Psicologo Gianmarco Mellini

Psicologo Gianmarco Mellini Disponibile su appuntamento per sostegno psicologico e psicoeducativo; colloquio; valutazione neuropsicologica e assessment cognitivo; potenziamento cognitivo

⚠️⚠️ INCONTRO DEL 28/10 PER I CAREGIVER ⚠️⚠️
17/10/2023

⚠️⚠️ INCONTRO DEL 28/10 PER I CAREGIVER ⚠️⚠️

Con un giorno di ritardo ma la domenica è domenica per tutti
03/04/2023

Con un giorno di ritardo ma la domenica è domenica per tutti

L’autismo è un argomento complesso che non può essere affrontato con un post. Se ne può parlare con calma, a piccoli pez...
13/03/2023

L’autismo è un argomento complesso che non può essere affrontato con un post. Se ne può parlare con calma, a piccoli pezzi. Partiamo con il distruggere alcuni luoghi comuni. Autismo non vuol dire genio.

“Colpi di testa”
06/03/2023

“Colpi di testa”

Corso molto interessante che rappresenta un punto fondamentale della lettura clinico-individuale della persona con autis...
30/11/2022

Corso molto interessante che rappresenta un punto fondamentale della lettura clinico-individuale della persona con autismo, sottolineandone le caratteristiche, le difficoltà, i bisogni e le potenzialità.
Se mi pagassero in titoli o attestati a quest’ora viaggerei in Ferrari.

Post generico sui disturbi specifici dell’apprendimento rivolto principalmente ai genitori.Molto spesso trattati come la...
15/11/2022

Post generico sui disturbi specifici dell’apprendimento rivolto principalmente ai genitori.
Molto spesso trattati come la peste bubbonica quando in fin dei conti non c’è nulla di cui preoccuparsi.

Orgoglioso di annunciare il completamento del Master post-lauream in Neuropsicologia Clinica.
20/10/2022

Orgoglioso di annunciare il completamento del Master post-lauream in Neuropsicologia Clinica.

Oggi si parla di cibo e di come NON comportarsiInfo e appuntamenti nella bio
27/09/2022

Oggi si parla di cibo e di come NON comportarsi

Info e appuntamenti nella bio

Oggi si parla di Phineas Gage, grande storia che avrò letto una 40ina di volte, che però rappresenta una pietra miliare ...
06/09/2022

Oggi si parla di Phineas Gage, grande storia che avrò letto una 40ina di volte, che però rappresenta una pietra miliare importante nella comprensione del lobo frontale, sia in ottica clinica post-lesionale che in ottica dementigena

Un po’ di chiarezza per chi in questi giorni ha letto certe dichiarazioni e, come me, ha avvertito l’enorme boato corris...
25/08/2022

Un po’ di chiarezza per chi in questi giorni ha letto certe dichiarazioni e, come me, ha avvertito l’enorme boato corrispondente alla collettiva caduta delle p***e dei vari professionisti (sanitari, sociali e così via).

Oggi parliamo di Neglect.Per info e approfondimenti, contatti nella bio
09/08/2022

Oggi parliamo di Neglect.
Per info e approfondimenti, contatti nella bio

Questo post è figlio di una riflessione avvenuta a seguito di episodi che mi sono capitati recentemente. Mio malgrado, c...
19/07/2022

Questo post è figlio di una riflessione avvenuta a seguito di episodi che mi sono capitati recentemente. Mio malgrado, c’è ancora tanta ignoranza su i temi che circondano la salute mentale e i professionisti del settore. “Il coraggio di andare dallo psicologo”. Mi domando se è lo stesso coraggio necessario per andare dal fisioterapista, dal cardiologo, dal gastroenterologo e così via.
Questo succede perché c’è ancora, nella parte più ignorante della popolazione, una componente diffidente verso la disciplina e giudicante nei confronti di chi ci si rivolge, scoraggiando e spesso SVALUTANDO la legittimità del bisogno o della malattia del paziente. Questo non dovrebbe accadere. Al di là della mole infinita di letteratura scientifica al riguardo e della costante evoluzione delle arti coinvolte, è doveroso da parte dei professionisti informare il pubblico in modo da fornire tutti gli strumenti necessari per trasformare il “coraggio” in “speranza”. Perché l’individuo non deve essere spaventato nel rivolgersi ad un professionista. Deve avere la speranza invece di poter essere accolto, compreso ed aiutato.
Fine della polemica.

L’anosognosia è un disturbo neuropsicologico che consiste nella mancanza di consapevolezza del proprio deficit. Consegue...
01/07/2022

L’anosognosia è un disturbo neuropsicologico che consiste nella mancanza di consapevolezza del proprio deficit. Consegue a lesioni cerebrali, spesso associabile a deficienze di ordine motorio o paretico, ma si può presentare anche in condizioni di deterioramento cognitivo (es Alzheimer o demenza frontale). Un paziente anosognosico non è assolutamente un cretino o uno stupido, ma è certo che possa presentare pattern comportamentali alquanto bizzarri.
Ad esempio, in situazione di emiplegia (impossibilità di muovere l’arto controlesionale) può dichiarare di muovere benissimo il braccio, continuando a sostenere questa posizione nonostante veda che il braccio effettivamente rimane fermo.

