17/10/2019
Olii essenziale di Timo ?
Si ma quale timo ?
Appunti del dottor Rossi.
Biologo. Fitomedical
La tavolozza delle essenze di timo
Il genere Thymus, famiglia delle Lamiaceae (Labiatae), comprende oltre 300 specie diffuse in Europa, Asia e Africa del nord. In Europa, nelle aree prospicenti il mare, fanno parte della macchia mediterranea e mescolano i loro sentori aromatici a quelli delle lavande, dei rosmarini e degli elicrisi. Le diverse specie e varietà di timo producono oli essenziali differenti fra loro per nota profumata e proprietà. Per iniziare prendiamo in considerazione il Timo comune (Thymus vulgaris L.). Questa specie ha numerose popolazioni che, pur essendo difficilmente distinguibili dal punto di vista morfologico, per distillazione danno origine a oli essenziali (OE) caratterizzati da composizioni chimiche differenti, con uno o più dei costituenti presenti in quantità percentualmente maggiore (variabilità infraspecifica). Le differenti popolazioni esprimono ciascuna un diverso chemotipo, determinato da modificazioni per lo più di tipo epigenetico, ereditabili per quanto non necessariamente permanenti, che si ritiene siano indotte dalle condizioni climatiche e del terreno, conservate grazie all'isolamento dei vari habitat.
Rosso o bianco
Il chemotipo più diffuso è quello da cui si ottiene un OE ricco di fenoli (timolo e carvacrolo) e viene definito Thymus vulgaris L. ct. thymoliferum. È un OE di colore rossastro, dal tipico odore - definito appunto fenolico - che ricorda quello del timo usato come spezia in cucina ma, ovviamente, molto più intenso. Denominato “Timo rosso”, si distingue da un altro OE reperibile sul mercato, il cosiddetto “Timo bianco”, ottenuto per rettificazione - cioè con un'ulteriore distillazione - che dà luogo ad un prodotto caratterizzato da più alte concentrazioni di fenoli e privo di una serie di sostanze fra le quali quelle che danno il colore dell'OE originario. Purtroppo è più facile “ricostruire” o tagliare questo OE con timolo sintetico. Un'altro chiarimento si rende necessario stante il fatto che in Internet, soprattutto in lingua inglese, compare spesso il sinonimo fra White thyme - timo bianco - e Wild thyme che in realtà è un'altra specie, il Thymus serpyllum di cui parleremo più avanti. L'OE di Timo rosso o a timolo, come altri OE a fenoli (Origano, Santoreggia), ha un elevato potere antisettico, è infatti uno dei più potenti antibatterici, ma il rovescio della medaglia sta nella sua azione irritante e caustica che riduce la possibilità di applicarlo su pelle o mucose senza previa abbondante diluizione (al 2-3% in olio vegetale). La necessità di un'opportuna diluizione si pone ovviamente anche quando lo si voglia utilizzare per aromatizzare cibi e bevande o qualora venga impiegato in aromaterapia per assunzione orale.
Altri tipi chimici o chemotipi
I chemotipi a thujanolo e quello a linalolo contengono quantità abbastanza limitate di fenoli e non hanno evidenti proprietà irritanti. Per questo motivo si dimostrano più maneggevoli sia per uso esterno che per uso interno e non richiedono drastiche diluizioni. Seguendo le regole generali, possono essere utilizzati anche al 15-25% in un olio vegetale o in altro tipo di preparazione estemporanea. Ovviamente, le proprieta aromacosmetiche, aromacologiche e aromaterapeutiche sono differenti rispetto al chemotipo a timolo, e mentre l'OE a thujanolo influisce in particolare sul comportamento difensivo del sistema immunitario, il chemotipo a linalolo agisce direttamente su microrganismi patogeni, Candida in particolare, riducendone la virulenza.
Specie diverse
L'OE di Timo a borneolo proviene da una specie diversa, il Thymus satureioides Coss. Si tratta di un'essenza che influisce sulla maturazione e sui comportamenti dei diversi comparti del sistema immunitario e, apparentemente, anche sull'asse neuro-immunitario. Infatti questo OE induce la stimolazione del sistema nervoso centrale quando vi sono condizioni di anergia da stress cronico con esaurimento psico-fisico, eventualmente dovuto ad infezioni croniche o a patologie autoimmuni.
Il Serpillo (Thymus serpyllum L.) fornisce un olio essenziale con una percentuale di fenoli che è circa la metà di quella del Timo a timolo ed è quindi di più facile impiego, seppure sempre diluito, per le sue proprietà antisettiche e digestive.
