Fascioteca Catania

Fascioteca Catania Eccoci qui, da dove iniziare? E' un mio piccolo sogno.

"La Fascioteca" di Catania nasce come punto di incontro per genitori che scelgono di portare i loro bimbi con supporti ergonomici. Io sono Laura Angela Zappalà, una Consulente del Portare SdP. Organizzo incontri informativi gratuiti in cui introduco all'arte del portare in maniera ergonomica e sicura. Consulenze di gruppo e consulenze individuali in cui trasmetto le legature. Organizzo FasceMerend

e e Fasceggiate che sono momenti di forte condivisione tra chi è già in questo magico mondo. Aiuto nell'acquisto se si ha difficoltà nel districarsi tra milioni di marche, modelli e misure. E' uno spazio in continua evoluzione.

🌞 Portare in estate, con questo caldo torrido? Si può fare… e anche con un sorriso!Basta qualche trucco anti-caldo per g...
21/07/2025

🌞 Portare in estate, con questo caldo torrido? Si può fare… e anche con un sorriso!

Basta qualche trucco anti-caldo per godersi il babywearing anche con 35 gradi all’ombra (e magari pure un gelato in mano 🍦).

Dal supporto giusto ai tessuti freschi, fino all’idratazione (fondamentale!), portare può continuare ad essere un abbraccio pratico, sicuro e… sudato d’amore 💛

E per i bimbi più grandi? Zelda ci regala il suo "trucco del cuore" (o del ghiaccio 😄):

❄️ "Metti una piccola ghiaccina da borsa frigo tra te e loro!"
Effetto freschino assicurato! Magari avvolta in un panno sottile o messa nel marsupio, per un tocco rinfrescante che non disturba.

💬 E tu, hai un trucchetto estivo che ti salva quando porti? Raccontacelo nei commenti!

🟠Ma se li portiamo nei marsupi e nelle fasce per anni... poi cammineranno?🟠È una domanda assolutamente lecita, e merita ...
02/07/2025

🟠Ma se li portiamo nei marsupi e nelle fasce per anni... poi cammineranno?🟠

È una domanda assolutamente lecita, e merita una risposta chiara.

Sì, cammineranno!
Anzi, aggiungo che potrebbero avere più voglia di camminare e prestare maggiore attenzione al percorso rispetto ai bambini trasportati per anni nei passeggini.

Perché?

Ci sono diversi motivi. Eccone alcuni:

✳️ Spinta all’autonomia: la loro naturale voglia di esplorare e dimostrare di “saper fare da soli” supererà quasi sempre la pigrizia.

✳️ Il nostro limite fisico aiuta: le nostre spalle, a un certo punto, avranno bisogno di riposo. Questo ci spingerà a incentivare la camminata, utilizzando il supporto solo quando necessario.

✳️ Più interazione e giochi durante il percorso: quando camminare diventa noioso, nascono spontaneamente giochi e storie per intrattenerli. Questo è tempo di qualità che li arricchisce e rafforza il legame.

✳️ Il passeggino riduce l’interazione: nel 99% dei casi, quando usiamo il passeggino, ci limitiamo a spostarci da un punto A a un punto B, senza dare valore al “viaggio”.

✳️ Osservazione e apprendimento attivo: quando stanno sulle spalle, i bambini osservano da vicino i comportamenti dell’adulto. Apprendono più velocemente: attraversare la strada, fermarsi al semaforo, camminare sul marciapiede... Ogni momento può trasformarsi in gioco e apprendimento, se lo accompagniamo con parole e spiegazioni.

✳️ Anche in braccio si allenano: devono bilanciare i nostri movimenti e mantenere l’equilibrio. È un esercizio attivo, molto diverso dallo stare seduti in un passeggino.

L’elenco potrebbe continuare… anzi, se ti va, aggiungi altri motivi nei commenti!
Ma questi mi sembrano già validissimi per lasciar andare la paura di crescere piccoli “koala” incapaci di camminare da soli.

E per finire…

E voi, come e perché camminate?
State attenti al percorso? Vi piace spostarvi a piedi?

La genitorialità può essere un meraviglioso percorso di crescita personale. Ogni passo, insieme, può fare la differnza.

Fino a che età possono essere portati?Questa è una domanda che mi fate spesso, anche semplicemente per valutare l'invest...
27/06/2025

Fino a che età possono essere portati?

Questa è una domanda che mi fate spesso, anche semplicemente per valutare l'investimento economico del supporto portabebèbè.

Iniziamo con sostituire il verbo: Fino a che età VOGLIONO essere portati?

Diciamo che un bimbo, una bimba di circa due anni, capita molto spesso che abbia ancora bisogno delle nostre braccia. Stanchezza, coccola, noia. Emozioni da gestire come rabbia e frustrazione. Quindi sicuramente fino ai 2 anni il marsupio, la fascia o qualsiasi altro supporto sarà parte integrante delle vostre giornate ed uscite

E dopo?
Dopo dipende soprattutto dal vostro stile di vita.