L’attacco di panico è una crisi acuta di natura ansiogena che dura al massimo pochi minuti, nei quali viene raggiunto ra...
16/06/2022

L’attacco di panico è una crisi acuta di natura ansiogena che dura al massimo pochi minuti, nei quali viene raggiunto rapidamente un apice per poi scemare.
Sulla carta potrebbe risultare un episodio innocuo. In realtà, esperire un attacco di panico è estremamente impattante sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista emotivo. A livello sintomatologico, come riporta il DSM-5, un attacco di panico si caratterizza per la presenza di 4 o più tra i seguenti sintomi: palpitazioni, tachicardia, sudorazione abbondante, brividi o sensazione di calore, vertigini, nausea, debolezza, parestesie, mancanza d’aria, dolore al petto e derealizzazione (sensazione di irrealtà). Questo viene accompagnato dall’estrema paura di morire. E non importa quanto una persona sia razionale. Nell’apice dell’attacco è molto probabile ci si senta staccati dalla realtà.
Nella maggioranza dei casi si parla di episodi casuali che, se ricorrenti, possono determinare un vero e proprio disturbo di panico. Il soggetto che esperisce un attacco di panico spesso lo confonde con un attacco di cuore o una crisi epilettica, sottoponendosi a numerosi esami specialistici che poi risultano puliti.
L’attacco di panico è comunque piuttosto comune e non rappresenta un pericolo per la vita dell’individuo. Rappresenta però un motivo per chiedere aiuto. È imperativo cercare sostegno psicologico o, nei casi più gravi, il supporto farmacologico.

Per info e appuntamenti
3341419674
gianmarco.mellini@gmail.com
Messaggi privati

Per pseudodemenza depressiva si intende una condizione psicopatologica caratterizzata da marcati deficit di ordine cogni...
26/05/2022

Per pseudodemenza depressiva si intende una condizione psicopatologica caratterizzata da marcati deficit di ordine cognitivo come conseguenza di un disturbo dell’umore di fatto simulando un quadro clinico dementigeno. Ma qui sta l’inghippo e il gran casino per l’operatore: mentre inizialmente si riteneva che essa avesse origine organica, ad oggi si sa che la differenza dalle classiche forme dementigene (di origine organica) risiede nella sua manifestazione, legata a disturbi di ordine funzionale. Tra le caratteristiche sintomatologie più frequenti di tale condizione si trovato deficit mnestici, rallentamento cognitivo sul fronte esecutivo e sul fronte attentivo. Per evitare errori in fase di diagnosi è bene fare attenzione al comportamento del paziente in fase di valutazione (es: se si lamenta tantissimo della propria condizione è già un punto a favore della pseudodemenza), raccogliere più informazioni possibili sulla storia clinica, psicologica ed affettiva del paziente e recuperare elementi significativi dall’eventuale Caregiver. Facile? Non proprio. Non dobbiamo considerare depressione e demenza come esclusive. Evidenze scientifiche suggeriscono come tali condizioni possano coesistere, sia perché la depressione costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo, ad esempio, del morbo di Alzheimer, sia perché la sintomatologia dell’umore insorge frequentemente in conseguenza delle diagnosi di demenza, arrivando anche a peggiorarne la sintomatologia.

📩Per appuntamenti e informazioni, i contatti li trovate sulla bio📩

Vista schematizzata della porzione inferiore del cervello. Nello specifico si può vedere parte del percorso dell’informa...
13/05/2022

Vista schematizzata della porzione inferiore del cervello. Nello specifico si può vedere parte del percorso dell’informazione visiva, che principia dagli occhi, prosegue nel nervo ottico, incrocia all’altezza del chiasma, giunge al nucleo genicolato laterale del talamo e infine arriva nella corteccia occipitale (quella in rosso). In caso di trauma cranico questa porzione viene spesso coinvolta, insieme ai poli frontali e temporali. In base al danno è possibile riscontrare vari disturbi del campo visivo, in assenza di deficit attribuibili agli occhi: cecità corticale (lesione di entrambe le cortecce visive primarie e perdita del campo visivo), emianopsia (lesione di una sola corteccia visiva e perdita di metà del campo visivo), scotoma focale (perdita di una porzione localizzata del campo visivo a seguito di lesione localizzata, es: demenza vascolare, ischemie o microischemie).
Poi vabbè c’è tanta altra roba da dire ma non ho voglia. Se volete chiamatemi, si fissa un appuntamento e ve la racconto lì.

🔴🔴🔴COMUNICAZIONE DI SERVIZIO!!!🔴🔴🔴
02/05/2022

🔴🔴🔴COMUNICAZIONE DI SERVIZIO!!!🔴🔴🔴

02/05/2022

Indirizzo

Via Nazionale 24 Corsalone
Chiusi Della Verna
52010

Orario di apertura

Lunedì 15:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00

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