell’intestino che favoriscono la presenza del batterio Bacteroides fragilis, che aiuterebbe a sviluppare una resistenza maggiore all’insorgere delle neoplasie.

https://www.science.org/doi/10.1126/science.adh7954





🍒 Ciliegie 🍒 La stagione delle ciliegie inizia a maggio e termina a luglio ☀️ 100 g di ciliegie apportano:38 µg di beta-...
06/07/2024

🍒 Ciliegie 🍒

La stagione delle ciliegie inizia a maggio e termina a luglio ☀️

100 g di ciliegie apportano:
38 µg di beta-carotene
85 µg di luteina e zeaxantina.
Questi frutti sono inoltre fonte di melatonina e di polifenoli, in particolare di un tipo di flavonoidi noti come antocianine.

Le antocianine sono potenti antiossidanti e sembrano agire come farmaci antinfiammatori, bloccando l’attività degli enzimi cicloossigenasi-1 e 2.

Si ritiene che il consumo di questi frutti possa essere utile in caso di dolore cronico, come quello associato all’artrite gottosa, alla fibromialgia o a traumi sportivi.






🍑 Pesca🍑 In Italia sono di stagione tra giugno e settembre 100 grammi di pesche apportano solo 30 calorie, perfette da u...
04/07/2024

🍑 Pesca🍑

In Italia sono di stagione tra giugno e settembre

100 grammi di pesche apportano solo 30 calorie, perfette da utilizzarle come spuntino

Il consumo di pesche apporta all’organismo quantità moderate di vitamina C, molecola delle proprietà antiossidanti importante anche per la sintesi di collagene.

Questi frutti sono fonte di vitamina A, alleata della salute di occhi, pelle e mucose.







🍉 Anguria 🍉 Luglio è il periodo perfetto per consumarlaAnche quando si è a dieta 🔝Attenzione alla quantità, va pesata la...
02/07/2024

🍉 Anguria 🍉

Luglio è il periodo perfetto per consumarla
Anche quando si è a dieta 🔝

Attenzione alla quantità, va pesata la porzione giornaliera corrispondente , in base ai tipi di dieta, da 150 a 250 grammi circa.

Numerose le proprietà dell’anguria tra le quali ricordiamo le proprietà antinfiammatorie e drenanti 🍉





“𝐂𝐢𝐛𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐜𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐠𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨”Chi mangia più cibi ultra-processati come patatine, bib...
20/06/2024

“𝐂𝐢𝐛𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐫𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐜𝐥𝐢𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐠𝐧𝐢𝐭𝐢𝐯𝐨”

Chi mangia più cibi ultra-processati come patatine, bibite, biscotti, salse e prodotti dolciari ha un rischio maggiore di declino cognitivo.

Può avere più difficoltà con memoria e pensiero e di avere un ictus rispetto a coloro che mangiano meno cibi ultra-lavorati.

È quanto emerge da una ricerca pubblicata su
Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology.

Gli alimenti a cui si fa riferimento sono ricchi di zuccheri, grassi, sale aggiunti come ad esempio snack dolci e salati, salse confezionate, cereali aromatizzati e gelati che non contengono una buona dose di fibre e proteine.

I ricercatori hanno analizzato le abitudini alimentari di 30.239 persone dai 45 anni in su per circa 11 anni attraverso la lettura di questionari che i soggetti compilavano dopo aver mangiato e bevuto.

Hanno così determinato in grammi la quantità di alimenti ultra-processati consumati dagli individui confrontandoli con la quantità degli altri alimenti. In seguito, hanno suddiviso il gruppo, esaminandone alcuni di loro per il declino cognitivo ed altri per l’ictus.

Alla fine dello studio, 768 persone hanno avuto un deterioramento cognitivo e 1.108 persone un ictus.

Per approfondimenti:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38776524/



𝐃𝐢𝐞𝐭𝐚 𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐂𝐚𝐧𝐜𝐫𝐨“𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐞𝐭𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐥𝐮𝐜𝐨𝐬𝐢𝐨”La chiave della relazione tra dieta ...
10/06/2024

𝐃𝐢𝐞𝐭𝐚 𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐜𝐡𝐢𝐨 𝐂𝐚𝐧𝐜𝐫𝐨
“𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐬𝐚 𝐫𝐢𝐬𝐢𝐞𝐝𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐦𝐞𝐭𝐚𝐛𝐨𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐠𝐥𝐮𝐜𝐨𝐬𝐢𝐨”

La chiave della relazione tra dieta e rischio di cancro potrebbe risiedere in alcuni cambiamenti nel metabolismo del glucosio in grado di disattivare un gene protettivo dai tumori, il BRCA2.

