
07/08/2025
L'Ordine delle Professioni Infermieristiche di Catania esprime totale solidarietà verso il collega vittima di una brutale aggressione, ricordando che la violenza contro gli operatori sanitari non è mai giustificabile e va combattuta con ogni mezzo disponibile.
AGGREDITO UN OPERATORE SANITARIO AL PRONTO SOCCORSO DI SIRACUSA - Rep: Aggressione contro un operatore sanitario al Pronto soccorso di Siracusa. L'ASP di Siracusa condanna l'aggressione e annuncia che si costituirà parte civile.
La Direzione strategica dell'ASP di Siracusa esprime la sua più ferma condanna per la grave aggressione subita da un infermiere triagista nel pronto soccorso dell'Ospedale Umberto I.
"Questo deplorevole atto di violenza, avvenuto mentre il nostro dipendente stava svolgendo le sue funzioni - dichiara il direttore generale Alessandro Caltagirone - rappresenta un attacco inaccettabile non solo alla sua persona, ma all'intero sistema sanitario e al diritto di ogni operatore di lavorare in sicurezza.
Tutta la nostra comunità sanitaria si stringe con profonda solidarietà e vicinanza attorno al dipendente brutalmente colpito".
L’aggressore è stato opportunamente fermato dalle forze dell’ordine presenti nel presidio fisso di polizia ma ciò non basta e l'ASP sarà a fianco del suo dipendente per assicurare ogni forma di supporto, sanitario e psicologico, necessario in questo difficile momento. "La sicurezza del nostro personale è una priorità assoluta e non può essere messa in discussione -prosegue il direttore generale -. Ogni singolo operatore sanitario merita rispetto e serenità nello svolgimento di un ruolo essenziale per il benessere di tutti i cittadini.
Di fronte a un episodio di tale gravità, l'ASP di Siracusa non resterà inerme. Oltre a esprimere la nostra indignazione, desideriamo comunicare in modo inequivocabile la nostra intenzione di costituirci parte civile nel procedimento che, siamo certi, sarà attivato dall'autorità giudiziaria. Questo passo formale vuole essere un segnale concreto che la nostra azienda non tollererà alcuna violenza contro i propri dipendenti e farà il possibile affinché i responsabili rispondano delle proprie azioni".
A ulteriore dimostrazione della nostra vicinanza, la Direzione Strategica ha già preso contatto con l'infermiere e lo incontrerà al suo rientro dopo i giorni di malattia. "L'incontro - evidenzia il direttore generale - non sarà solo per rinnovare la nostra solidarietà, ma anche per trovare insieme delle soluzioni concrete e rafforzare le misure di sicurezza, con l'obiettivo di rendere tali eventi sempre più remoti.
È il momento di passare dalle parole ai fatti. Ribadiamo il nostro impegno a lavorare instancabilmente per proteggere chi ogni giorno si dedica alla cura degli altri. La violenza contro gli operatori sanitari non è mai giustificabile e va combattuta con ogni mezzo disponibile".