L'ape di montagna corezzo

L'ape di montagna corezzo Apicoltori per passione nel cuore delle foreste casentinese, il nostro piccolo apiario stanziale è

Ultima smielatura estiva 2025. Millefiori di bosco.
10/08/2025

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Smielatura 2025!
20/07/2025

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25/08/2024

Il miele nello yogurt aiuta i probiotici ad arrivare in maggior numero nell'intestino

di Massimo Cadoria
24 agosto 2024
Uno studio dimostra che dopo due settimane di assunzione il miele ha effetti positivi sulla vitalità dei bifidobatteri contenuti nello yogurt che così riescono ad attraversare integri la barriera acida dello stomaco

Molti li assumono sotto forma di integratori, ma i probiotici sono contenuti naturalmente nello yogurt e possono apportare molti benefici, per il benessere intestinale in primis, ma anche per la salute in generale, dal momento che questi microrganismi viventi (chiamati anche fermenti lattici) contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario.

(Pixabay)
NutrizioneProbiotici, prebiotici e fermenti lattici: a che cosa servono e come usarli

Il transito nello stomaco
Quando si mangia un vasetto di yogurt, però, nella fase digestiva il transito nello stomaco (che è un ambiente molto acido) fa sì che pochi di questi batteri definiti «buoni» giungano vivi nell’intestino, dove contribuiscono a migliorare il microbiota, quell’insieme di microrganismi che un tempo veniva definito flora batterica.
La soluzione per limitare il degrado dei probiotici potrebbe essere l’aggiunta di un paio di cucchiaini di miele nel vasetto di yogurt, come suggerisce uno studio pubblicato sul numero di agosto della rivista scientifica The Journal of Nutrition.

Il miele nello yogurt aiuta i probiotici ad arrivare in maggior numero nell'intestino
I vari tipi di zucchero Lo speciale

Gli effetti del miele di trifoglio
I ricercatori dell’Università dell’Illinois, negli Stati Uniti, hanno voluto verificare con un esperimento in vivo quanto si sapeva già da precedenti analisi di laboratorio: cioè, che il miele è in grado di migliorare la sopravvivenza dei probiotici.
Hanno così reclutato 66 adulti sani, ai quali hanno somministrato per due settimane 170 grammi di yogurt con 15 grammi di zucchero e, dopo un periodo di quattro settimane di riposo, per altre due settimane 170 grammi di yogurt arricchiti da 21 grammi (circa due cucchiaini) di miele di trifoglio, la varietà che negli studi in vitro aveva dimostrato il miglior effetto sui fermenti lattici vivi. Al termine della sperimentazione, sequenziando il genoma dei batteri a livello fecale, si è osservato un numero di probiotici che erano presenti nello yogurt (Bifidobacterium animalis) significativamente più alto dopo le due settimane di assunzione del prodotto addolcito con il miele di trifoglio.

Il miele nello yogurt aiuta i probiotici ad arrivare in maggior numero nell'intestino
Il miele abbassa glicemia e colesteroloÈ lo zucchero «migliore»

I vantaggi di un microbiota più ricco
«Benché condotto su un numero limitato di persone, lo studio ha una sua importanza perché dimostra ancora una volta la superiorità del miele nei confronti dello zucchero», commenta Enzo Spisni, direttore del laboratorio di fisiologia traslazionale e nutrizione all'Università di Bologna. «Il miele, infatti (di qualsiasi tipo, non solo quello di trifoglio) è una buona fonte di prebiotici, ovvero componenti che aiutano la crescita dei batteri del microbiota intestinale. E sappiamo che avere un microbiota più ricco garantisce molti vantaggi».
Una metanalisi di 11 studi clinici ha dimostrato che il Bifidobacterium animalis ha un’azione regolatrice dell’intestino ed è efficace in particolar modo nei casi di stitichezza legata all’avanzare dell’età, condizione che riguarda circa il 19% della popolazione anziana a livello mondiale. Non solo: in una revisione sistematica uscita nel 2019 su Neuroscience & Biobehavioral Reviews si è visto che i probiotici sono in grado di agire sull’umore, migliorando la depressione e l'ansia.

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Le altre proprietà del miele
«In definitiva, addolcire lo yogurt con il miele è un’ottima idea e priva di controindicazioni per chi non è allergico o intollerante», conclude Spisni. Ai vantaggi del latte fermentato si aggiungono quelli del miele, che vanta dimostrate proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, antimicrobiche e immunomodulanti.
A patto di non esagerare, perché si tratta pur sempre di un alimento altamente energetico (intorno alle 300 calorie per 100 grammi): alla dose raccomandata di 20-25 grammi al giorno, corrispondenti a circa due cucchiaini colmi, presenta vantaggi perfino per chi soffre di malattie metaboliche, tanto che un ampio studio canadese del 2022 ha dimostrato che il miele è in grado di abbassare la glicemia e il colesterolo.

