GenitoriFelici Dott.ssa Paola Cannavo'

GenitoriFelici     Dott.ssa Paola Cannavo' Ti senti un genitore inadeguato? A tuo figlio NON servono due supereroi, ma una mamma e un papà presenti e consapevoli.

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“Caro 2024…” un saluto e un benvenutoCaro 2024,sei arrivato così velocemente che quasi non me ne sono accorta. Ogni anno...
01/01/2025

“Caro 2024…” un saluto e un benvenuto

Caro 2024,
sei arrivato così velocemente che quasi non me ne sono accorta. Ogni anno porta con sé momenti che ci fanno sorridere e altri che ci fanno riflettere, ma alla fine, è tutto parte del nostro viaggio. 🌟

Quest’anno è stato pieno di sfide, scoperte e traguardi. Un anno che mi ha regalato risate, insegnamenti e tanti momenti di crescita con Filippo. Mi ha insegnato l’importanza di godermi ogni singolo istante, di non dare nulla per scontato e di cercare sempre di migliorarmi come mamma, come donna e come persona. 💪

Ci sono stati giorni in cui tutto sembrava complicato, ma ogni volta che mi guardavo negli occhi di Filippo, ricordavo che ciò che conta davvero è l’amore, la presenza e la consapevolezza di ogni piccolo passo. E anche nei giorni più difficili, la forza di andare avanti è arrivata proprio da lui. 💖

Ora, con il cuore pieno di gratitudine, sono pronta ad accogliere il 2024, con tutte le sue possibilità, i suoi sogni e le sue sfide. E lo farò come ogni anno: con la speranza di vivere un altro capitolo insieme alla mia famiglia, di continuare a imparare, crescere e, soprattutto, essere presenti per le persone che amo. 💫

Nel 2025, un nuovo traguardo mi aspetta: otterrò un certificato che mi permetterà di aiutare ancora più famiglie, con la competenza e l’impegno che metto sempre nel mio lavoro. Sarà un altro passo per consolidare il mio percorso professionale e per essere ancora più al servizio di mamme e famiglie, per aiutarle a ritrovare armonia, benessere e serenità. 💼✨

Caro 2025, benvenuto. Sono pronta a scrivere nuove storie, a fare nuove esperienze e a godere dei piccoli e grandi momenti che ci regalerai.

E tu, mamma, come accogli il nuovo anno?
💬 Scrivi nei commenti le tue speranze e i tuoi sogni per il 2024!
⭐ Salva questo post per ricordarti di accogliere il nuovo anno con speranza e gratitudine.

Ecco il regalo più grande che puoi  fare ai tuoi figli💪L’autostima nei bambini si costruisce fin da piccoli e li aiuta a...
04/11/2024

Ecco il regalo più grande che puoi fare ai tuoi figli💪

L’autostima nei bambini si costruisce fin da piccoli e li aiuta ad affrontare le sfide con fiducia.

Ma come possiamo alimentarla?

1️⃣ Inizia lodando l’impegno:

“Hai lavorato s**o su quel puzzle!”

Questo insegna loro a valorizzare i propri sforzi, senza preoccuparsi solo del risultato finale.

2️⃣ Un altro trucco è permettere loro di prendere piccole decisioni quotidiane.
In questo modo si sentono competenti e autonomi.

3️⃣ Quando sbagliano, accogli i loro errori come occasioni di crescita, mostrando che anche dai fallimenti si impara.

E tu, come incoraggi l’autostima di tuo figlio?

👉🏻Raccontamelo nei commenti! 🌈
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22/06/2024

LETTERA ALLA MIA MAMMA”
′′ Grazie mammina per svegliarti ancora una volta e prendermi in braccio.
Le tue braccia sono così calde, sento il tuo cuoricino e penso che potrei coccolarmi qui per sempre.
Scusa mammina per averti fatto male la schiena, so che ogni giorno mi vedi sempre più grande e forte. Tutto questo grazie a te e a ogni cura che mi dai.
Ma se mi guardi bene, forse capirai che sono ancora piccolo. Sono arrivato da poco in questo mondo e non capisco niente. So che sei mia madre, ma non so cosa significhi!
Forse significa che mi ami, che mi coccoli e ti prendi cura di me.
Forse significa che quando mi sento solo e piango vieni da me.
Forse essere mamma è quell'amore che provo per te e quando vedo i tuoi occhi che riconosco molto bene inizio a sorridere.
Scusa mamma se ti cerco tanto di notte e per consolarmi sto bene solo sul tuo petto. Quel latte che fai per me mi fa sentire felice di stare con te.
Non voglio disturbarti, non voglio interromperti né toglierti la libertà. Voglio solo crescere accanto a te, imparare tutto da te e amarti senza sosta.
So che ti è stato detto che posso abituarmi ed è vero.
Forse è sbagliato ricevere amore e affetto, in un mondo in cui suona così lontano.
Forse è sbagliato essere consolato in un mondo in cui ti chiedono sempre di farcela da solo.
Forse mi abituerò male ad essere consapevole, affettuoso, a rispettare gli altri e ad essere rispettato. È un rischio, perché in questo mondo in cui viviamo questo non sembra il modo giusto di fare.
Ma Grazie mamma “abituarmi male” ogni giorno, vale a dire che merito di essere amato ′′
Queste sono le parole che forse ti direbbe il tuo bambino, ogni volta che ti dicono che lo stai abituando male.
Grazie per aver insegnato ai vostri bambini fin da piccoli che l'amore è la cosa più sana ❤️
Autore:
illustrazione: Pinterest
Traduzione testo e immagine “la vita di una donna”©️

