09/04/2024
MOTIVAZIONE
Nel mondo del fitness reale e virtuale parlare di motivazione sembra di competenza dei soli palestrati da “no gain no pain” come motto di vita.
La motivazione è, o dovrebbe essere, un processo delicato che permette di far partire, guidare e mantenere comportamenti mirati alla gratificazione dei bisogni, che possono essere primordiali e fisiologici, come mangiare quando si ha fame, i quali una volta soddisfatti lasciano spazio a quelli più complessi ed individuali come la sicurezza, l’appartenenza in ambito affettivo, il bisogno di stima e di autorealizzazione.
Qualche sera fa è partito un confronto molto bello con mio marito e si parlava della motivazione nell’ambito del benessere in cui entrambi lavoriamo (è un preparatore atletico), dove questa appunto è esasperata e denaturata.
Mi spiego meglio: entrambi ci troviamo spesso di fronte a persone i cui obiettivi sono troppo distanti rispetto al loro punto di partenza e ai mezzi che questi hanno per raggiungerli.
Ma vado ancora più nel concreto per spiegarmi: se una paziente sopra la quarantina è spinta dalla motivazione di allenarsi o di iniziare una dieta per diventare fisicamente come una modella di Victoria’s Secret o perdere 10 kg in 2 settimane, penso non servano ulteriori spiegazioni.
A questo si aggiungono difficoltà tipo le false promesse che sedicenti professionisti propinano seguendo questo o quel metodo miracoloso per dimagrire o tonificare, la pubblicità ingannevole dilagante e i social network che ci pongono sott’occhio continui confronti irrealistici.
Quindi la paziente si troverà delusa da risultati che non vede al livello delle sue aspettative, una motivazione non allineata con il loro raggiungimento e quindi destinata a scemare molto, troppo presto, facendole abbondonare i percorsi intrapresi.
Allora partiamo da questo:
- motiviamoci alle cose giuste, quelle che ci fanno bene, cioè il nostro benessere psico-fisico;
- diamoci dei piccoli obiettivi da far diventare delle sane e durature abitudini;
- e rispettiamoci, smettendola di confrontarci con scenari irrealistici che non ci appartengono
. tipo sperare che le mie braccia diventino come quelle di