Studio di Psicologia, Psicoterapia e Benessere

Studio di Psicologia, Psicoterapia e Benessere Dr.ssa Daniela D'Arrigo, Psicologa Psicoterapeuta ad orientamento psicocorporeo. Per informazioni è possibile contattarmi al 380/6888905.

Ricevo presso studio privato a Catania centro, a Canalicchio e in modalità online.

25/09/2025

Il cortile della scuola si riempie di voci, passi incerti e zainetti colorati. La campanella suona: il nuovo anno è iniziato. Ma insieme al suo rintocco si alzano anche i pianti di tanti...

08/09/2025
03/07/2025

Chimica della felicità

27/06/2025

“Il cellulare non è un compagno: è un dissuasore di relazioni.”

Con queste parole Maria Antonietta Gulino, Presidente del CNOP, mette in guardia contro i rischi dell’uso smodato dello smartphone, che incide sempre più precocemente sulla crescita affettiva e relazionale dei bambini.

Secondo l’OCSE, il 17% dei bambini prova ansia o nervosismo quando è lontano dagli schermi. Non è solo una questione di tempo online, ma del valore emotivo che la tecnologia assume nella quotidianità.

Un allarme condiviso su la Nazione dalla Dottoressa Patrizia Fistesmaire, direttrice dell'UOC Psicologia dell’Asl Nord Ovest: "A questa struttura si rivolgono futuri genitori e genitori già navigati. È significativo introdurre la tematica che farà parte della vita dei bambini e delle bambine e inciderà nel loro sviluppo psicofisico, perché l’educazione digitale inizia dai corsi di accompagnamento alla nascita".

La Dottoressa Fistesmaire richiama anche il pensiero dei professionisti Matteo Lancini e Alberto Pellai, sottolineando che il digitale non è neutro, ma è un linguaggio, una cultura, una modalità relazionale che i più piccoli apprendono osservando gli adulti.

Famiglie e scuola non possono essere lasciate sole. È urgente un piano educativo che coinvolga tutti: genitori, docenti, istituzioni. La psicologia può offrire strumenti, alleanze, visione.
“Il vero parental control non è un software, è la relazione educativa” conclude la dott.ssa Fistesmaire.

Perché crescere bene oggi significa anche saper stare senza schermi. Ma mai senza relazioni.

📎 Leggi l’articolo completo: https://www.lanazione.it/viareggio/cronaca/linfanzia-digitale-sempre-piu-problematico-a65b5ed4

Il termine overthinking, o "pensiero eccessivo", indica uno stile cognitivo caratterizzato da un'attività mentale contin...
24/06/2025

Il termine overthinking, o "pensiero eccessivo", indica uno stile cognitivo caratterizzato da un'attività mentale continua e spesso non produttiva.

Si riscontra frequentemente nei disturbi d’ansia, in cui l’incertezza attiva un meccanismo di analisi ripetuta, che non porta a soluzioni ma incrementa dubbi e scenari ipotetici.

Per qualsiasi informazione, puoi rivolgerti ad un professionista.

🔵 Overthinking: quando il pensiero eccessivo ostacola il benessere.

Il termine overthinking, o "pensiero eccessivo", indica uno stile cognitivo caratterizzato da un'attività mentale continua e spesso non produttiva.

Si riscontra frequentemente nei disturbi d’ansia, in cui l’incertezza attiva un meccanismo di analisi ripetuta, che non porta a soluzioni ma incrementa dubbi e scenari ipotetici.

Il pensiero, anziché essere orientato alla risoluzione, si concentra sul problema e mantiene uno stato di allerta costante.

Tra le conseguenze più comuni:
➡ Stress
➡ Difficoltà del sonno
➡ Ridotta attenzione
➡ Blocchi decisionali

È importante saper distinguere tra riflessione utile e pensiero disfunzionale.
Osservare i propri pensieri, riconoscere i fattori scatenanti e intervenire in modo consapevole può contribuire a prevenire condizioni di disagio più strutturate.

Quando il pensiero diventa fonte di malessere, il confronto con un professionista può essere un passo fondamentale per il benessere psicologico.

