Dott.ssa Emanuela Ferrari - Biologa Nutrizionista ad orientamento PNEI

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Dott.ssa Emanuela Ferrari - Biologa Nutrizionista ad orientamento PNEI La mia Missione: Aiutare le persone a vivere a proprio agio con se stesse, Salvaguardare la loro sal

⚠️⚠️ Per motivi organizzativi siamo costretti a rimandare il nostro laboratorio di cucina naturale e preventiva⚠️⚠️ RIMA...
24/09/2025

⚠️⚠️ Per motivi organizzativi siamo costretti a rimandare il nostro laboratorio di cucina naturale e preventiva⚠️⚠️ RIMANETE CONNESSI PER LA NUOVA DATA... Speriamo prestissimo 🤩🤩

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🥨 IL CIBO È NOSTRO ALLEATO!

📢 TI ASPETTIAMO AL PROSSIMO LABORATORIO DI CUCINA NATURALE E PREVENTIVA

📅 sabato 11 ottobre
Dalle 9 alle 17

📍 presso Villa Agostini a Rocca di Cave

Sotto la paziente guida di Luca Malacrida Chef Luca Malacrida e il supporto teorico-scientifico della Dott.ssa Emanuela Ferrari trascorreremo una giornata interamente dedicata alla preparazione di un ...

Dall’ al !

⚠️Scrivici per prenotare il tuo posto!!!

21/09/2025

Sono aperte le iscrizioni per il corso teorico-pratico di cucina naturale e preventiva per sabato 11 ottobre 2025. Il tema è l’intestino irritabile e il menù sarà pensato per questa problematica secondo le regole della dieta low fodmap (oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi fermentabili e polioli). Questi zuccheri fermentabili, che troviamo in tanti cibi di uso comune, modulano l’ipersensibilità viscerale, possono aumentare la permeabilità intestinale, inducono cambiamenti nel microbiota e modulano la produzione di molecole prodotte dai microbi che alterano lo stato infiammatorio e la motilità intestinale. Vieni a saperne di più e diventa più responsabile della tua salute ♥️

Condividete o taggate se pensate che possa essere utile a qualcuno di vostra conoscenza!

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16/09/2025

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📅 sabato 11 ottobre
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   : Il processo infiammatorio è fisiologico, importantissimo, senza il quale probabilmente moriremmo al primo attacco d...
14/09/2025

: Il processo infiammatorio è fisiologico, importantissimo, senza il quale probabilmente moriremmo al primo attacco di un batterio o di un virus patogeno.

Quindi l’infiammazione non è qualcosa da combattere “tout court”.
L’infiammazione NON è un fenomeno NEGATIVO, al contrario è un fenomeno protettivo e si esplicita attraverso l’attività del sistema immunitario.

Quando il sistema immunitario si attiva produce infiammazione. È protettivo quando è in grado di eliminare eventuali patogeni o una cellula tumorale senza produrre danno.
Il sistema quindi deve essere .
Deve (quando occorre) e poi deve altrimenti potrebbe diventare lui stesso produttore di danno come accade ad esempio nelle malattie autoimmuni. Tutte le malattie autoimmuni infatti (tiroidite di Hashimoto, psoriasi, artrite reumatoide, connettiviti etc…) sono prodotte dall’attività del sistema immunitario che perde i freni, perde cioè questa capacità di regolazione.

Ma perché si perde questa capacità di regolazione?

È possibile misurare l’infiammazione? Per misurare l’infiammazione ci sono molti modi:

• dosaggio nelle analisi del sangue di marker quali PCR o VES
• dosaggio di alcune interleuchine infiammatorie (molecole del sistema immunitario)
• dosaggio dell’omocisteina
• e altro ancora

Un sistema di monitoraggio della capacità di regolazione dell’infiammazione è attraverso l’esame di . Spiegando semplicemente possiamo dire che le cellule che compongono i nostri tessuti sono tutte rivestite di una membrana plasmatica costituita da grassi (fosfolipidi di membrana). I grassi che compongono le cellule per buona parte provengono dall’alimentazione e come sappiamo i grassi non sono tutti uguali.
I grassi possono essere:

