Dott.ssa Arianna Doganieri Psicologa Psicoterapeuta in F.

Dott.ssa Arianna Doganieri Psicologa Psicoterapeuta in F. Aiuto le persone a valorizzare le proprie risorse, trasformare i pensieri che generano difficoltà e diventare protagoniste del proprio benessere.

✨ Molto spesso ci diciamo che “non è ancora il momento”, che “manca qualcosa”, che “prima dovrei sentirmi più pronta”.Ma...
19/11/2025

✨ Molto spesso ci diciamo che “non è ancora il momento”, che “manca qualcosa”, che “prima dovrei sentirmi più pronta”.
Ma la verità è che quella sensazione di totale sicurezza non arriva quasi mai da sola. La prontezza non è un’emozione da aspettare, ma una scelta consapevole che nasce dal desiderio di cambiare e dal coraggio di iniziare nonostante qualche incertezza.

Nel mio studio vedo ogni giorno quanto questo passaggio faccia la differenza: non quando la persona si sente pronta, ma quando decide di darsi una possibilità. È in quel momento che si attiva un percorso nuovo, più consapevole, più strutturato, più orientato al benessere e alla crescita personale.

Il lavoro che facciamo insieme consiste proprio in questo: creare uno spazio sicuro in cui esplorare ciò che ti blocca, comprendere le tue risorse, acquisire strumenti pratici e costruire una direzione coerente con ciò che desideri davvero. Il mio approccio integra competenze professionali, ascolto attivo e percorsi personalizzati che rispettano tempi, obiettivi e sensibilità individuali.

Non serve “sentirsi completamente pronte” per iniziare un cambiamento. Serve solo riconoscere che meriti di stare meglio, di crescere, di investire su te stessa. Il resto lo costruiamo insieme, passo dopo passo.

🌿 Se senti che è arrivato il momento di scegliere te stessa — anche se non ti sembra tutto perfetto — il mio studio è qui per accompagnarti.
Prenota un primo colloquio e scopri come posso aiutarti a trasformare un’intenzione in un vero percorso di evoluzione personale. ✨

Spesso restiamo ancorati a ciò che conosciamo non perché ci faccia davvero stare bene, ma perché il cambiamento richiede...
18/11/2025

Spesso restiamo ancorati a ciò che conosciamo non perché ci faccia davvero stare bene, ma perché il cambiamento richiede energia, consapevolezza e una dose di coraggio. La comfort zone, con le sue routine e le sue abitudini, può offrire una sensazione di sicurezza; tuttavia, quando smette di rispecchiare i nostri bisogni e i nostri valori, rischia di trasformarsi in una realtà rassicurante solo in apparenza.

In questi momenti è importante chiedersi: Quel che vivo oggi è davvero ciò che desidero? O è solo ciò che conosco meglio?
La ripetizione degli stessi schemi può diventare una trappola sottile: familiare abbastanza da non farci soffrire subito, ma limitante abbastanza da impedirci di crescere, esplorare e evolvere.

Il cambiamento non è un atto impulsivo, né un salto nel vuoto. È un processo psicologico complesso, spesso graduale, che parte dal riconoscere ciò che non funziona più. Accettare questa consapevolezza è già un primo passo terapeutico: significa permettersi di mettere in discussione ciò che finora è stato dato per scontato.

Concedersi la possibilità di cambiare significa dare spazio a nuove opportunità, a identità più autentiche e a relazioni più sane. È un percorso che può richiedere tempo, ma che porta con sé un grande potenziale trasformativo.

Ricorda: la tua crescita non deve somigliare a quella di nessun altro. Meriti uno spazio in cui sentirti libero/a di esplorare, sperimentare e costruire un benessere più in linea con chi sei davvero. 🌿

🧠 Il cuore di un/a psicologə non si costruisce solo attraverso lo studio o l’esperienza clinica, ma cresce con ogni inco...
13/11/2025

🧠 Il cuore di un/a psicologə non si costruisce solo attraverso lo studio o l’esperienza clinica, ma cresce con ogni incontro, con ogni storia ascoltata e con ogni percorso condiviso.

Essere psicologə significa accogliere la complessità dell’essere umano, con le sue fragilità, le sue paure e le sue risorse. Significa esercitare la pazienza, imparare a rimanere presenti anche nei silenzi, nella rabbia o nei momenti di regressione. È un lavoro che richiede ammirazione e rispetto per la forza con cui ogni persona affronta i propri momenti difficili.

Allo stesso tempo, il cuore di chi esercita questa professione è animato da un profondo desiderio di aiutare, di condividere strumenti di benessere e di accompagnare il paziente verso una maggiore consapevolezza di sé. C’è speranza, anche quando chi abbiamo di fronte sente di non averne più, e c’è gioia autentica nel vedere un piccolo progresso, un gesto nuovo, un pensiero diverso che testimonia il cambiamento.

