10/10/2025
💚Oggi è la Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Dobbiamo tutti interrogarci: i dati ci dicono che in Europa circa una persona su sei convive con un disturbo mentale.
In Italia si stimano oltre 4 milioni di persone con problemi di salute mentale, ma meno di un quinto di esse accede regolarmente ai servizi specialistici.
I vari bonus psicologici messi a disposizione affidano a una vera e propria lotteria la possibilità di curarsi.
Contro ogni mio interesse personale, in quanto psicologa in libera professione, oggi voglio gridare il bisogno di maggiori investimenti nella salute mentale pubblica.
I percorsi per gli adulti sono ancora troppo brevi, quelli per i minori possono riguardare solo situazioni gravissime, con liste d’attesa scoraggianti.
È doloroso sapere che la salute mentale è per chi può permettersela.
Non è vera salute se non è per tutti!
I dati evidenziano che, tra i nostri amici e parenti o dentro di noi, si annidano spesso disagi psicologici profondi.
Quando si ha la forza — e anche la grazia — di iniziare un percorso di psicoterapia, si viene accompagnati alla sorgente di una ferita che, tuttavia, è la stessa da cui si dipana una forza guaritrice, creativa e liberatrice che, in Analisi Transazionale, chiamiamo “physis”.
Tutto si gioca sulla narrazione, sulla riparazione, sulla comprensione di sé.
E questo è possibile farlo se si è accompagnati, in una relazione terapeutica — appunto — in cui è possibile praticare nuovi schemi e trovare nuove opportunità.
Le vite sono complesse. Ho imparato che non esistono ricette o facili valutazioni: esiste però una possibilità di contenimento e di creazione di senso, anche per il dolore e il disagio più profondi.
Insieme.