- SATURI: molto abbondanti nel cibo di origine animale ma presenti anche nel cibo di origine vegetale (olio di palma, olio di cocco). Siamo in grado di questi grassi se ci occorrono.
- MONOINSATURI come l’olio extra vergine di oliva, le nocciole, le olive. Siamo in grado di questi grassi se ci occorrono.
- POLI-INSATURI omega 6 (acido linoleico) e omega 3 (acido linolenico). Questi sono definiti . COSA vuol dire essenziali? NON SIAMO IN GRADO DI AUTO-PRODURLI, li dobbiamo prendere dall’alimentazione.
Gli omega 6 li troviamo nelle carni, nell’olio di girasole, nell’olio di mais, nelle mandorle o altra frutta secca e hanno un’azione INFIAMMATORIA. I precursori degli omega 3 li troviamo nei semi di lino, nell’olio di lino, nella portulaca, nelle noci. Gli omega 3 EPA e DHA li troviamo nel pesce (che mangia le alghe) e in alcune alghe (es. lattuga di mare). Gli omega 3 sono ANTI-INFIAMMATORI.
- ACIDI GRASSI TRANS. Sono acidi grassi che in natura non esistono e che sono prodotti in laboratorio attraverso un processo industriale chiamato idrogenazione e inficiano negativamente sulla nostra salute.

Attraverso un’analisi di lipidomica di membrana (effettuata sui globuli rossi) possiamo capire come sono strutturate le nostre cellule a livello lipidico (di grassi), possiamo vedere se sono presenti acidi grassi trans, possiamo vedere se sono presenti acidi grassi omega 3 (anti-infiammatori) e possiamo avere contezza del rapporto omega6/omega3. Questo rapporto dovrebbe essere 2,5:1 ed è un indicatore della capacità di regolazione cellulare dell’infiammazione.

Considerate che le nostre cellule continuamente si rinnovano: abbiamo un nuovo fegato ogni 6 mesi ed un nuovo scheletro ogni 3. Lo stomaco si riveste di nuove cellule ogni 5 giorni, la pelle si rinnova in un mese, i globuli rossi ogni 3 mesi. Persino il cervello, nelle sua stupefacente complessità, nell’arco di un anno non è più lo stesso. Il nostro corpo si rinnova ad ogni istante. Questo vuol dire che continuamente ci rinnoviamo a livello cellulare. Quindi i cambiamenti alimentari riflettono una nuova cellulare che a sua volta ne determina la .

Nella figura che vi mostro di seguito è stata fatta l’analisi lipidomica sui globuli rossi di una signora: potete osservare assenza di acidi grassi trans (OTTIMA NOTIZIA!), bassi livelli di omega 3 (4,6%, al di sotto del range di riferimento e questa non è una buona notizia) e un rapporto omega6/omega 3 estremamente sbilanciato (64:1). Vi ricordo dovrebbe essere 2,5:1. Le cellule di questa persona sono strutturate in modo da espletare una risposta infiammatoria ma non hanno sufficienti acidi grassi anti-infiammatori.

Ora vi : come potrei attivare una risposta anti-infiammatoria se ne avessi necessità se le cellule sono sprovviste strutturalmente di questa possibilità?

Avere questo tipo di informazione permette di regolare il piano alimentare e di integrazione in modo personalizzato.

CONCLUSIONE: l’ è uno di dell’ per 1000 motivi, questo è uno dei motivi.

!

09/09/2025

Sapete che è possibile misurare il livello di infiammazione tramite l’analisi delle membrane cellulari? Vi interessa saperne di più?
Se avrò feedback positivi da voi mi dedicherò alla stesura di un breve articoletto🙂 fatemi sapere con un like o un commento 😘

E oggi porto il mio contributo alla scuola di specializzazione in psicoterapia psicosomatica del Cristo RE (SSPP). Un tu...
07/09/2025

E oggi porto il mio contributo alla scuola di specializzazione in psicoterapia psicosomatica del Cristo RE (SSPP). Un tuffo nell’asse intestino - microbiota - cervello, un dialogo bidirezionale volto alla comprensione integrata nell’ambito del modello Bio psico sociale.

