21/09/2025
🧠 l’ISS celebra la giornata mondiale dell’Alzheimer, una malattia neurodegenerativa progressiva e causa più comune di demenza.
L’ Alzheimer danneggia la memoria, il pensiero e l’autonomia ed in Italia si stimano circa 550–660 mila persone affette da questa malattia. La prevalenza sulla popolazione generale è di circa l'1%-2% all'età di 65 anni, e del 30% all'età di 85 anni; considerato il progressivo invecchiamento della popolazione, è stata definita dall’OMS una priorità mondiale di salute pubblica: 7.7 milioni di nuovi casi ogni anno e una sopravvivenza media dopo la diagnosi di 4-8-anni.
🗺Presso l’ISS è istituito l'Osservatorio Nazionale per le demenze, con lo scopo di monitorare il fenomeno e diffondere linee di indirizzo per rafforzare i percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali, che fra le varie attività gestisce la mappa online delle strutture territoriali prevista dal Piano Nazionale Demenze.
“Al contrario degli stereotipi che si sono formati nei decenni passati, l’esperienza delle demenze ormai non si riduce alla malattia – spiega Nicola Vanacore, responsabile dell’Osservatorio - È un mondo intero che ingloba la soggettività dei pazienti e il loro rapporto con i familiari, i caregiver, i medici, le associazioni e le istituzioni. È un percorso in espansione che implica vari attori sociali e culturali, impegnati nella condivisione e nella relazione di cura, basata su competenze multidisciplinari, per far sì che il paziente sia ascoltato e seguito in tutte le fasi della malattia”.
"L’Alzheimer è una malattia molto complessa e non potrà essere affrontata con un unico approccio; ad oggi non esistono farmaci risolutivi e solo la ricerca potrà condurci a soluzioni più efficaci", spiega la Dott.ssa Merlo, Direttrice del Dipartimento di Neuroscienze.
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