29/05/2025
"Erano solo due guanti pieni d’acqua… ma per molti, furono la cosa più vicina a una carezza umana nel mezzo della fine d...
17/04/2025

"Erano solo due guanti pieni d’acqua… ma per molti, furono la cosa più vicina a una carezza umana nel mezzo della fine del mondo."

Tempo di pandemia.
Un reparto di terapia intensiva pieno di silenzio, di allarmi intermittenti, di respiri affannosi.
E di solitudine.

I pazienti erano intubati, sedati, troppo deboli per reagire.
Alcuni aggrappati alla vita con un filo sottilissimo…
e senza nessuno accanto a stringere loro la mano.
Perché le visite erano vietate.
Perché la paura aveva invaso anche i corridoi dell’ospedale.
E perché perfino un abbraccio era diventato un pericolo.

Ma in quella freddezza disumana, un’infermiera compì un gesto che nessun manuale insegna.

Prese due guanti in lattice,
li riempì con acqua tiepida,
li annodò e li posizionò sulle mani di un paziente:
uno sopra, uno sotto.
Come se qualcuno gliele stesse davvero tenendo.

Non erano semplici guanti.
Erano presenza.
Erano calore.
Erano conforto.

Perché anche se quei pazienti non potevano parlare, né vedere, né muoversi…
sentivano.
E dentro di sé, sapevano.

Sapevano di non essere soli.
Sapevano che qualcuno era lì.
Anche senza dire una parola.

Quel gesto è stato chiamato “La mano di Dio”.
Ma era semplicemente la mano di una donna con vocazione,
che sapeva che la medicina, anche quando non può guarire,
può sempre accogliere.

Ogni gu**to era un atto d’amore.
Ogni paziente che lo sentiva, provava un po’ meno paura,
un po’ meno abbandono.
Un po’ più di pace.

E anche chi non ce l’ha fatta,
se n’è andato sapendo di essere stato amato.
Da qualcuno che non lo conosceva, ma che ha scelto di esserci.

Quell’infermiera, di cui nessuno conosce il nome,
senza titoli, senza articoli, senza premi,
ci ha ricordato la vera essenza di questa professione:

Prendersi cura dell’anima,
quando il corpo non si può più salvare.
Abbracciare in silenzio,
quando tutto il mondo sembra crollare.
E non lasciare mai, mai nessuno da solo.

In un tempo in cui la distanza era la regola,
lei ha scelto la vicinanza.
Con un gesto semplice, umano, potente.

Che ancora oggi ci insegna che:
Non serve sempre la tecnologia.
Non serve un miracolo.
Basta un cuore [...].

Credit all'autore

28/01/2025

CONSIGLI D’ORO PER LA VITA
Avrai sempre problemi. Impara a goderti la vita mentre li risolvi.
Le persone non decidono il loro futuro, decidono le loro abitudini, e sono le abitudini a determinare il loro futuro.
Nella vita puoi controllare solo due cose: il tuo impegno e il tuo atteggiamento.
Non chiederti come iniziare. Inizia, e poi chiediti come migliorare.
La felicità ha meno a che fare con il piacere e più con lo scopo.
La vita è più difficile quando ti aspetti molto dal mondo e poco da te stesso.
La vita è più facile quando pretendi molto da te stesso e poco dal mondo. Alti standard, basse aspettative.
La metà dei tuoi problemi sono semplicemente la tua mente che trasforma piccole cose in grandi problemi.
Non cercare segreti quando ciò di cui hai bisogno sono ripetizioni.
Non lasciare che tre cose ti controllino: le persone, il denaro o le esperienze passate.
In ogni sfida o persino tragedia, c’è un’opportunità. Se ti alleni a cercarla, potrai prendere il controllo della situazione e persino trasformarla in qualcosa di positivo. E se non puoi renderla qualcosa di buono, almeno qualcosa di buono potrebbe nascere da essa.
Ringrazia ogni giorno, perché anche se credi di non avere motivi per farlo, la tua giornata “normale” è il sogno di qualcun altro.

Indirizzo

Via Nino Martoglio 6
Catania
95125

Orario di apertura

Lunedì 07:30 - 21:00
Martedì 07:30 - 21:00
Mercoledì 07:30 - 21:00
Giovedì 07:30 - 21:00
Venerdì 07:30 - 21:00
Sabato 08:00 - 13:00

Telefono

+393806888905

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