01/02/2024

[ ]
Partiamo da qua, raccontando la storia di questo ragazzino…

Ti chiami Jannik e ti piace fare sport, forse ti piace ancor di più il divertimento che si prova facendo sport.
Qualsiasi esso sia…
La sfida, la vittoria, l’impegno, l’errore, la fatica, la soddisfazione, tutto!
I tuoi genitori ti sostengono, senza forzare nulla.
Questa immagine risale a una decina di anni fa.

Oggi, sei un ragazzo, Jannik.
E hai appena giocato la finale maschile degli Australian Open di tennis, uno dei tornei più ambiti in assoluto.
Hai 22 anni.
E i tuoi genitori non sono seduti nell’area vip della Rod Laver Arena di Melbourne, ma sono a casa a guardarti in tivù. In Italia. Con la copertina sulle gambe e una tazza di caffellatte in mano.

Bene, tu vinci, in una maniera incredibile, dopo essere stato sotto 2 set a 0 in una condizione dalla quale si sarebbero rialzati davvero in pochissimi.
Molto ti davano già per spacciato, a quel punto.
Ma tu sei fatto in altro modo e vinci 3 set a 2, giocando ben più di tre ore e mezza.

A questo punto, premiazione e interviste.
Roba di rito. Ci si aspetta il già visto.

Ma tu sei diverso, perché tu sei libero.
Quando arriva il tuo turno, saluti i presenti all’Arena e i collegati in mondovisione, come se foste amici.
Quindicimila amici lì e qualche milionata in tivù.
Compresi i tuoi e il loro plaid.

Tu ringrazi tutti, ma proprio tutti, in primis il tuo avversario che ti ha permesso, attraverso le sconfitte che ti ha inflitto fino a ieri, di aver capito meglio le tue lacune, e quindi di migliorare.

Poi gli altri, dai raccattapalle ai tifosi.

E chiudi ringraziando i tuoi genitori, sempre quelli che sono a casa sul divano a guardarti in tivù, perché ti hanno permesso di scegliere sempre liberamente cosa fare, quale sport scegliere, senza farti mai alcuna pressione.
Quella pressione che non senti quando sei sotto di 2 set a 0, alla finale degli Australian Open…
E non la senti perché non l’hai “imparata”, non l’hai interiorizzata, non è roba tua.
Perché, per te, perdere fa parte del vincere.

Avete vinto in tre: tu sul campo, loro dal divano.
Perché quei genitori ti hanno allenato a essere una persona libera.

Voi avete vinto.
Tutto.

😢
05/11/2023

😢

Grande verità! Complimenti a questo padre
05/11/2023

Grande verità! Complimenti a questo padre

UN OTTIMO ESEMPIO DA PARTE DI UN PADRE

“Papà, oggi il maestro ci ha sgridati!”

“E perché?”

“Perché ha trovato Elena in bagno a piangere da sola e ci ha sgridati!”

“Ok… E perché lei piangeva?”

“Perché dicono tutti che riceve lettere d’amore da DIEGO e la prendono in giro…”

“Uhm… E tu cosa ne pensi?”

“Penso che sia ridicolo.”

“Cosa è ridicolo?”

“È ridicolo che a otto anni scrivi o ricevi lettere d’amore…” risponde divertito.

“Ok. Quindi anche tu ti sei divertito a prenderla in giro… Vero?”

“No… Beh… Non proprio… Mica in faccia… Però le ho chiesto scusa…. Ma penso sempre che sia ridicolo…” continua a sembrare divertito.

Mi parte l’embolo a cannone.
“Ok… Sai invece cosa penso io? Penso che qualcuno potrebbe trovare ridicolo il fatto che tu, a 8 anni, ti ostini a voler dormire coi tuoi genitori… O forse che, a 8 anni, non sai ancora allacciarti le scarpe… Forse dovrei farlo presente ai tuoi compagni e vedere dove le cose vanno a finire.

FORSE IN UN BAGNO A PIANGERE DA SOLO

“Papà… mi dispiace…”

“Lo so. Ti credo.”

“Non lo faccio più.”

“Non basta.”

“Che vuol dire?”