Loro saranno già grandi camminatori. Andranno ovunque e spesso di corsa.
Se la vostra giornata è tendenzialmente sedentaria, se usate in prevalenza l'auto per gli spostamenti... Il supporto inizierà a giacere nell'armadio (o nell'appendiabiti all'ingresso).
Se vi spostate molto a piedi anche per le semplici commissioni, per raggiungere l'asilo. Se amate gite fuori porta, viaggi itineranti e serate fuori con gli amici... Il supporto sarà un vostro compagno di viaggio più a lungo.

È indispensabile con in bambini o le bambine più grandi? No!

Vi racconto però un aneddoto.

Eravamo in montagna. Avevo voglia di raggiungere un rifugio amato zona Etna Nord (Timpa Rossa). Zelda scesa dall'auto, guarda la salita e dice: -io non cammino!

La giornata poteva diventare una raccolta di suppliche e promesse condita da bronci e pianti o peggio, poteva concludersi cambiando programma. Avevo il preschooler nel bagagliaio. Le ho proposto di salire sulle mie spalle, passato il primo kilometro è voluta scendere per camminare vicino al fratellino schiacciando le pozze di neve.

Serviva accogliere, incoraggiare, distrarre. È arrivata al Timpa Rossa con i suoi piccoli piedi e non è più salita in groppa (quel giorno).

E se lo teniamo nei supporti per così tanto tempo non diventano pigri e svogliati?

Eh! Seguimi così ne parleremo al prossimo post

Primo lunedì dopo la chiusura di molte scuole.Come va?Chi riesce a godere di tempi più lenti e chi invece è costretto o ...
09/06/2025

Primo lunedì dopo la chiusura di molte scuole.
Come va?
Chi riesce a godere di tempi più lenti e chi invece è costretto o costretta a non disattivare le sveglie e cercare Grest o altre attività? E nonni? Quanti avete trascorso la prima mattinata con i nipoti?

A prescindere da tutto ciò, c'è una storia che scorre parallela in tutte le case, quella dell'ultima Merenda. La merenda di Giovedì (o Venerdì) scorso.

Nella mia vita da madre sono stata:

✳️ L'organizzata. Quell'anno che appena rientrati abbiamo svuotato gli zaini, sistemato il materiale e svuotato il contenitore della Merenda evitando che sull'ultima fetta di mela germogliasse la vita.
Ricordo che ho anche lavato tutto, zaini compresi, per poi riporli in attesa di settembre .

✳️ La smemorata. Quell'anno che appena entrati a casa abbiamo festeggiato salettando a ritmo di musica, abbandonando gli zaini nel sottoscala per poi ritrovare la Merenda quando ormai molte altre vite l'avevano conquista. Sono certa che ci fossero anche vite aliene.

✳️ La pratica. Per quegli anni che erano stati di insegnamento ed avevo imparato a dare, come ultima Merenda, una brioches confezionata così da non avere resti di cui disfarsi

Ora che ci penso, solo oggi sto attenzionando le merende di Giovedì scorso e non ricordo che tipo di madre sono stata quest'anno.

E voi? State strabuzzando gli occhi immaginando nuovi animaletti e muffe nello zaino o avete già sistemato tutto? Team "Merenda pronta quando serve" è presente?

Inizia l'estate, forse niente è più chiaro nel segnarla come la fine della scuola. Io resto qui con voi quindi, quando necessario, continuate a contattarmi.





☀️Questa mattina ci siamo incontrati al Parco! Con me la splendente Fabiola Scandurra che ha fatto conoscere, alle mamme...
07/06/2025

☀️Questa mattina ci siamo incontrati al Parco!

Con me la splendente Fabiola Scandurra che ha fatto conoscere, alle mamme, degli importanti esercizi mirati al pavimento pelvico e alla diastasi addominale.

Doveva esserci anche Serena Giudici per far conoscere i pannolini lavabili, ma ha avuto un imprevisto e questo significa che riprogrammeremo un'altra data.😁

Perché sono importanti questi momenti?

🌿 Ci sono momenti in cui essere genitori può sembrare un viaggio solitario. Ma non deve esserlo per forza.

Immagina una radura nel verde, l’aria pulita che profuma di libertà, le voci dei bambini che si intrecciano tra gli alberi mentre corrono, esplorano, inventano giochi insieme.
E intanto, tu — genitore — ti siedi, respiri. Ti guardi intorno e incontri altri occhi come i tuoi: stanchi ma vivi, desiderosi di confronto, ascolto, presenza.

🐞 In questi incontri in natura, i bambini sono accompagnati in esperienze di gioco libero e condiviso, in uno spazio pensato per la loro curiosità e il loro bisogno di movimento.
🍀 E mentre loro scoprono il mondo, tu hai l’occasione di confrontarti con altri genitori e con figure professionali che si occupano di infanzia con passione e competenza

🌳 Un tempo lento, che non corre ma accoglie. Un tempo che cura.🌳

🌻Tra chiacchiere sincere, sorrisi complici e piccoli silenzi pieni di senso, si crea una comunità.

💚 Perché anche i genitori hanno bisogno di giocare, rilassarsi, imparare, sentirsi parte.
E la natura, con la sua semplicità potente, sa tenere tutto questo insieme.

