Per la dipendenza è attiva la Comunità Terapeutica, che accoglie attualmente quindici utenti, suddivisi in due moduli: il modulo terapeutico-riabilitativo e il modulo comorbilità. All’interno del modulo terapeutico-riabilitativo sono inserite le persone che presentano una forma di dipendenza da sostanze psicotrope in genere (droga, alcool, psicofarmaci, ecc.). Nel modulo comorbilità sono invece in
seriti tutti quei pazienti che presentano, accanto al problema della dipendenza, anche una patologia psichiatrica a esso correlata. I due moduli si differenziano non tanto nelle attività quotidiane proposte al gruppo dei pazienti, quanto piuttosto nell’intervento individuale che, nel secondo caso, prevede una maggiore presenza di figure sanitarie (medico psichiatra, infermiere professionale). La comunità terapeutica, inoltre, da alcuni anni ha aumentato la propria disponibilità all’accoglimento di persone in misura alternativa alla detenzione, con l’obiettivo di permettere, a coloro che ne possono usufruire, la possibilità di trasformare un periodo di permanenza in carcere in un tempo di cura e risocializzazione. ATTIVITÀ
Le attività proposte agli ospiti sono:
- attività di gruppo (gruppi terapeutici, gruppi tematici, laboratori di vario tipo)
- attività individuali (colloqui con psichiatra, psicologo ed educatore)
Il programma terapeutico è modulato sul paziente, sulle sue necessità, problematiche e risorse. Per questa ragione, la durata del percorso varia da persona a persona. L’obiettivo riabilitativo non è solo la dismissione dall’uso di sostanze, ma anche la creazione di un reinserimento sociale. Le persone vengono inserite in programma su invio del Ser.T. Gli ospiti della comunità arrivano dai servizi di tutto il territorio nazionale, pur con una percentuale decisamente maggiore di giovani provenienti dalla ASL4 Chiavarese e dalla ASL3 Genovese. Il personale in servizio in comunità terapeutica è composto da:
1 coordinatore
5 educatori
1 operatore socio sanitario (O.S.S.)
1 medico psichiatra
1 infermiere
1 psicologo
Per quanto invece riguarda il lavoro con la psichiatria, il Centro svolge la sua attività in due settori: la C.A.U.P. (Comunità Alloggio Utenza Psichiatrica) e alcuni progetti laboratoriali indirizzati a utenti provenienti dal Centro di Salute Mentale della ASL4 Chiavarese e da altre strutture comunitarie: Progetto Serra, Progetto Iris e Progetto Geppetto. La C.A.U.P. accoglie dieci pazienti, uomini e donne. L’obiettivo di questo servizio è quello di essere un “cuscinetto” tra un percorso in struttura psichiatrica e il rientro a casa, un luogo in cui le persone possono riprendere lentamente i ritmi della vita normale. Gli ospiti della C.A.U.P. provengono dal territorio della ASL4 Chiavarese. Il Progetto Serra e il Progetto Iris sono attività diurne, proposte a pazienti del Servizio di Salute Mentale della ASL4 Chiavarese. Obiettivo di entrambi i progetti, che si differenziano in base alla complessità delle patologie presentate dai pazienti, propongono attività di manutenzione della serra del Centro e di aree verdi del territorio della ASL4. Il Progetto Geppetto invece propone un’attività di falegnameria. Anche questo progetto è rivolto a pazienti del Servizio di Salute Mentale della ASL4. Attualmente i progetti si rivolgono a circa venti persone, ma il numero oscilla in base alle differenti necessità del Servizio. Tutti i progetti vedono anche la collaborazione con i Comuni del Territorio afferente alla ASL4 Chiavarese. Il personale impiegato nella C.A.U.P. è composto da:
1 coordinatore
2 tecnici della riabilitazione psichiatrica
2 educatori professionali
I progetti sono attivati da:
1 perito industriale che si occupa della parte tecnica
1 educatore professionale con compiti prettamente educativi e terapeutici