06/04/2025
LO SPAZIO DEL SENTIRE
Quando accade qualcosa di troppo forte, lo spazio del sentire si chiude.
Il fatto viene ridimensionato e congelato fino a farlo diventare un ricordo piccolo piccolo, quasi inesistente e insignificante.
Ci illudiamo di risolvere in questo modo convincendoci che:
"Questa cosa non è mai esistita"
"Non ho mai visto questo"
"Vai avanti che la vita continua"
E altre frasi che recitiamo nella nostra testa..
Nel momento in cui l'evento è accaduto lo abbiamo sentito forte nel corpo e ha fatto male così, per non rischiare di risentire quel dolore, tagliamo ogni connessione con il sentire, chiudiamo ogni connessione con il corpo.
La vita continua a scorrere sì, ma diventa immaginata, meccanica, sterile, diventa la proiezione di un film che accade solo nella nostra testa.
Il film appare perfetto, peccato che, nel frattempo, la vita accade da un'altra parte. Siamo disconnessi, dalla vita e dal corpo.
(E come diceva quella canzone: "l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente.")
La cattiva notizia è che quel dolore ci urlerà nella testa fino a quando non avremo il coraggio di ascoltarlo.
E se non lo faremo, se non ci fermeremo a a guardarlo, a sentirlo, verrà proiettato in avanti. Ne risentiranno i nostri progetti, le nostre relazioni, i nostri figli.
La buona, buonissima notizia è che possiamo farlo, possiamo fermarci e provare piano piano a riviverlo.
A dargli spazio.
Possiamo tornare a sentire.. a rivivere il corpo, nel corpo.
Possiamo riconnetterci con esso, possiamo far ripartire il flusso della vita da lì, da dove si era fermato e possiamo tornare ad essere integri, compassionevoli, radicati, sereni e finalmente liberi.
Possiamo guarire.
E possiamo farlo ora.
"La gioia è adesso!"
Grazie di cuore a te che hai partecipato alla serata di ieri. È stato un onore per me aprire il campo insieme.
Prossimo incontro di Costellazioni familiari: venerdì 25 aprile.
Ti aspetto ❤️