20/11/2025
Quando la testa è piena, la virilità si spegne
Succede spesso, anche se quasi nessuno ne parla.
Lei lo guarda e sente che tra loro qualcosa si è spento.
Non ci sono più carezze, né gesti spontanei.
Lui invece si sente di deluderla — e più ci pensa, più si blocca.
Ogni tentativo diventa una prova, ogni silenzio una sconfitta.
Molti uomini mi raccontano di sentirsi esausti, ma non nel corpo — nella testa.
Faticano a “staccare”, a lasciare fuori dal letto i pensieri del lavoro, la pressione, la paura di non essere abbastanza.
Eppure il corpo non mente: quando la mente corre, il desiderio resta indietro.
La virilità non sparisce, si spegne per proteggersi.
Il corpo dice “stop” quando il carico mentale supera la soglia di piacere.
E non serve forzare: serve ascoltare.
Nei miei percorsi, spesso partiamo proprio da qui: dal togliere al sesso il peso della performance.
Dal capire che l’erezione non è un esame da superare, ma una risposta del corpo a un contesto di fiducia, lentezza, contatto reale.
È la voglia di tornare a godere con la tua compagna che guida il cammino.
Non servono ricette, ma la voglia di tornare a godere l’uno dell’altro.
Di toccarsi senza un fine preciso, di condividere anche l’imbarazzo.
È lì che spesso la complicità ricomincia a muoversi: quando smetti di viverla in modo stressante e torni a godere della passione reciproca.