✨ È un invito a tornare umani, insieme.

Scrivimi se vuoi essere informata o informati dei prossimi incontri e sentiti libera o libero di proporre idee, sia come genitore che professionista❣️

Anche loro hanno lo smartphone ma:🟢 Nei primi due anni di vita non sono stati esposti a schermi di alcun tipo ed hanno v...
01/06/2025

Anche loro hanno lo smartphone ma:

🟢 Nei primi due anni di vita non sono stati esposti a schermi di alcun tipo ed hanno vissuto il più possibile all'aria aperta, con i piedi scalzi, vestiti il meno possibile e liberi di fare il bagno a mare anche in inverno (e non hanno smesso)

🟠 Quando abbiamo introdotto la televisione abbiamo disconnesso l'antenna o, fuori casa, si guardava solo ciò che proponeva RAI yo yo. La pubblicità la riteniamo deleteria e fonte di inutili battibecchi, così come la scelta passiva dettata dai palinsesti (ed è rimasto così)

🟣 Abbiamo scelto tempo lenti, colori non eccessivamente saturi. Non per forza tutto pieno di morale o istruttivo, anche puro e semplice svago ma ricercando la cura dei dettagli (che è regola di vita)

🟡 Libri sulle scoperte (umanistiche e scientifiche), narrativa, albi illustrarti hanno avuto da sempre ruolo di protagonisti in casa, sia per i piccini che per gli adulti

🔴 Abbiamo prima introdotto i videogiochi (Nintendo, per intenderci) ma solo in condivisione e usando la TV come schermo.

🔵 Abbiamo sempre discusso ed imposto un tempo limite chiaro ed invalicabile. Segnato da timer per essere oggettivo ed inequivocabile (ancora ora)

⚪ Abbiamo insegnato loro il PEGI e l'importanza dei contenuti a prescindere da "ciò che si sa fare" o da "quello che fanno gli altri"

🟢 Abbiamo scritto, condiviso e firmato un patto digitale.

È faticoso? Sì, soprattutto essere il responsabile del "ma tutti possono e noi no". È stato faticoso andare contro, spiegare e spiegare.
Accogliere la frustrazione.
È stato faticoso stare fermi a non trovare alternative per loro, vederli annoiare. È stato faticoso vederli esclusi...

Servirà? Al momento sì!

Qual è la tua storia? La vuoi condividere?
Avete un patto digitale o delle regole che vi hanno aiutato?
Qual è la parte più dura?




Uno dei vantaggi del Babywearing?Non aver rinunciato ad una grande nostra passione: l'esplorazione!Viaggi e Trekking non...
27/05/2025

Uno dei vantaggi del Babywearing?

Non aver rinunciato ad una grande nostra passione: l'esplorazione!

Viaggi e Trekking non sono stati accantonati.
Sono cambiati i tempi ed alcune volte, le distanze ma abbiamo proseguito il cammino, tutti insieme.

Ieri erano sulle nostre spalle ed oggi camminano liberi, spesso davanti a noi perché nella maggior parte dei casi, sono in grado di valutare anche i loro limiti.

E questo è SOLO UNO dei vantaggi!

E per te? Quale è stato il vostro vantaggio? Quale pensi sarà?

Non correre che cadi!Piano che ti fai male!No, non così, scendi in questo modo!E si potrebbe continuare per ore trovando...
25/05/2025

Non correre che cadi!
Piano che ti fai male!
No, non così, scendi in questo modo!

E si potrebbe continuare per ore trovando frasi simili.
Quante volte le avete pronunciate?

Quando Zelda Luna era piccola avrei dovuto/voluto passare al giornata utilizzando ogni esclamazione possibile perché era sempre arrampicata ovunque.

Però era la secondo genita ed avevo già imparato a mascherare gli infarti, stringere i denti e stare ad osservare.
Ovviamente non ero mai distante ed ero sempre pronta ad intervenire o con un balzo, trasformandomi in un materasso d'atterraggio o semplicemente pronta a consolare ed accogliere dopo una caduta ed una sbucciatura al ginocchio.

Il più delle volte, ma veramente tantissimi volte, non è stato necessario alcun intervento. Goffamente o in modi in cui io non avrei affrontato l'ostacolo, lo passava e risolveva in autonomia.
Ogni ostacolo passato era una nuova competenza appresa e una tacca di autostima in più.

Conoscenza del proprio corpo, conoscenza delle proprie capacità, conoscenza dei propri limiti.
Valutazione dell'ostacolo, analisi delle possibilità.

Quando un bambino o una bambina fa, qualsiasi cosa, sta imparando. Se non lasciamo fare o se facciamo al posto loro (con il buon intento di mostrare), spesso non li stiamo aiutando ma bloccando.

Non è facile non interferire, ma è importante.

Esistono comunque dei giochi che possiamo fare insieme per fidarci più delle loro competenze e potremmo andare a piccoli passi, così da non traumatizzarci del tutto.

E tu, riesci a rimanere a guardare?

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Via Sapienza 13, Valverde
Catania
95129

Telefono

3207479354

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