Infine, c’è la compassione: quella che nasce non solo dal ruolo professionale, ma dall’essere umano che sente e comprende, che accoglie senza giudizio e che si emoziona di fronte alla resilienza e alla capacità di rinascita dell’altro.

💬 Ogni percorso terapeutico è unico, ma ha un filo conduttore comune: la relazione. Ed è proprio lì, nel legame che si costruisce, che il cuore della psicologia trova il suo battito più autentico.

🌱 Nel mio studio accompagno adulti, adolescenti e coppie in percorsi di crescita personale e benessere psicologico, offrendo uno spazio sicuro di ascolto, riflessione e trasformazione.
Se senti il bisogno di prenderti cura di te, comprendere meglio le tue emozioni o affrontare un momento di difficoltà, puoi contattarmi per un primo colloquio conoscitivo — in presenza o online.

📍 Chieti/Online
💌 Ariannadoganieri@hotmail.it

🌱 Imparare a mettere limiti è un atto di consapevolezza e di rispetto verso se stessi.Molte persone faticano a dire “no”...
12/11/2025

🌱 Imparare a mettere limiti è un atto di consapevolezza e di rispetto verso se stessi.

Molte persone faticano a dire “no” per paura di deludere gli altri, perdere affetto o creare conflitti. Tuttavia, l’assenza di confini chiari può portare a sentirsi svuotati, sopraffatti e poco rispettati.

I limiti non sono muri che separano, ma linee che definiscono dove finiamo noi e dove inizia l’altro. Servono a proteggere il nostro tempo, le nostre energie e il nostro benessere emotivo.

Quando iniziamo a stabilirli, può capitare che qualcuno reagisca con rabbia o disappunto. È normale: spesso si tratta di persone che, anche inconsapevolmente, beneficiavano della nostra mancanza di confini. Ricorda però che la loro reazione non è una misura del tuo valore, ma del loro disagio di fronte al cambiamento.

Mettere limiti è una forma di cura: verso se stessi, verso le proprie relazioni e verso la propria salute mentale.
Solo da un terreno ben curato possono nascere relazioni autentiche e reciproche 🌷

🧩 La costruzione del Sé: un processo quotidianoLa nostra identità è un insieme complesso e dinamico di esperienze, emozi...
10/11/2025

🧩 La costruzione del Sé: un processo quotidiano

La nostra identità è un insieme complesso e dinamico di esperienze, emozioni e significati.
Ogni giorno ci costruiamo e ci ricostruiamo, attraverso ciò che viviamo, ciò che scegliamo e anche ciò che subiamo.

Siamo fatti di sogni e delusioni, vittorie e cadute, amori e perdite, di ricordi che ci nutrono e ferite che ci insegnano.
Ogni “pezzo” rappresenta una parte di noi: anche quelli che vorremmo nascondere o cancellare hanno un valore, perché raccontano il nostro percorso di crescita.

Nel lavoro psicologico, questo processo si chiama integrazione: la capacità di accogliere tutte le parti di sé, comprese quelle più difficili, per costruire una visione più autentica e coerente della propria storia.
Non si tratta di diventare “perfetti”, ma di imparare a riconoscersi e accettarsi nella propria interezza.

Ogni giorno abbiamo l’opportunità di scegliere con consapevolezza i “pezzi” con cui vogliamo proseguire, sapendo che ognuno di essi contribuisce alla persona unica che siamo.

💛 Prendersi cura di sé significa anche questo: guardarsi con gentilezza, ricostruirsi con pazienza e onorare la complessità che ci abita.

🪞 "Ma se provassimo a fermarci e a guardarci dentro, che emozioni troveremmo?" 💭Viviamo in un mondo che ci spinge costan...
06/11/2025

🪞 "Ma se provassimo a fermarci e a guardarci dentro, che emozioni troveremmo?" 💭

Viviamo in un mondo che ci spinge costantemente a fare, correre, raggiungere. Ma raramente ci invita a fermarci. Eppure, è proprio nel momento in cui ci concediamo una pausa che possiamo incontrare la parte più autentica di noi.

Guardarsi dentro non è sempre facile. A volte può far paura, perché lì troviamo anche ciò che cerchiamo di evitare: la tristezza, la rabbia, la delusione, la vulnerabilità. Ma accanto a queste emozioni, ci sono anche la gioia, la gratitudine, la curiosità, la speranza. 🌱

Imparare ad ascoltarsi significa riconoscere tutto ciò che abita dentro di noi — senza giudizio. Ogni emozione è un messaggio, un piccolo segnale che ci parla dei nostri bisogni, dei nostri limiti e di ciò che per noi conta davvero.

