Dott.ssa Antonia Palma - Psicoterapeuta

Dott.ssa Antonia Palma - Psicoterapeuta Sono la Dott.ssa Antonia Palma, laureata in psicologia clinica e della salute e specializzata nell'accademia di psicoterapia familiare sistemico relazionale.

“Dolores e io. La storia del mio grande dolore” -Un albo illustrato che aiuta ad esplorare il rapporto che ognuno di noi...
24/06/2025

“Dolores e io. La storia del mio grande dolore” -
Un albo illustrato che aiuta ad esplorare il rapporto che ognuno di noi costruisce con il proprio dolore. Spesso vi è una sorta di tensione tra il bisogno di evitarlo e la necessità di riconoscerlo.
A volte, per la sua grandezza, per le forme che può assumere e l’intensità con cui si mostra, il dolore tende ad essere nascosto, silenziato o camuffato. Eppure, il dolore ha una funzione fondamentale: è un messaggero interiore che segnala un limite, una ferita, una verità che chiede di essere ascoltata.

Molte persone imparano presto a difendersi dal proprio dolore costruendo maschere, adottando meccanismi di difesa, proiettandolo sugli altri o sommergendolo sotto strati di attività, relazioni o ambizioni. Ma il dolore ignorato non scompare: si trasforma, si inasprisce o si annida nei comportamenti quotidiani, nei sintomi fisici, nelle relazioni disfunzionali.

Solo quando una persona trova il coraggio o la necessità di fermarsi e restare in ascolto del proprio dolore, può iniziare un processo autentico di trasformazione.
Accettare il dolore non significa rassegnarsi, ma permettersi di sentirlo, comprenderlo, e riconoscere ciò che rivela di sé. Il dolore non è “solo” una ferita ma anche una porta, oltre la quale, se attraversata con consapevolezza, può condurre a una forma più profonda di libertà, empatia e autenticità. La vera guarigione comincia non quando il dolore sparisce, ma quando smette di essere un nemico.

“Sono una foglia ma voglio le radici”, emozionata narra una diciottenne durante un incontro in una scuola.È un’immagine ...
30/05/2025

“Sono una foglia ma voglio le radici”, emozionata narra una diciottenne durante un incontro in una scuola.
È un’immagine poetica e profondamente simbolica. Racchiude in poche parole un senso di smarrimento e allo stesso tempo desiderio di stabilità, identità e appartenenza.

Essere una foglia può evocare sensazioni di leggerezza, ma anche di precarietà: la foglia è portata dal vento, non ha un punto fermo, vive in balia degli eventi, staccata da un contesto che le dia nutrimento e direzione. Dire “voglio le radici” significa desiderare un legame con qualcosa di solido, una base da cui partire per crescere, un luogo (interiore o esterno) in cui sentirsi a casa.

È anche una dichiarazione di desiderio di cambiamento: la ragazza non si accontenta di essere una foglia al vento. Vuole piantarsi, crescere, appartenere. È una richiesta di aiuto ma anche un atto di coraggio, una speranza che si apre.

Un viaggio di crescita, che integri bisogno di appartenenza e desiderio di autonomia 🍃 🌳 ♥️

La Seduta Inizia Prima: l’Arte di preparare lo spazio per accogliere i bambini e la sua famiglia -La seduta di psicotera...
28/05/2025

La Seduta Inizia Prima: l’Arte di preparare lo spazio per accogliere i bambini e la sua famiglia -
La seduta di psicoterapia con i bambini e la famiglia non comincia con il suono del campanello o con il primo scambio di parole. Inizia molto prima, in un momento silenzioso ma denso di intenzione: quando si prepara la stanza ad accoglierli.

Ogni oggetto che si sistema, ogni gioco scelto con cura, ogni dettaglio dell’ambiente parla al bambino e alla sua famiglia ancor prima che la relazione terapeutica prenda forma verbalmente. Lo spazio diventa il primo messaggio: “Sei atteso. Qui c’è posto per te. Qui sei al sicuro.”

Una giovane donna narra di se stessa utilizzando le parole di Mariangela Gualtieri “…anche i cocci di questo tempo chied...
21/05/2025

Una giovane donna narra di se stessa utilizzando le parole di Mariangela Gualtieri “…anche i cocci di questo tempo chiedono di essere amati- ricomposti ricompattati- …”. Nella vita ci sono momenti in cui tutto sembra andare in frantumi (relazioni, sicurezze, identità). Ma quei frammenti hanno valore. Parlano di ciò che siamo stati, di ciò che stiamo diventando. Ricomporli significa accettare la nostra storia, senza negare il dolore. Significa riconoscere che anche le parti rotte meritano spazio, ascolto, compassione. La guarigione non è tornare come prima, ma integrare ogni pezzo, con delicatezza e rispetto. Grazie L. per quello che sei e per quello che sai dare ♥️