Il MAGNESIO è  un minerale essenziale per la salute umana, descritto in più di 700 reazioni enzimatiche. Circa l’80% del...
05/09/2025

Il MAGNESIO è un minerale essenziale per la salute umana, descritto in più di 700 reazioni enzimatiche. Circa l’80% della popolazione è carente di magnesio a causa di vari fattori (dieta povera di alimenti sani, dieta ricca di zuccheri e grassi idrogenati/trans e di scarsa qualità, uso di farmaci (es. inibitori di p***a protonica di cui il mondo intero ne fa uso come fosse acqua di Lourdes), suolo agricolo impoverito e quindi materia prima impoverita, malassorbimento intestinale causato da disturbi gastro-enterici, insulino resistenza e iperinsulinemia, uso di lassativi, alcool e caffè hanno effetti diuretici e ne causano la perdita, integrazione di calcio, diarrea, stress psicologico ed emozionale, mestruazioni eccessive, introduzione di poco sale, carenza di selenio, ipertiroidismo, ipo e iper paratirpoidismo, gravidanza, esercizio fisico intenso non compensato, deficit di vitb6… ).

Come mi accorgo di avere una CARENZA DI MAGNESIO?

Vi elenco i possibili segni clinici di una carenza di magnesio:

- Irascibilità
- Ansia
- Atassia
- Segno di Chvostek (contrazione involontaria dei muscoli facciali provocata da lievi percussioni sul nervo facciale)
- Confusione mentale
- Crampi
- Disorientamento
- Irritabilità
- Debolezza muscolare
- Debolezza neuro-muscolare
- Iperalgesia e dolore
- Fotosensibilità
- Tremori
- Vertigini
- Resistenza alla vit-D
- Aritmie
- Cataratta
- Convulsioni
- Depressione
- Immuno-depressione
- Perdita dell’udito
- Insufficienza cardiaca
- Ipertensione
- Mal di testa/emicrania
- Prolasso della valvola mitrale
- Osteoporosi
- Resistenza all’ormone paratiroideo
- Comportamenti psicotici

Capite perché il magnesio è coinvolto in oltre 700 reazioni chimiche?

Attenzione poi all’integrazione, i magnesi non sono tutti uguali 😊
SAPEVATELO!

27/08/2025

Il numero di cellule adipose viene definito durante l’età evolutiva, a 18 anni ciascuno avrà il suo numero di cellule di grasso. Se un bambino nella crescita sarà vsovrappeso o obeso avrà più cellule adipose rispetto a chi avrà mantenuto un peso ottimale durante la crescita.

Cosa significa questo?

Significa che a parità di cibo ingerito chi avrà più cellule adipose (anche se normopeso da adulto) tenderà a ingrassare più facilmente rispetto a chi a un numero di cellule più basso. Ma attenzione! Troppo poco grasso NON VA BENE ugualmente!

La virtù sta nel mezzo, in quel famoso equilibrio che ogni giorno dobbiamo cercare di raggiungere… 🌸

Quindi soprattutto l’età evolutiva è davvero cruciale per la prevenzione dell’obesità,della sindrome metabolica, del diabete, dei tumori, delle patologie neurologiche e psichiatriche! Infatti il grasso entra in tutte queste patologie quando è in eccesso, soprattutto il grasso viscerale e non quello sottocutaneo.

Sapevatelo! 😘

Agosto produttivo!
26/08/2025

Agosto produttivo!

24/08/2025

Se assumi controlla nelle analisi la VITAMINA B12 perché la metformina determina un malassorbimento di questa importantissima vitamina. Sapevatelo 🙂

Spesso capita che si decide di intraprendere un percorso di nutrizione dopo aver fatto le analisi del sangue e aver scop...
22/08/2025

Spesso capita che si decide di intraprendere un percorso di nutrizione dopo aver fatto le analisi del sangue e aver scoperto qualche anomalia. Nel caso di Matteo (nome di fantasia) è accaduto proprio così anche se le alterazioni a carico del fegato erano presenti da oltre un anno. Dalle analisi di Marzo 2025 risulta un aumento notevole delle transaminasi GOT e GPT.

Negli ultimi 7 anni Matteo ha preso oltre 20 kg anche a causa di un lavoro stressante che lo portava a spiluccare continuamente e all’abbandono dell’attività fisica svolta a livelli agonistici negli anni precedenti. Da una ecografia addominale risultava anche una steatosi epatica di grado severo. Per steatosi epatica si intende l’accumulo di grasso intorno al fegato che, se trascurato, può portare alla cirrosi epatica anche in assenza di alcool. Infatti la steatosi epatica può essere metabolica conducendo però a esiti nefasti tanto quanto la steatosi alcolica.

