Ambulatorio Odontoiatrico S. Carlo

Ambulatorio Odontoiatrico S. Carlo Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Ambulatorio Odontoiatrico S. Carlo, Cesano Maderno.

16/04/2025

(✏️ Angela Frenda) « Sono povera, sono negra, sono anche br**ta ma, buon Dio, sono viva, sono viva!». Questa è l’ultima frase che il suo personaggio, Celie, pronuncia nel film «Il Colore Viola». È potente. Lei si sente libera?
«Sì, sono sempre stata libera. Il mio personaggio, Celie, non lo era. Nessuno mi ha mai detto che non lo ero. Mia madre mi diceva sempre: “Sei libera di fare tutto quello che vuoi. Ma non a tutti potrebbe piacere”. Ho capito che mi è stato dato il permesso, fin da quando ero una bambina, di essere esattamente chi voglio essere».

Cosa vuol dire, oggi, per una donna, essere libera?
«Le donne oggi sono più libere di quanto non lo siano mai state. Ma tutti i passi in avanti che abbiamo fatto ci fanno avere a che fare con uomini arrabbiati che vogliono che smettiamo. C’è qualcosa che li spaventa. Agli uomini non piace la parola no. Serve dimostrare loro che non c’è nulla da temere in questo, ma sono molto fragili».

Cosa pensa del movimento Me too?
«Penso che molte donne abbiano subito abusi da molti uomini. E qualcuno alla fine abbia detto basta. E quando le donne dicono basta, fanno gruppo».

Nella sua autobiografia, «Frammenti di memoria», parla di sua madre. Quanto era importante per lei?
«Mi ha fatto credere che potevo essere chiunque e fare qualsiasi cosa, se lo avessi voluto». 👉 Continua a leggere l'articolo sul Corriere

07/04/2025

GENITORI, PRESTATE ATTENZIONE.!!!
Una maestra stava correggendo i compiti dei suoi studenti.
Nel frattempo, suo marito passeggiava per casa con lo smartphone in mano, immerso nel suo gioco preferito.
Quando arrivò all’ultimo compito da correggere, la maestra iniziò a piangere in silenzio.

Il marito, vedendola, le chiese:
— Cosa è successo?

La moglie rispose:
— Ieri ho dato come compito ai miei studenti di scrivere qualcosa sul tema "IL MIO DESIDERIO".

Il marito disse:
— Va bene, ma perché piangi?

La moglie, trattenendo le lacrime, rispose:
— Correggendo l’ultimo compito, non sono riuscita a trattenere il pianto.

Il marito, incuriosito, chiese:
— Cosa c'era scritto di così commovente?

La moglie cominciò a leggere:

Il mio desiderio è diventare uno smartphone.
I miei genitori amano molto il loro smartphone.
Si prendono cura del loro smartphone al punto che a volte si dimenticano di prendersi cura di me.
Quando mio padre torna stanco dal lavoro, ha tempo per il suo smartphone, ma non per me.
Quando i miei genitori stanno facendo qualcosa di importante e lo smartphone squilla, al primo squillo rispondono subito, ma non fanno altrettanto con me...
anche se sto piangendo.
Giocano con il loro smartphone, ma non con me.
Quando parlano con qualcuno al telefono, non mi ascoltano, anche se sto dicendo qualcosa di importante.
Quindi, il mio desiderio è diventare uno smartphone.

Dopo aver ascoltato quelle parole, il marito si commosse e chiese alla moglie:
— Chi ha scritto questo tema?

La moglie, con gli occhi lucidi, rispose:
— NOSTRO FIGLIO.

GENITORI, ricordate:
I dispositivi elettronici sono utili, ma sono pensati per facilitarci la vita, non per sostituire l’amore verso la famiglia e le persone care.
I bambini vedono e sentono tutto ciò che accade intorno a loro.
Le esperienze si imprimono nella loro mente lasciando segni che durano per tutta la vita.
Prendiamocene cura, affinché crescano con i valori giusti e senza falsi bisogni.

Crediti al legittimo autore.

