Spazi di Luce

Spazi di Luce Per mantenere accesa la scintilla negli occhi dei bambini. Incontri per il loro ben-ESSERE.

30/08/2025

La scuola in Italia non è obbligatoria.

Secondo la Costituzione, è l’istruzione a essere obbligatoria, non la scuola in sé. Per almeno dieci anni (oggi fino ai 16 anni) è dovere dei genitori assicurare che i figli ricevano istruzione. La scuola pubblica è il principale servizio che lo Stato offre perché questo obbligo venga assolto.

Ma c’è qualcosa di più importante dell’obbligo all’istruzione: è l’educazione, diritto intrinseco di ogni bambino e bambina, legato alla sua natura e dignità, indipendentemente dalle leggi statali. Lo Stato, la società e la famiglia hanno il dovere morale di garantirla, perché lo sviluppo completo dei bambini è un valore universale.

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia afferma che l’educazione deve mirare allo sviluppo della personalità, delle capacità e dei valori umani del bambino, con un approccio inclusivo e centrato sul minore, volto a creare cittadini liberi e responsabili.

Noi genitori non siamo responsabili del luogo dove i nostri figli arriveranno, ma del luogo da cui partono. Sta a noi crearlo nella bellezza, nella creatività e nella gioia.

Esistono scuole pubbliche con insegnanti meravigliosi, capaci di innovare e di portare profondità, ed esistono scuole con insegnanti che trascurano la loro missione educativa. Molti di quelli bravi, però, sono ostacolati da un sistema pachidermico e burocratizzato. Quelli senza midollo per prendersi a cura il loro ruolo educativo, sono protetti da questo sistema.

Un giorno Barbara Santos, ex insegnante brasiliana e oggi una delle principali figure del Teatro dell’Oppresso e del movimento Magdalenas mi ha raccontato perchè ha deciso di lasciare la scuola:

“Se un medico sbaglia un’operazione, tu sai chi è stato e puoi chiedere spiegazioni. Ma se un insegnante sbaglia nel suo compito educativo, lo saprai solo anni dopo, e forse non scoprirai mai chi, con una parola o un voto, ha segnato il futuro di tuo figlio. Quando ti accorgerai delle conseguenze, sarà ormai troppo tardi.”

La scuola è una delle istituzioni più antiche e difficili da cambiare. Non è davvero universale: lo è solo sulla carta.

In Italia si ripete spesso che “studiare è la chiave per cambiare vita”. Ma i dati dicono altro: la scuola, da sola, non basta a rompere il legame tra le condizioni dei genitori e il futuro dei figli. Secondo uno studio su oltre 650 mila famiglie, solo il 10% dei ragazzi nati poveri riesce da adulto a raggiungere i redditi più alti. Al contrario, più di un terzo dei figli dei ricchi resta nella fascia privilegiata. In pratica, il punto di partenza pesa quasi quanto l’impegno nello studio.

La geografia rafforza le disuguaglianze: a Milano un ragazzo che parte dal basso ha circa il 22% di possibilità di scalare fino ai vertici; a Palermo, meno del 6%. E anche chi riesce a laurearsi incontra ostacoli: i figli dei benestanti frequentano università migliori, ottengono lavori più qualificati e guadagnano di più.

La spesa pubblica per l’istruzione in Italia, ferma intorno al 3,8% del PIL, è tra le più basse d’Europa. Non sorprende quindi che il nostro Paese sia solo al 34° posto al mondo per mobilità sociale, secondo il Global Social Mobility Index.

Il risultato è chiaro: pur andando a scuola, molti bambini diventano adulti con un destino culturale, lavorativo ed economico simile a quello dei loro genitori. La scuola forma, ma non sempre garantisce giustizia ed equilibrio.

Paulo Freire parlava di “educazione bancaria”: mettere nella testa degli studenti tutte le informazioni possibili e, una volta acquisito un ruolo lavorativo, prendere da ognuno le informazioni necessarie per svolgere quel ruolo a servizio del sistema, senza dar loro strumenti per realizzare la propria chiamata interiore.

La scuola pubblica non è obbligatoria, neanche le scuole alternative (steineriane, outdoor, parentali, ecc.) sono obbligatorie: sono strumenti che possono supportare, ma non sostituire, il difficile e meraviglioso compito educativo che spetta a noi genitori.

È urgente sostenere ogni scuola ribelle, che abilita la creazione di "un mondo che contenga tanti mondi", come afferma il movimentto zapatista.

Ma sta a noi genitori, sostenuti dalle nostre comunità, creare un contenitore che faccia nascere la bellezza dal cuore dei nostri figli, attraverso i libri e i quaderni, i viaggi e la vita quotidiana.

Abbiamo davanti un lungo e meraviglioso lavoro, da approfondire insieme alle creature che stiamo accompagnando verso il nuovo mondo.

Settimane verdi concluse.Un immenso grazie a tutti quelli che hanno partecipato. 🌞💚🍀
25/07/2025

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Prima settimana verde conclusa.In natura in libertà.💚🌞🙏
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30/06/2025
16/05/2025

Siamo pronti a stupire i ragazzi e le ragazze delle medie con un incontro su misura per loro!

Venerdì 23 maggio alle 16,30 sono invitati in biblioteca per creare il loro manga.

Ad aiutarli sono due ragazze che doneranno la loro arte per condividerla con chi vorrà!

Vi aspettiamo in biblioteca!

Lunedì laboratorio sulla GIOIA per bambini 3-7 anni.Per te, che colore ha la felicità? 💛
16/05/2025

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