27/10/2025
Spesso a guidare la nostra vita non è la parte consapevole e matura di noi, ma quella ferita 🪷
Sebbene siamo un’unica personalità, dentro ognuno di noi esistono delle subpersonalità: parti interiori della psiche formatesi in momenti diversi della nostra storia. Ognuna di queste ha le proprie convinzioni, emozioni, esperienze e bisogni.
🪻Dentro di noi possono abitare il Bambino Ferito, il Critico, il Salvatore, il Ribelle o il Perfezionista. Queste parti sono nate come strategie di adattamento al dolore, ai traumi o alle mancanze vissute. Non sono “cattive” — anzi, un tempo ci hanno aiutato a sopravvivere o ad affrontare situazioni difficili. Ma, se non ne diventiamo consapevoli, finiscono per influenzare le nostre azioni, reazioni e scelte.
❓️Perché è proprio la parte ferita a cercare di prendere il controllo? Perché percepisce una minaccia. Vuole proteggerci dal rischio di rivivere un dolore già sperimentato. Agisce per paura, non per chiarezza. Per questo può sabotare le relazioni, impedirci di rischiare, evitare la vicinanza, urlare o chiudersi in sé — tutto in nome di una sicurezza illusoria.
✅️ La consapevolezza inizia quando impariamo a riconoscere questi ruoli interiori, ad accoglierli, ad ascoltarli, a ringraziarli… e, con dolcezza, a riprendere in mano la guida della nostra vita. Non si tratta di combattere contro noi stessi, ma di integrare ogni parte. Il cammino verso l’interezza non passa per l’eliminazione di ciò che siamo, ma attraverso la cura. Quando ogni parte riceve attenzione e comprensione, smette di lottare per il controllo. E allora, al posto di comando, torna la parte adulta e consapevole, quella che sa scegliere, e non solo reagire