Oggi celebriamo le madri: quelle che ci hanno dato la vita, quelle che ci hanno cresciute con amore, quelle che ci hanno...
11/05/2025

Oggi celebriamo le madri: quelle che ci hanno dato la vita, quelle che ci hanno cresciute con amore, quelle che ci hanno scelte nel cuore.
Celebriamo le nonne, le zie, le sorelle, le madrine, le amiche, le figure che hanno saputo esserci con la forza dolce di chi si prende cura, ascolta, protegge e guida.
Essere madre è un atto d’amore continuo, un gesto di presenza, una voce che consola. A tutte le forme di maternità — visibili o silenziose — auguri ♥️ ❤️

E nella notte la mente si specchia, riconoscendo verità che il giorno ha paura di vedere    💭  🌙✨
06/05/2025

E nella notte la mente si specchia, riconoscendo verità che il giorno ha paura di vedere 💭 🌙✨

Sorridi e vai avanti                                                            Anche quando la strada sembra in salita,...
06/05/2025

Sorridi e vai avanti Anche quando la strada sembra in salita, quando senti che stai per cedere, quando dubiti delle tue capacità e resilienze, sorridi! Un sorriso sincero per te, a te con gratitudine. Un sorriso può fare la differenza su come si affronta un percorso! Non è solo un gesto: è un atto di forza, speranza e fiducia nella vita. Ogni giorno è un’occasione per ricominciare, con il cuore aperto e lo sguardo rivolto al futuro ♥️

“L’altalena è un posto dove iniziano le cose…. Era un posto dove sentirsi liberi…. E vedere il mondo da una prospettiva ...
05/05/2025

“L’altalena è un posto dove iniziano le cose…. Era un posto dove sentirsi liberi…. E vedere il mondo da una prospettiva diversa… era un posto di pace…” - Un albo per su di , su temi vitali come , , le , la perdita ♥️

Come su una ruota panoramica - Nel suo lento e costante ruotare, la ruota riflette il ciclo interiore delle emozioni. Og...
29/04/2025

Come su una ruota panoramica - Nel suo lento e costante ruotare, la ruota riflette il ciclo interiore delle emozioni. Ogni risalita simboleggia i momenti di crescita emotiva: sono tutte quelle situazioni in cui ci sentiamo più forti, ispirati, spinti da desideri e speranze. È il tempo delle conquiste, delle scoperte, dell’illusione di poter toccare il cielo con un dito. Ma anche in questi momenti, la mente puó percepire l’instabilità: in alto il panorama è più ampio, ma anche più esposto, più fragile. L’altezza amplifica non solo la visione, ma anche la vertigine. La discesa, invece, parla di ritorni: al sé più profondo, alle paure, alle fragilità che emergono quando l’energia cala. È il tempo dell’introspezione, del confronto con ciò che è stato evitato durante l’ascesa. È qui che si rivelano le zone d’ombra, le ferite irrisolte, la solitudine, ma anche la verità non filtrata. Tuttavia, queste discese non sono cadute, bensì passaggi necessari: senza di esse non ci sarebbe il movimento, e la mente resterebbe bloccata, sterile. Il movimento è ciclico. Nessuno stato (né la felicità euforica né la tristezza profonda) è definitivo. La ruota continua a girare, insegnando a stare e ad avere prospettive diverse rispetto al movimento e al punto di osservazione. Ció insegna ad accogliere e comprendere se stessi.

Il 25 aprile, data storica per la liberazione, rappresenta anche un simbolo psicologico di libertà: la conquista quotidi...
25/04/2025

Il 25 aprile, data storica per la liberazione, rappresenta anche un simbolo psicologico di libertà: la conquista quotidiana di uno spazio interiore in cui possiamo pensare, scegliere e vivere senza paura

24/04/2025
Il codice dell’amore: un intreccio complesso tra emozioni e scelte ♥️L’amore non è solo un battito accelerato o le farfa...
23/04/2025

Il codice dell’amore: un intreccio complesso tra emozioni e scelte ♥️

L’amore non è solo un battito accelerato o le farfalle nello stomaco. In psicologia, l’amore è un complesso intreccio di emozioni, pensieri, comportamenti e bisogni.

Possiamo immaginare l’amore come un lucchetto a combinazione; per aprirlo servono i giusti numeri: la fiducia, la comunicazione, la complicità, la passione, l’impegno, l’intimità. Se anche uno di questi viene meno, il meccanismo si inceppa. Ma quando troviamo quella combinazione unica con qualcuno, il lucchetto si apre, e con esso si apre anche uno spazio di connessione autentica.

L’amore è influenzato anche dal nostro stile di attaccamento, dalle esperienze che abbiamo vissuto, e dai modelli relazionali appresi. Ecco perché per alcuni è più facile aprire quel lucchetto, mentre per altri è necessario un po’ più di tempo … e magari la chiave giusta!

Indirizzo

Viale Benedetto Croce, 147
Chieti
66100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 20:00

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