Sintesi delle proprietà e usi degli OE del genere Thymus come riportate in letteratura
OE Thymus vulgaris L. ct. thymoliferum (Timo volgare a timolo – Timo rosso)
Antisettico nelle infezioni delle alte vie respiratorie (angina, raffreddore, faringite, tracheite ecc.), intestinali, urinarie, dermatologiche. Dolori articolari.
OE Thymus vulgaris L. ct. thujanoliferum (Timo a thujanolo)
Antisettico e immunostimolante nelle infezioni otorinolaringologiche (soprattutto micosi e infezioni batteriche del cavo oro-faringeo e prime vie respiratorie) e nelle infezioni genitourinarie e cutanee. Neurotonico nelle astenie e negli affaticamenti psico-fisici.
OE Thymus vulgaris L. ct. linaloliferum (Timo a linalolo)
Antibatterico, antimicotico, inibitore di Candida, antivirale nelle infezioni del cavo orale, intestinali, genitourinarie, respiratorie. Distonia neurovegetativa con affaticamento. Complementare in psoriasi e verruche.
OE Thymus satureioides Coss. (Timo a borneolo)
Immunomodulante nelle infezioni cronicizzanti (pelle, vie respiratorie, urinarie) e coadiuvante nelle patologie autoimmuni. Stimolante psico-fisico nelle astenie con prostrazione, ipocondria e anafrodisia. Atonie digestive e metaboliche.
OE Thymus serpyllum L. (Serpillo o Timo serpillo)
Antisettico nelle infezioni bronchiali, gastroenteriche e genitourinarie. Riequilibrante delle funzioni digestive gastriche e intestinali (dispepsie, flatulenze) con disbiosi. Dermatiti batteriche. Attivante ed equilibrante neurovegetativo.
Le notizie sugli oli essenziali qui riportate sono messe a disposizione a solo titolo informativo. Rappresentano una sintesi di informazioni desunte da diverse fonti concernenti l'uso degli OE.
Le applicazioni riportate non presentano in alcun caso natura prescrittiva o terapeutica.
Consultare sempre preventivamente il proprio medico in caso di malessere o malattia.
Composizioni medie di alcuni OE ricavati dal genere Thymus
Timo a timolo
fenoli (timolo + carvacrolo): > 40-50% (carvacrolo ca. 3-5%)
monoterpeni idrocarburici > 30% (p-cimene e γ-terpinene)
alcoli monoterpenici: linalolo ca. 4%
Timo a thujanolo
alcoli monoterpenici: 45-60% (thujanolo E+Z >30% e terpinen-4-olo)
monoterpeni idrocarburici: γ-terpinene ca 10%
Timo a linalolo
alcoli monoterpenici: linalolo > 60% e terpinen-4-olo
monoterpeni idrocarburici ca. 10%
Timo a borneolo
alcoli monoterpenici > 40% (borneolo > 30% e α-terpineolo > 10%)
fenoli: ca. 10% (timolo + carvacrolo)
monoterpeni idrocarburici > 5%
Timo serpillo
fenoli: > 25% (timolo + carvacrolo)
monoterpeni idrocarburici > 25% (p-cimene e γ-terpinene)
alcoli monoterpenici > 5%
Bibliografia essenziale
E. Stahl – FS. Biskup
Thyme - The Genus Thymus
CRC Press 2002
Satyal P, Murray BL, McFeeters RL, Setzer WN.
Essential Oil Characterization of Thymus vulgaris from Various Geographical Locations.
Foods. 2016 5(4). pii: E70.
Nabavi SM, Marchese A, Izadi M, Curti V, Daglia M, Nabavi SF.
Plants belonging to the genus Thymus as antibacterial agents: from farm to pharmacy.
Food Chem. 2015 173:339-47.
Ahmad A, van Vuuren S, Viljoen A.
Unravelling the complex antimicrobial interactions of essential oils - the case of Thymus vulgaris (thyme). Molecules. 2014 19(3):2896-910.
Jarić S, Mitrović M, Pavlović P.
Review of Ethnobotanical, Phytochemical, and Pharmacological Study of Thymus serpyllum L.
Evid Based Complement Alternat Med. 2015 2015:101978.
Basch E, Ulbricht C, Hammerness P, Bevins A, Sollars D.
Thyme (Thymus vulgaris L.), thymol.
J Herb Pharmacother. 2004 4(1):49-67.
El Bouzidi L, Alaoui C, Khalid J, Lahcen H, Wohlmuth, H, Leach D, Abbad A.
Chemical composition, antioxidant and an
Grazie Max 😘