24 agosto 2024

LE API FIUTANO IL CANCROda Fabrizio Maria Barbuto | Lug 23, 2024 |Gruppo di api in alveareDopo le mosche e le zanzare, m...
23/08/2024

LE API FIUTANO IL CANCRO

da Fabrizio Maria Barbuto | Lug 23, 2024 |

Gruppo di api in alveare
Dopo le mosche e le zanzare, moleste e importune per definizione, arrivano le api a riscattare il genere degli insetti. Esse sono note e apprezzate per darci il miele, ma vi sono altre virtù, talvolta insospettate, che gli vanno riconosciute. Qualche esempio? Pare che siano in grado di fiutare il cancro. È quanto evidenzia una ricerca, pubblicata su Biosensors and Bioelectronics, secondo la quale questi insetti non solo possono rilevare la presenza di cellule cancerogene nel respiro umano, ma anche distinguere da quale forma di tumore il malcapitato sia affetto. Nello specifico saprebbero differenziare tra diversi tipi di tumore ai polmoni.

L’esperimento
L’esperimento si è svolto così… I ricercatori hanno ricreato in laboratorio due tipi di fiati, quello di una persona sana e quello di una persona con cancro ai polmoni, dopodiché hanno registrato i segnali neurali di venti api esposte ai respiri sintetici. Le reazioni delle cavie ne hanno dato ampia conferma: le api possiedono l’innata capacità di rilevare la malattia. Gli insetti non solo sono stati in grado di percepire minuscole concentrazioni chimiche attribuibili alle cellule cancerogene (si parla di una parte per miliardo), ma anche appunto di distinguere tra diversi tipi di cancro ai polmoni.

L’obiettivo della scienza
In che modo tutto ciò può essere messo al servizio dei pazienti oncologici? Semplice: si comincerà a pensare a nuovi test per diagnosi tumorali precoci e a tecnologie per diagnosticare diverse malattie analizzando il respiro dei pazienti. L’obiettivo dei ricercatori è sviluppare un test non invasivo, che analizzi il respiro del paziente tramite un dispositivo con al suo interno un sensore basato sul cervello delle api e restituisca in tempo reale i risultati, confermando o meno la presenza di cellule cancerogene. La natura è stata generosa, con questi insetti, nel donargli poteri che sembrano quasi avere a che fare col trascendente. Volete conoscerne un altro, che, alla luce delle afose temperature estive, potrebbe destare tanta invidia in noi esseri umani?

Alveari dotati di condizionatori d’aria
Le api sanno regolare la temperatura dei loro alveari come se questi fossero dotati di condizionatori d’aria. Quando il calore sale, esse cominciano a sb****re le ali all’unisono abbassando la temperatura interna del loro rifugio; viceversa, quando comincia a fare troppo freddo, si stringono l’una all’altra e generano il cosiddetto calore metabolico. È quanto rilevato da uno studio ad opera dell’Università di Sidney.

Ringraziamo il Parco delle foreste casentinesi per averci scelto per il progetto  "MONITORAGGIO AMBIENTALE ATTRAVERSO LO...
01/08/2024

Ringraziamo il Parco delle foreste casentinesi per averci scelto per il progetto "MONITORAGGIO AMBIENTALE ATTRAVERSO LO STUDIO DEI MIELI E POLLINI PRODOTTI NEI PARCHI APPENNINICI" condotto dall'Università di Torvergata (Roma), centro ricerche miele del dipartimento di biologia e la direttrice Prof.ssa Antonella Canini.
Ringraziamo per averci oggi conferito l'ottimo risultato delle analisi che con immenso piacere condividiamo con tutti voi.
Leggendo il documento sotto riportato si evince l'ottima qualità del nostro miele, conseguenza della posizione del nostro apiario e del nostro lavoro.
Parco Nazionale Foreste Casentinesi
Università Tor Vergata - Infermieristica, Sede Montefiascone Unione dei Comuni Montani del Casentino

Attenzione leggete bene questo articolo e  l'ulteriore sequestro di miele! Considerate che è da ormai 4/5anni che gli ap...
24/07/2024

Attenzione leggete bene questo articolo e l'ulteriore sequestro di miele! Considerate che è da ormai 4/5anni che gli apicoltori non riesco a fare più di 10/15 kg a cassa/famiglia. Vendendo anche il miele direttamente al cliente finale a €10/13 al kg non riprendiamo neppure le spese noi che siamo degli amatori, figurati i professionisti con tutte i costi che hanno. RICORDATE SEMPRE CHE NON POTRETE MAI COMPRARE DEL BUON MIELE NEI SUPERMERCATI A €7/10 AL KG.