💫 Fermarsi e guardarsi dentro non è un atto di debolezza, ma di coraggio. È scegliere di conoscersi, di accogliersi, di darsi il permesso di essere umani.

Prenditi qualche minuto oggi per respirare, chiudere gli occhi e chiederti: “Come sto, davvero?”
Potresti scoprire un universo intero dentro di te. 🌌🦋

A volte, nel desiderio di essere accettati, amati o semplicemente “andare d’accordo con tutti”, iniziamo a mettere da pa...
05/11/2025

A volte, nel desiderio di essere accettati, amati o semplicemente “andare d’accordo con tutti”, iniziamo a mettere da parte noi stessi.
Rinunciamo alle nostre opinioni, ai nostri bisogni, persino ai nostri sogni, pur di non deludere gli altri. Ma in questo tentativo di compiacere, rischiamo di perdere la parte più autentica di noi: la nostra identità. 🌿

Non aver paura di perdere le persone che non riescono ad accettarti per ciò che sei.
Abbi invece il coraggio di rimanere fedele a te stesso, anche quando questo significa dire un “no”, anche quando questo comporta delusioni o distanze.

Essere autentici non è egoismo, è rispetto per sé stessi.
È scegliere di costruire relazioni basate sulla verità, non sull’adattamento.
E solo quando impariamo a non tradirci più, possiamo davvero incontrare gli altri in modo sincero e profondo. 💫

🌼 Eliminiamo il “NO”: impariamo a parlare in positivo! 🌼Come comunichiamo con i bambini fa davvero la differenza. Ogni p...
04/11/2025

🌼 Eliminiamo il “NO”: impariamo a parlare in positivo! 🌼

Come comunichiamo con i bambini fa davvero la differenza. Ogni parola che usiamo costruisce il loro modo di percepire sé stessi, gli altri e il mondo 🌍💛

Spesso, per abitudine o stanchezza, utilizziamo frasi come “Non urlare!”, “Non correre!”, “Non toccare!”.
Ma ciò che per noi adulti è un messaggio chiaro, per i bambini può diventare confuso: il cervello infantile tende infatti a focalizzarsi sull’azione (ad esempio “correre”) e non sulla negazione (“non”).

👉 Parlare in positivo non significa “lasciar fare tutto”, ma guidare con parole che orientano il comportamento desiderato, invece di sottolineare solo ciò che non va.
È un modo più empatico, chiaro e rispettoso per comunicare, che rafforza la relazione e aiuta i bambini a sviluppare autocontrollo, fiducia e senso di collaborazione.

🌷 Alcuni esempi pratici:

❌ Non urlare → ✅ Abbassiamo la voce

❌ Non correre → ✅ Andiamo camminando

❌ Non picchiare → ✅ Gli altri si trattano con rispetto e affetto

❌ Non rompere il giocattolo → ✅ Se ti prendi cura dei tuoi giocattoli, dureranno più a lungo

❌ Non ho tempo → ✅ Dammi qualche minuto per finire e poi giochiamo insieme

🧠 Quando cambiamo il linguaggio, cambiamo anche il modo in cui i bambini si sentono: da “sgridati” a coinvolti, da “incolpati” a guidati.
La comunicazione positiva educa senza ferire, insegna senza minacciare e costruisce una base di rispetto reciproco che durerà nel tempo.

💬 Prova anche tu: la prossima volta che stai per dire “no”, fermati un istante e chiediti… “come posso dirlo in modo costruttivo?” 🌈

✨ “Non puoi salvare chi non vuole salvarsi.” ✨In psicologia, questo concetto ci ricorda una verità tanto semplice quanto...
31/10/2025

✨ “Non puoi salvare chi non vuole salvarsi.” ✨

In psicologia, questo concetto ci ricorda una verità tanto semplice quanto complessa: il cambiamento non può essere imposto, né accelerato.
Possiamo offrire supporto, presenza e strumenti, ma la motivazione al cambiamento deve nascere dall’interno della persona.

Spesso, chi aiuta — che sia un familiare, un amico o un terapeuta — si trova a sperimentare frustrazione, senso di impotenza o fallimento quando l’altro sembra rifiutare ogni tentativo di sostegno.
Eppure, il primo passo per rispettare davvero l’altro è riconoscere i suoi tempi, la sua volontà e la sua libertà di scegliere, anche se questo significa restare dove si trova per un po’.

Nel percorso terapeutico, impariamo che “salvare” non significa “fare al posto di”, ma accompagnare con empatia, offrendo uno spazio sicuro in cui la persona possa ritrovare fiducia nelle proprie risorse.
Solo quando nasce una reale disponibilità al cambiamento, la mano tesa può essere davvero afferrata.