31/03/2025

AFRICA
QUESTO NON LO IMPARERAI MAI A SCUOLA
Area dell'Africa = 30,37 milioni di km2
Area cinese = 9,6 milioni di km2
Area degli Stati Uniti d'America = 9,8 milioni di km2
Area dell'Europa = 10,18 milioni di km2
L'Africa ha il 60% della terra coltivabile;
L'Africa ha il 90% della riserva di materie prime;
L'Africa ha il 40% della riserva d'oro mondiale; L’Africa, 33% della riserva di diamanti;
L'Africa possiede l'80% della riserva globale di Coltan (minerale per la produzione di telefoni ed elettronica), principalmente nella Repubblica Democratica del Congo.
L'Africa ha il 60% della riserva mondiale di cobalto (minerale per la fabbricazione di batterie per automobili).
L'Africa è ricca di petrolio e gas naturali.
L'Africa (Namibia) ha la costa più ricca di pesci del mondo.
L'Africa è ricca di manganese, ferro e legno.
L'Africa è tre volte l'area della Cina, tre volte l'area dell'Europa, tre volte quella degli Stati Uniti d'America.
L'Africa ha 30 milioni di km2 (30 415 875 km2);
L'Africa ha 1,3 miliardi di abitanti (la Cina ha 1,4 miliardi di abitanti in 9,6 milioni di km2).
La terra coltivabile della Repubblica Democratica del Congo è in grado di nutrire tutta l'Africa. E tutta la terra coltivabile in Africa è un filo per nutrire il mondo intero.
La Repubblica Democratica del Congo ha fiumi importanti che possono illuminare l'Africa.
Il problema è che la CIA, le imprese occidentali e alcuni burattini africani stanno destabilizzando la Repubblica Democratica del Congo da decenni.
L'Africa è un continente culturalmente diversificato in termini di danza, musica, architettura, scultura, ecc.
L'Africa ospita 30.000 ricette medicinali ed erbe che l'Occidente modifica nei suoi laboratori.
L'Africa ha una popolazione mondiale giovane che dovrebbe raggiungere i 2,5 miliardi entro il 2050.
L'AFRICA RAPPRESENTEREBBE IL FUTURO DELL'UMANITÀ
se fossero utilizzate bene e con criterio di equità le sue risorse, perché potrebbe nutrire 9 miliardi di persone e anche di più.
Con menti e capi politici africani liberi dal colonialismo occidentale e una forte ricerca dell'unità africana, l'Africa sarebbe il futuro governante di altre civiltà perché il mondo non è nulla senza l'Africa.
Se l'Africa fosse responsabile dei suoi affari e dei suoi mezzi di produzione, il resto del mondo degenererebbe a Paesi del terzo mondo!
MamAfrica

21/03/2025

CAMILLE CLAUDEL
Nata nel 1864, morta nel 1943. Dimenticata da tutti, sola, in un ospedale psichiatrico.
Che colpa aveva?
In un’epoca in cui alle donne era precluso l’accesso alla Scuola di Belle Arti di Parigi, Camille, giovane scultrice, si fece strada in uno dei mondi più chiusi e maschili di tutti: l’arte. Per poter studiare, frequentò gli atelier privati di artisti che, controcorrente, accettavano allieve donne. Fu così che conobbe Auguste Rodin, lo scultore più celebre del tempo. Tra loro nacque un’intensa relazione sentimentale e artistica: scolpivano insieme, si ispiravano a vicenda. Le loro mani plasmarono opere meravigliose, oggi custodite al Musée Rodin e al Musée d’Orsay.

Ma l’equilibrio si spezzò. Rodin, legato a un’altra donna da anni, alla fine la abbandonò. Lui rimase il maestro acclamato, l’uomo rispettato e celebrato, mentre Camille fu lasciata nell’ombra, ignorata, screditata. Non solo come donna, ma anche come artista. Le sue sculture non si vendevano, nessuno le commissionava più nulla. Isolata, diffidente verso il mondo, la sua vita si fece sempre più difficile.

A complicare tutto, la sua famiglia – potente, benestante, e imbarazzata da questa donna "scomoda", così libera e fuori dagli schemi. Suo fratello era Paul Claudel, poeta e diplomatico, uomo pubblico di prestigio. Fu proprio la famiglia a decidere di internarla. Camille, lucida, consapevole, scrisse per trent’anni lettere disperate a parenti e amici, chiedendo di essere liberata. Nessuno le diede ascolto.

Morì quasi di fame, il 19 ottobre 1943, in un ospedale pubblico. Nessuno dei suoi familiari partecipò al suo funerale. Il suo corpo fu sepolto in una fossa comune.

Oggi la storia ha finalmente reso giustizia al suo talento: le opere di Camille Claudel sono esposte accanto a quelle di Rodin, e a pochi chilometri da Parigi, un museo è interamente dedicato a lei.

Riflessione
Quante Camille ci sono nella storia? Quante donne geniali, anticonformiste, sono state silenziate, invisibili, perché troppo “moderne”, troppo “libere”, troppo “vive”? La vicenda di Camille Claudel non è solo una tragedia personale, è il simbolo di un sistema che ha soffocato talenti solo perché scomodi. Pensare che per decenni la sua voce non sia stata ascoltata, che la sua arte sia stata dimenticata, fa riflettere su quanto sia fragile la memoria collettiva – e quanto sia nostro dovere custodirla, proteggerla, farla brillare. Camille non ha avuto giustizia in vita, ma oggi, nel riconoscimento che finalmente le è stato restituito, troviamo la forza di riscrivere le storie dimenticate.

( Nella foto a destra, l’attrice Juliette Binoche nel ruolo di protagonista del film Camille Claudel 1915.)

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