La scoperta porta la firma di un gruppo di ricercatori di Singapore e del Regno Unito.

Pubblicati sulla rivista CeIl,
i risultati dello studio spiegherebbero perché diete squilibrate e malattie come il diabete aumentano il rischio oncologico.

Per approfondire, lascio il link dello studio.

https://www.cell.com/cell/fulltext/S0092-8674(24)00255-1?_returnURL=https%3A%2F%2Flinkinghub.elsevier.com%2Fretrieve%2Fpii%2FS0092867424002551%3Fshowall%3Dtrue

𝗗𝗶𝗮𝗯𝗲𝘁𝗲: 𝗚𝗹𝗶 𝗘𝗺𝘂𝗹𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗔𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼Gli emulsionanti alimentari possono innescare il diabete di tip...
27/05/2024

𝗗𝗶𝗮𝗯𝗲𝘁𝗲: 𝗚𝗹𝗶 𝗘𝗺𝘂𝗹𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗔𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼

Gli emulsionanti alimentari possono innescare il diabete di tipo 2.
È quanto emerge da una nuova analisi dello studio prospettico di coorte NutriNet Santé pubblicata su The Lancet Diabete & Endocrinology.

L’indagine ha analizzato i dati di oltre 104mila adulti arruolati dal 2009 al 2023 a cui è stato chiesto di compilare registri dietetici di 24 ore ogni 6 mesi. Lo scopo era valutare l’esposizione agli emulsionanti. Del campione, l’1% ha sviluppato diabete di tipo 2 durante il follow up di 6-8 anni.

Dei 61 additivi identificati, sono sette gli emulsionanti attenzionati, associati all’aumento del rischio di diabete:
E407 (carragenine totali),
E340 (esteri di poli glicerolo),
E472e (esteri di acidi grassi),
E331 (citrato di sodio),
E412 (gomma di guar),
E414 (gomma arabica),
E415 (gomma di xantano),
oltre ad un gruppo chiamato carragenine.

Gli additivi sono stati assunti nel 5% da frutta e verdure ultra lavorate (come verdure in scatola e frutta sciroppata),
nel 14,7% da torte e biscotti,
nel 10% da prodotti lattiero-caseari.

Sebbene siano necessari ulteriori studi a lungo termine, le alterazioni del microbiota intestinale, fanno ritenere che potrebbe essere necessario rivedere i livelli giornalieri di assunzione.

https://www.thelancet.com/journals/landia/article/PIIS2213-8587(24)00086-X/fulltext

𝐈𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐎𝐥𝐢𝐨 𝐄𝐯𝐨 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟑%Le prove scientifiche sono arrivate da uno studio ...
21/05/2024

𝐈𝐥 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐦𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐎𝐥𝐢𝐨 𝐄𝐯𝐨 𝐫𝐢𝐝𝐮𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝟐𝟑%

Le prove scientifiche sono arrivate da uno studio condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS – Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con la Clinica Mediterranea Cardiocentro di Napoli e l’Università LUM “Giuseppe Degennaro” di Casamassima (BA).

Il team di ricerca ha evidenziato che il consumo di olio d’oliva è associato a una riduzione di mortalità per malattie cardiovascolari e tumorali. I dati sono derivati da un’analisi di quasi 23mila adulti tra uomini e donne seguiti per oltre 12 anni.

  Costituiscono un alimento sempre meno frequente sulle tavole degli italiani, nonostante le sue eccellenti proprietà nu...
10/05/2024



Costituiscono un alimento sempre meno frequente sulle tavole degli italiani, nonostante le sue eccellenti proprietà nutrizionali e gli impieghi culinari di alto valore gustativo.

La produzione è tra le più sostenibili, in virtù delle sue scarsissime necessità in termini di terreno, del ridotto fabbisogno idrico e della resistenza ai parassiti.

Le fave possono essere consumate cotte o crude, e sono vendute sia secche, sia fresche.
Ideale sarebbe mangiare sempre un prodotto fresco.

Le fave aiutano a favorire il buon funzionamento dell’intestino apportando una buona quantità di fibre, che possono inoltre aiutare a contrastare malattie cardiovascolari e diabete controllando l’assorbimento intestinale di colesterolo e zuccheri, aiutando così a ridurre colesterolemia e glicemia.

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