🕊️ Il ruolo dello psicologo non è quello di ti**re fuori qualcuno a forza, ma di restare accanto, anche nel silenzio, finché non arriva il momento giusto per risalire insieme.

🌻 UN BRUTTO PERIODO NON DURA PER SEMPRE 🌻Ci sono momenti in cui tutto sembra troppo.Le energie mancano, i pensieri si af...
29/10/2025

🌻 UN BRUTTO PERIODO NON DURA PER SEMPRE 🌻

Ci sono momenti in cui tutto sembra troppo.
Le energie mancano, i pensieri si affollano, e ogni giorno pesa più del precedente. Ti chiedi quando finirà, se riuscirai mai a sentirti di nuovo “bene”.
So cosa significa. L’ho visto tante volte nel mio lavoro, ma l’ho vissuto anch’io, come ogni persona che attraversa la vita con il cuore aperto.

Quando siamo dentro un brutto periodo, il dolore occupa tutto lo spazio — come quella grande sfera che ci accompagna ovunque. È difficile immaginare che le cose possano cambiare.
Eppure, col tempo, cambiano.
Non perché dimentichiamo, ma perché cresciamo.
Impariamo a portare quel dolore in modo diverso, più leggero, più consapevole. A volte lo trasformiamo in forza, altre in saggezza o in una nuova sensibilità verso noi stessi e gli altri.

Nel mio lavoro vedo ogni giorno persone che arrivano con il peso di un periodo difficile, e che piano piano tornano a respirare, a camminare, a sorridere. Non succede da un giorno all’altro, ma succede.

Se oggi senti che il tuo “pallone” è enorme e ti trascina verso il basso, voglio ricordarti una cosa: non resterà così per sempre.
Con il tempo, con cura e con il giusto supporto, troverai il tuo modo di alleggerirlo. 🌼

Prenditi il tempo che ti serve.
E se senti che da sola o da solo è troppo, chiedere aiuto non è un segno di debolezza — è un atto di coraggio. 💛

A volte la rabbia non è davvero “rabbia”.È una paura travestita, una difesa che si accende quando ci sentiamo vulnerabil...
28/10/2025

A volte la rabbia non è davvero “rabbia”.
È una paura travestita, una difesa che si accende quando ci sentiamo vulnerabili, rifiutati o non compresi.

Quando non ci sentiamo amati, visti o accolti per ciò che siamo, il nostro sistema emotivo reagisce.
E spesso la rabbia diventa il modo più rapido per proteggersi dal dolore.
Ci fa sentire forti, ci fa allontanare da ciò che ferisce, ma al tempo stesso ci allontana anche dalle persone e dall’intimità di cui abbiamo bisogno.

Dietro un “mi hai fatto arrabbiare” può esserci, in realtà, un “ho paura che tu non mi voglia bene”, oppure un “mi sento invisibile e non so come dirtelo”.

Imparare a riconoscere cosa c’è dietro le nostre reazioni è un atto di consapevolezza e cura.
Non significa giustificare ogni scatto d’ira, ma comprendere da dove arriva, e accogliere con gentilezza quella parte di noi che ha solo bisogno di sentirsi amata. 💙

👉 Ti capita mai di arrabbiarti e poi renderti conto che sotto c’era tristezza o paura?
Scrivimelo nei commenti 💬

🌀 “Il corpo trattiene ricordi che la mente non riesce a ricordare.”Spesso pensiamo che solo la mente custodisca la nostr...
24/10/2025

🌀 “Il corpo trattiene ricordi che la mente non riesce a ricordare.”

Spesso pensiamo che solo la mente custodisca la nostra storia, ma anche il corpo è un archivio di esperienze, emozioni e memorie.
Quando viviamo situazioni difficili o traumatiche, il nostro sistema nervoso può non riuscire ad elaborarle completamente: ciò che non viene espresso attraverso le parole, trova spazio nel corpo.

Tensioni muscolari, dolori ricorrenti, disturbi del sonno o difficoltà respiratorie possono essere segnali di qualcosa che chiede attenzione e riconoscimento.
Non si tratta di “immaginazione”, ma di un linguaggio corporeo che parla di noi, anche quando la mente cerca di proteggersi dimenticando.

Il percorso psicologico permette di riconnettere questi due livelli — mente e corpo — favorendo un ascolto più profondo e una comprensione integrata di ciò che abbiamo vissuto.
Riconoscere le memorie corporee non significa rivivere il dolore, ma dargli un senso, restituendoci la possibilità di vivere nel presente con maggiore equilibrio e libertà.

💬 Prendersi cura di sé significa anche imparare ad ascoltare il corpo come parte della propria storia.

Indirizzo

Via Spaventa 47
Chieti
66100

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