“Che non basta ‘non farlo più’… Devi opporti a certi comportamenti, perché un giorno in quel bagno a piangere potresti finirci tu e credimi, avrai bisogno di non sentirti solo contro tutti.”
“Ma io ho tanti amici…”
“Lo so… E sono sicuro che anche Elena pensava la stessa cosa prima di oggi…”

Lacrime a dirotto. E Lezione imparata. Spero.

Eccheccavolo!!!!

Non abbiate paura di cascar loro addosso come una tonnellata di mattoni.

Il bullismo non è determinato dalla discutibile gravità o malizia delle azioni (hanno 8 anni, non sono sociopatici), ma dalla reazione delle vittime, e si combatte a casa, non a scuola.
A scuola si mandano bambini educati e rispettosi.

31/10/2023
❤️
31/10/2023

❤️

SOGNI......RICORDI.... MALINCONIA....

Una mattina, poco prima dell’alba, Giulia è arrivata nel lettone. Si è stesa al centro, tra me e mio marito, e con gli occhi chiusi, senza chiedere, mi ha detto “abbracciami”. L’ho chiusa nelle mie braccia e lei si è riaddormentata all’istante. Ho infilato il naso tra i suoi capelli, sono sempre così profumati, le ho dato un bacio leggero sulla fronte e ho chiuso gli occhi, aspettando che il sonno tornasse. Qualche minuto dopo la sua risata ha rotto il silenzio della stanza. Dormiva e rideva. Sognava e rideva. L’ho stretta più forte e mi sono innamorata ancora un po’ di più di lei.
Stamattina insieme alla sveglia ho sentito la sua risata suonarmi nella testa e mi sono venute in mente le dichiarazioni d’amore, quelle frasi a cui non riesci a smettere di pensare, che ti rimbombano nel cervello, nel cuore e a volte nella pancia. E ti riempiono. La risata di mia figlia è stata una dichiarazione.
E, a pensarci bene, è stata una dichiarazione anche quella di mio figlio, che ha tenuto aperta la porta dell’ascensore e l’ha controllata finché io non fossi entrata, e prendendomi la mano mi ha detto “stai sempre attenta, mamma”.
Ma, se continuo a pensarci, mi accorgo di quante dichiarazioni io riceva ogni giorno. Le loro mani strette intorno ad una margherita raccolta al parco giochi, uguale a tante altre ma scelta con attenzione apposta per me.
Le loro richieste, “mamma giochi con me?”, o “mamma mi aiuti?” e anche “mamma facciamo i biscotti?”, perché il tempo da condividere lo si chiede solo a chi si ama.
È una dichiarazione il disegno piegato nella tasca del grembiule, e una piccola mano che ti sbuccia un mandarino, le canzoni del tuo cantante preferito cantate insieme in macchina e anche lo sguardo incantato quando indossi il rossetto.
E poi “mamma voglio diventare come te”, e “mamma sei il mio amore”, e “mamma sei la mia amica del cuore”, e “mamma”.
Mamma.
Sono dichiarazioni tutti i ‘no’ urlati con forza, perché ti ricordano che la sua individualità sta crescendo.
E tutte le sue lacrime per i tuoi ‘no’, che gli insegneranno la differenza tra giusto e sbagliato.
Sono dichiarazioni gli abbracci e le corse verso di te quando rientri a casa da lavoro, e anche il raccontarsi la propria giornata seduti a tavola. E le coccole al mattino con gli occhi ancora chiusi, quando nello spazio di un abbraccio ti senti dire “sto bene qui con te, mamma”.
È una dichiarazione vedere i tuoi figli tenersi per mano, stringersi, giocare insieme, proteggersi, incoraggiarsi. Guardarsi, tenersi d’occhio. Non perdersi di vista. Questa, se potessi scegliere, sarebbe la dichiarazione che vorrei per tutta la vita.
Diventare mamma significa essere inondata di dichiarazioni d’amore e un giorno, magari sentendo per caso tua figlia che ride mentre sogna, capirai che sono dichiarazioni speciali. Perché mentre le ricevi, mentre le ascolti, le guardi, le vivi, mentre sei lì, in quello stesso istante, sei tu che ne stai facendo una, sei tu che stai dichiarando al mondo intero “eccomi, ci sono, e sono incredibilmente felice”.

Indirizzo

Via Campaccio 11
Ceriano Laghetto
20816

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Chi sono e perchè genitorifelici.info

il blog GenitoriFelici nasce dall’esigenza di offrire spunti di riflessione e un aiuto pratico a tutti coloro che si trovano ad affrontare il difficile ma meraviglioso impegno di essere genitori. Mi chiamo Paola Cannavò e sono una psicologa e pedagogista innamorata del mio lavoro: la mente umana e le relazioni mi hanno sempre affascinato, il lavoro con i bambini e con le famiglie è da sempre ciò che dà valore e arricchisce la mia professione. Lavoro nel mio studio privato a Garbagnate Milanese e collaboro con il Poliambulatorio Medisol di Solaro.

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