La steatosi epatica NON alcolica è una emergenza mondiale e ne sono affetti spesso e volentieri anche i bambini: una delle cause principali è l’eccesso di zuccheri, soprattutto fruttosio nelle loro diete (oltre a sovrappeso e inattività fisica). Nelle merende dei bambini i dolcificanti, lo zucchero e il fruttosio sono presenti in modo massivo. Avete presente il foie gras? È il fegato grasso di oche nutrite forzatamente con mangimi in cui ci sono grandi quantità di fruttosio: il fegato prende il fruttosio, lo trasforma in grasso e lo accumula. Ecco, questo accade anche a noi pur in assenza di qualcuno che ci ingozza perché ci pensiamo da soli a farci male.

La steatosi epatica di Matteo era legata all’eccesso di peso, a una scarsa metabolizzazione degli zuccheri e a una insulino-resistenza (causa principale del fegato grasso) causata anche dall’inattività fisica e da pasti disordinati. A questo quadro si aggiungevano le apnee notturne e un russamento continuo (che soprattutto disturbava la partner). Le transaminasi alte (che spesso e volentieri non sono alte nella condizione di steatosi epatica) hanno per fortuna allarmato Matteo e così abbiamo iniziato un percorso insieme volto a:

- Ridurre i pasti nella giornata
- Ridurre la quantità di carboidrati nella giornata e equilibrare la quota proteica
- Aumentare la quota antiossidanti/fibre soprattutto dalle verdure
- Diminuire il fruttosio (1 frutto al giorno e nessun tipo di alimento industriale)
- Usare la giusta quantità e qualità di grassi anche come integrazione di omega 3 nella giusta proporzione EPA/DHA come si deve nelle condizioni dismetaboliche
- inizio di una attività fisica

Dopo 3 mesi potete vedere le analisi. Matteo ha perso peso, non russa più e si sente meglio.

Ma attenzione!! Tutto ciò non può durare 3 mesi, deve essere uno stile di vita da portare avanti con pazienza ed entusiasmo.
A presto e bravo Matteo :-)

13/08/2025

Spesso si vive dentro l’illusione che per alcune persone le cose siano facili e i risultati arrivino per miracolo, eppure lo sappiamo tutti che i miracoli non esistono o comunque non sono così comuni. Per la maggior parte di noi i risultati arrivano con sacrificio. Sacrificio vuol dire rinunciare a qualcosa per un bene superiore. Dunque il punto centrale della questione è: quali sono i beni superiori? Quali sono le nostre priorità? Ciascuno ha le proprie anche se a parere mio non sono tutte uguali e anche qui si rischia di puntare sul cavallo sbagliato.

Oggi vi parlo delle mie scelte e di quelle che sono le mie personali priorità. Qualcuno potrà criticare, qualcuno potrà essere d’accordo ma in fondo l’unica cosa che conta è procedere secondo i propri principi e in linea con i propri desideri.

La mia priorità principale è STARE BENE. Il mio rapporto con il cibo, ben prima che diventassi nutrizionista, è cambiato dopo la morte di mia madre, ormai 18 anni fa. Un grande dolore che mi ha spinto a pormi delle domande anche su ciò che mettevamo in tavola tutti i giorni e da lì ho iniziato a cambiare abitudini perché volevo stare bene, affinchè potessi evitare di soffrire dopo aver visto tanta sofferenza negli occhi di chi amavo follemente. Lo so, è un ragionamento che oggi anche io giudico un po’ ingenuo, ma fu proprio questo ragionamento a farmi muovere dalle mie vecchie abitudini fino a far diventare la nutrizione il mio lavoro. Ebbene si, mi sono licenziata dal mio vecchio incarico di ricercatrice per svolgere una attività di cui sapevo veramente poco. Sono stata coraggiosa, me lo dico da sola. Prima di quel periodo non avevo mai pensato di fare questo mestiere.

Quindi da allora fino ad oggi nelle mie scelte procedo mettendo davanti il mio benessere psicofisico. Intendiamoci, al primo posto c’è sempre mio figlio, ma mio figlio ha bisogno di una madre che stia bene.

In questi anni sono accadute diverse cose che hanno compromesso, seppur non in modo grave, la mia salute, un po’ come capita a tutti noi, e ho sempre cercato di trovare la soluzione per stare meglio. Lo studio e la scuola di meditazione che ho frequentato qualche anno fa sono stati scelti proprio per cercare di migliorarmi come persona e trovare un migliore assestamento nella vita. E’ stato molto impegnativo ma altrettanto entusiasmante.

