13/11/2025
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Con Vania stavamo lavorando sui suoi problemi intestinali quando, nel mezzo del percorso, sono comparsi episodi ricorrenti quali: tremori, sudorazione, testa vuota, confusione, quasi svenimento. Il medico di base li ha chiamati “attacchi di panico”. Questa etichetta l’ha buttata nello sconforto: si è sentita senza più controllo sul proprio corpo, come se “fosse tutta colpa della testa”. La psicoterapeuta che seguiva Vania escludeva che potessero essere attacchi di panico ma il medico insisteva su questa "diagnosi". Il suo problema era l'ansia.
Quando Vania mi ha raccontato questi sintomi, mi sono fatta raccontare i tempi e i modi in cui accadevano; per me è stato subito chiaro che il quadro era un altro: cali glicemici importanti dovuti a iperinsulinemia precedente dovuta a pasto sbilanciato. Ho proposto una curva glicemica-insulinemica ed è emersa un’iperinsulinemia con ipoglicemie reattive. Sistemando colazione e pasti, quegli “attacchi di panico” sono spariti. Un vero attacco di panico non si cura con il cibo, un’ipoglicemia sì.
Racconto questo perché mostra quanto conti ascoltare bene la storia della persona e quando compaiono i sintomi: è così che si evita di scambiare un problema metabolico per un disturbo d’ansia. Questa è la testimonianza di Vania.
"Il percorso con la Dott.ssa Ferrari è stato fondamentale per il mio benessere psico-fisico. Sentivo il bisogno di essere seguita da una nutrizionista, soprattutto a causa della dispepsia funzionale che mi era stata diagnosticata da un gastroenterologo, i cui consigli, purtroppo, erano stati generici e non sufficienti.
I miei sintomi (eruttazioni forti, continue e prolungate dopo ogni pasto; tremori, sudorazione, perdita di concentrazione, vista annebbiata e occasionali acufeni) inizialmente mi avevano fatto pensare che il problema fosse solo legato alla dispepsia, come sostenuto dal gastroenterologo. Tuttavia, dopo numerosi controlli, tra cui quelli per le allergie, è emersa solo un'intolleranza al lattosio.
Ho deciso quindi di seguire la Dott.ssa Ferrari affidandomi ai suoi consigli. I primi mesi sono stati impegnativi, ma i miglioramenti quotidiani e la sua energia positiva mi hanno dato la motivazione per andare avanti. In meno di due mesi, quasi tutti i sintomi erano scomparsi. Con il tempo, ho iniziato a reintrodurre alcuni alimenti, aumentando l'assunzione di carboidrati e introducendo una maggiore varietà di frutta. Tuttavia, alcuni sintomi sono ricomparsi: sudorazione, tremori, acufeni e confusione mentale.
Il culmine si è avuto una mattina, quando i sintomi si sono intensificati al punto da farmi quasi perdere i sensi. Ho subito contattato la Dott.ssa Ferrari, che, come sempre, si è mostrata pronta a supportarmi e mi ha suggerito un possibile calo glicemico. Questo consiglio mi ha spinto a cercare una soluzione più approfondita.
Il mio medico di base ha prescritto delle analisi del sangue generiche ma non ha prescritto la curva glicemica e insulinemica. Dalle analisi era tutto nella norma. Nonostante ciò, continuavo a non stare bene. Il medico ha ipotizzato che potesse trattarsi di crisi d'ansia o attacchi di panico. In quel momento, mi sono sentita confusa e frustrata, come se il problema fosse minimizzato. Fortunatamente, la Dott.ssa Ferrari ha insistito nell’effettuare una curva glicemica e insulinemica a 5 punti.
Ho eseguito l'esame privatamente perché il medico non voleva prescrivermelo. I risultati hanno finalmente spiegato la causa dei miei sintomi: la mia insulina reagiva eccessivamente al glucosio, abbassando la glicemia al di sotto dei livelli normali dopo 2-3 ore dalla sua assunzione, un fenomeno noto come ipoglicemia reattiva. Comprendere finalmente la radice del mio malessere è stato un grande sollievo.
Da quel momento, grazie ai preziosi consigli della Dott.ssa Ferrari su come gestire e bilanciare ogni pasto, sono rinata, sia fisicamente che mentalmente. Non troverò mai abbastanza parole per esprimere la mia gratitudine: la Dott.ssa è sempre stata empatica, preparata, disponibile e sicura in ogni passo del nostro percorso insieme".