Il miele veniva dall'estero e veniva spacciato per italiano. In più veniva trattato con modalità non consentite

22/05/2024

Tutti i benefici del miele: il parere della nutrizionista
20 maggio, Giornata delle Api: una data per riflettere su quanto siano importanti questi insetti impollinatori, e per celebrare uno dei loro doni preziosi

di Fabiana Salsi

19 maggio 2024
Benefici del miele
Nell'antica Grecia era considerato un elisir di lunga vita: già allora ci si era resi conto dei benefici del miele, uno dei tanti frutti del lavoro delle api. Un lavoro prezioso, da cui dipende la sopravvivenza dell'intero ecosistema. Per questo esiste la Giornata delle Api che si celebra il 20 maggio, nella data di nascita di Anton Janša che nel XVIII secolo fu un pioniere delle tecniche di apicoltura moderne. Un momento di riflessione importante, specie ora che il riscaldamento globale rischia di estinguere questi insetti impollinatori, ai quali dobbiamo anche uno degli alimenti più sani e genuini, il miele appunto.

A cosa fa bene il miele
«I benefici del miele per la nostra salute sono diversi» conferma la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista e diet coach. «Può stimolare la concentrazione, alleviare ansia e stress anche agendo sulla flora batterica intestinale popolandola di batteri “buoni”. Infine, come ci hanno insegnato le nonne, il miele ha davvero proprietà antibatteriche naturali che lo rendono un valido rimedio contro disturbi come tosse e mal di gola» prosegue la dottoressa.

Quali sono le proprietà nutrizionali del miele
Tutto questo grazie a un prezioso mix di micro e macronutrienti. «Il miele è ricco di carboidrati, minerali come calcio, ferro e magnesio, ma anche vitamina C e vitamine del gruppo B», prosegue la dottoressa Macorsini, ricordando anche che ogni miele ha ulteriori e specifici benefici. Esempi? Il miele di ginepro è particolarmente efficace contro il colesterolo cattivo, quello di tarassaco aiuta a purificare i reni, il millefiori invece disintossica il fegato, mentre il miele di castagno favorisce la circolazione sanguigna.

Cos'è il miele integrale
Il miele integrale, poi, contiene una quantità decisamente più elevata di polifenoli, ovvero antiossidanti che favoriscono la rigenerazione cellulare “spegnendo” i processi infiammatori che dal nostro intestino influenzano negativamente l'intero organismo. «Il miele integrale è praticamente il miele così come lo producono le api che poi viene filtrato per separarlo dalle impurità come la cera. Al contrario quello “normale” è un miele pastorizzato: con questo processo, che annienta i batteri, vengono distrutti anche alcuni lieviti e cambia la consistenza stessa del miele che diventa più liquido» spiega l'esperta. Poi la dottoressa Macorsini ricorda: «Anzitutto, guardate l'etichetta: capita che alcuni produttori, per abbassare il costo, aggiungano zucchero al miele». Altra cosa da sapere: «Bisogna essere molto sicuri del proprio produttore quando si sceglie di mangiare miele integrale, proprio perché non subisce il processo di pastorizzazione che ne annienta la carica batterica».

Il miele può sostuire zucchero?
Sì, dunque, al miele: «Può sempre sostituire lo zucchero non solo perché dolcifica, ma anche perché - a differenza dello zucchero - contiene come detto micro e macronutrienti benefici». Insomma, non sono calorie vuote come quelle delle classiche zollette.

Quali sono gli effetti del miele sulla glicemia
Questo però non vuol dire che si possa esagerare, come con nessun cibo del resto. Il miele non ha lo stesso effetto dello zucchero sulla glicemia perché ha un indice glicemico leggermente più basso, ma il contenuto calorico è lo stesso.

Per intenderci, il fatto che il miele abbia un indice glicemico di poco più basso, e che sia particolarmente ricco di sostante nutritive benefiche non è un motivo valido per assumerne un quantitativo maggiore dello zucchero. Uno o - al massimo - due cucchiaini al giorno possono bastare, ancora meglio se il miele è abbinato ad alimenti ricchi di grassi buoni che possano ulteriormente abbassarne l'indice glicemico, come lo yogurt, ovviamente senza zuccheri aggiunti. «La linea guida» conclude infatti la dottoressa, «è che il miele può essere un valido sostituto dello zucchero. Se però non siete abituati ad aggiungere zuccheri, potete anche farne a meno». E, aggiungiamo noi, riservare questo cibo così speciale alle occasioni speciali. Anche per celebrarlo come merita.

20/05/2024
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