06/08/2025
Mi rendo conto che questo corpo, costituito dei quattro elementi, non è veramente me e che non costituisce il mio limite.
Faccio parte di un flusso di vita fatto di antenati spirituali e di sangue, che scorre da migliaia di anni fino ad arrivare al presente e che scorrerà ancora in futuro, per migliaia di anni.
Sono uno con i miei antenati, sono una cosa sola con tutte le persone e tutte le specie, che siano in pace e al sicuro oppure che soffrano e vivano nella paura. In questo preciso momento sono presente in ogni luogo del pianeta. Sono presente anche nel passato e nel futuro.
Il disfacimento di questo corpo non mi tocca, proprio come la caduta di un fiore di pruno non implica la morte dell’albero. Mi vedo come un’onda sulla superficie dell’oceano: la mia natura è l’acqua dell’oceano. Mi vedo in tutte le altre onde e vedo tutte le altre onde in me. L’apparire e lo scomparire della forma delle onde non influenza l’oceano.
Il mio corpo di Dharma e la mia vita spirituale non sono soggette a nascita e morte. Vedo la mia presenza prima della manifestazione del mio corpo e dopo il suo disfacimento. Anche in questo momento vedo che esisto oltre questo corpo.
Settanta, ottant’anni non sono la durata della mia vita: la durata della vita, come quella di una foglia o di un Buddha, è senza limite. Ho superato l’idea di essere un corpo separato dalle altre forme di vita nel tempo e nello spazio.
Thich Nhat Hanh – Contemplazione del non andare e non ve**re