L'ultima disavventura l'ho avuta a gennaio scorso, quando ho dovuto fare un intervento alla schiena, era inevitabile ed erano mesi che non stavo bene. Poco dopo l’intervento ho iniziato la riabilitazione, la fisioterapia, la ginnastica posturale e poi da poco il rinforzo muscolare. I medici sono stati molto chiari: non puoi più contare sullo scheletro a livello lombo-sacrale (zona dell’intervento), devi contare sui muscoli e quindi devi rafforzare tutte le catene muscolari (su tutto il corpo) e allo stesso tempo devi allungare i muscoli e rendere il tuo corpo più flessibile. Avrei potuto nascondermi dietro frasi come “non ho tempo”, “non posso”, “non mi piace”… e invece no, perché ho molto chiari i miei obiettivi.

Ho dovuto lasciare gli sport che amo e dedicarmi a qualcosa che non avrei mai scelto… e poi vogliamo parlare dello stretching? Che fatica per me e che noia! Eppure proprio se voglio tornare a fare lo sport che tanto amo (la corsa e il tennis) devo fare palestra e stretching, e devo praticarli tutti i giorni. E quindi cosa fare?

Adattarsi al cambiamento avendo in mente l’obiettivo principale: stare bene e tornare a fare ciò che amo fare. La palestra e lo stretching dovranno diventare i miei nuovi strumenti con cui fare amicizia e che mi dovranno accompagnare per il resto della vita. Fare tutti i giorni queste attività richiede tempo quindi ho dovuto mettere mano all’agenda e lavorare di meno. E guadagnare di meno. Ma lo dovremmo sapere che non sono i soldi a dare la felicità no? Inoltre si allungano le attese per avere un appuntamento con me per le visite …di questo mi dispiace. Ma gli amici dello studio hanno bisogno di una persona che stia bene e che sia serena, per aiutarli al meglio. Non hanno bisogno di una persona frustrata e insoddisfatta...e poi non si può vivere per lavorare. Amo molto il mio lavoro e non potrei immaginarmi senza, ma la vita è fatta di tante altre cose di cui vorrei godere nei limiti delle mie possibilità.

Per me la salute viene al primo posto, è un dovere prima di tutto, anche per non pesare sugli altri e sulla comunità intera. Rinuncio a qualcosa (un po’ di lavoro, un po’ di guadagno, allo sport che amo- almeno temporaneamente) per il mio personale bene superiore che è stare al meglio delle mie possibilità e non pesare sugli altri.

Perché scrivo tutto questo? Perché non esiste nulla di facile per nessuno. Perché cambiare abitudini di vita, sia che si parli di dieta o di sport o altro, richiede una nuova visione della propria giornata, richiede pazienza, richiede di avere chiari quali sono i motivi che ci sono dietro alcune scelte. Se abbiamo questa consapevolezza niente diventa pesante ma riusciremo a cogliere il bello di ogni nuova esperienza. Grazie alla schiena precaria ho imparato a nuotare, ho fatto pace con lo stretching, ho iniziato ad appassionarmi anche al lavoro fisico in un luogo chiuso come la palestra... devo dirgli grazie al mio scheletro traballante per quello che mi ha fatto conoscere in questi mesi... chi l'avrebbe detto?

Dovremmo essere come l’acqua, aperti e flessibili, abbracciare il cambiamento e fluire con esso trovando modi creativi per superare ostacoli, sbagli o fallimenti.

Vi abbraccio

Indirizzo

Viale Giorgioli 30
Cave
00033

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Biologa Nutrizionista

L’amore per la natura e l’urgenza di comprenderla sono stati i motivi che mi spinsero a iscrivermi alla facoltà di Biologia.

Ho guardato l’infinitamente piccolo studiando ciò che accade all’interno delle cellule in un laboratorio di biologia molecolare fino a quando non ho sentito l’esigenza di spostare lo sguardo verso una visione più ampia, in cui quel tanto piccolo fosse messo in relazione al nostro sistema mente-corpo e all’Universo intero. In questa “ottica” hanno inizio i miei studi di nutrizione.

La mia Missione:

Aiutare le persone a vivere a proprio agio con se stesse, Salvaguardare la loro salute attraverso una corretta educazione alimentare, Aiutarle ad affrontare le varie fasi della vita alimentandosi in modo sano e corretto.