Valentina Mossa - Psicologia & Storytelling

Valentina Mossa - Psicologia & Storytelling Valentina Mossa, Psicoterapeuta
Per immaginare insieme nuove alternative.

Valentina Mossa, Psicologa Psicoterapeuta
Per immaginare insieme nuove alternative.

“Il coraggio di immaginare alternative è la nostra più grande risorsa, capace di aggiungere colore e suspense a tutta la nostra vita.”

[B, il Buio e un buco ]   C’era B e c’era il BuioB viveva in mezzo al fiume. E il buio viveva in un buco. E il buco era ...
01/06/2025

[B, il Buio e un buco ]

C’era B e c’era il Buio
B viveva in mezzo al fiume.
E il buio viveva in un buco.
E il buco era proprio in mezzo alla pancia di B.
Quindi B e il buio vivevano insieme in mezzo al fiume.

A tutto il buio e a tutti i buchi che troppo spesso cerchiamo di tappare.
Un albo per lasciarli suonare insieme, per scoprire cosa mai possa accadere.
Perché, in fondo, nonostante la paura del buio, é proprio in quel profondo che possiamo fare incredibili scoperte - che ci parlano di noi.

[“Per fortuna esiste qualcosa che non si può abbattere”]I legami, ad esempio. O le nostre radici che, spesso prepotenti,...
08/05/2025

[“Per fortuna esiste qualcosa che non si può abbattere”]

I legami, ad esempio.
O le nostre radici che, spesso prepotenti, irrompono nel nostro quotidiano.
O ancora radici che, invece, discretamente, lo accompagnano.
I gruppi, che si formano e ci fanno sentire accolti e sostenuti.
Il silenzio, spesso muro invalicabile.
L’assenza, forte e tangibile.
La nostra casa, ovunque essa sia.
Le nostre origini: quello che rimane, quello che anche se tagli é dentro di te.

[ Ho fatto un sogno ] I sogni hanno tormentato tutte le protagoniste dei libri di Han Kang. A partire dal mantra “Ho fat...
15/04/2025

[ Ho fatto un sogno ]

I sogni hanno tormentato tutte le protagoniste dei libri di Han Kang.
A partire dal mantra “Ho fatto un sogno” ripetuto ne “La Vegetariana” per finire al suo ultimo romanzo, “Non dico addio”, in cui scrive:
“Ogni tanto capita di fare sogni che, anche dopo il risveglio, sembrano proseguire altrove”.
Ogni tanto, questi sogni, proseguono qui, in questa stanza, su un divano blu in cui realtà, fantasia, paure, desideri, si sviscerano ogni qual volta chi si siede di fronte a me esordisce con “Ho fatto un sogno…”

Il sogno, la dimensione onirica che rimanda a ciò che è impossibile, sconosciuto e inquietante.
Il sogno, la dimensione onirica che si dà come reale e familiare.
Il sogno, la dimensione onirica che è “perturbante” proprio perché, come ci ha spiegato Freud, oscilla tra ciò che ci è conosciuto e al contempo estraneo.

“Ho fatto un sogno”, allora, diventa esortazione, si fa invito per lasciarci attraversare dalla dimensione onirica , per perturbare, connettere, associare, creare.

[Cosa facciamo in questa stanza di terapia?La Rivoluzione!]“Abbiamo bisogno di ribellarci, per il bene degli altri e per...
08/04/2025

[Cosa facciamo in questa stanza di terapia?
La Rivoluzione!]

“Abbiamo bisogno di ribellarci, per il bene degli altri e per noi stessi.A volte abbiamo la sensazione che la nostra ribellione non possa uscire da dentro di noi, liberarsi e trasformarsi in azione. È come se fosse qualcosa che ci divora dentro […]La psicoanalisi ha passato più di un secolo a cogliere l’intima interconnessione tra la realtà e ciò che si sente nel più profondo e insondabile di ognuno di noi. Dobbiamo comprendere la natura di questa interconnessione per lottare contro ciò che ci opprime, ci sfrutta e ci aliena[…] Niente di meglio della psicoanalisi per cogliere l’intima connessione tra questo reale, i nostri tentativi di immaginare ciò che ci sta succedendo e l’universo simbolico che condividiamo.
[…]E un compito per la psicoanalisi, ma deve essere un compito politico collettivo, non psicologico o individuale. Abbiamo bisogno della psicoanalisi.”

[ tratto da “Psicoanalisi e Rivoluzione” di Ian Parker e David Pavon-Cuellar]

[ TORINO - WORKSHOP DI LIBROTERAPIA ILLUSTRATA ] Sabato 19 aprile da Intrecci, Via O. Morgari 2/D dalle 14 alle 17. 🌘 NE...
16/03/2025

[ TORINO - WORKSHOP DI LIBROTERAPIA ILLUSTRATA ]

Sabato 19 aprile da Intrecci, Via O. Morgari 2/D dalle 14 alle 17.

🌘 NEL BUIO

🌗Uno spazio di tempo per sé, per addentrarsi nelle proprie ombre, per osservare le proprie paure e, in qualche modo, incontrarle.

🌖Un dialogo intimo con se stessi in un luogo sospeso tra immagini e parole accompagnati dalle pagine di albi illustrati.

🌕 Io e Sole vi aspettiamo qui

https://shorturl.at/x1E7z

𝗧𝗔𝗟𝗞𝗦 & 𝗣𝗥𝗘𝗦𝗘𝗡𝗧𝗔𝗧𝗜𝗢𝗡𝗦 a Bologna Children's Book Fair 2025a cura di Kite Edizioni in collaborazione con Autori in città👉𝐋...
15/03/2025

𝗧𝗔𝗟𝗞𝗦 & 𝗣𝗥𝗘𝗦𝗘𝗡𝗧𝗔𝗧𝗜𝗢𝗡𝗦 a Bologna Children's Book Fair 2025
a cura di Kite Edizioni in collaborazione con Autori in città

👉𝐋'𝐚𝐥𝐭𝐫𝐨 𝐢𝐥𝐥𝐮𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐨: 𝐥'𝐚𝐥𝐛𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐦𝐞𝐝𝐢𝐚𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢
📅Lunedì 31 Marzo ore 14.00
📍 Sala Suite, Centro Servizi, 1° Piano/Blocco D

Intervengono:
Anna Cascone, 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘢 𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦, 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘪𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘷𝘦𝘤𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰
Valentina Mossa, 𝘱𝘴𝘪cologa 𝘦 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘦𝘶𝘵𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘢 𝘯𝘦𝘭 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘶𝘮𝘪 𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘷𝘪𝘤𝘵𝘪𝘮 𝘴𝘶𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵. 𝘚𝘪 𝘥𝘦𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘰𝘳𝘺𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘯𝘨 𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘳𝘰𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘪𝘢, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭𝘭𝘶𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘢
Maria Sole Pipino, 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘵𝘦𝘳𝘢𝘱𝘦𝘶𝘵𝘢 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘭𝘪𝘢𝘳𝘦 𝘦 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘯𝘢𝘵𝘢𝘭𝘦, 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘮𝘪𝘨𝘭𝘪𝘦 𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘯𝘪𝘵𝘢̀ 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘦 𝘧𝘢𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘤𝘪𝘤𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘵𝘢
Modera l’incontro:

Irene Greco 𝘪𝘥𝘦𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 Leggimiprima 𝘦 𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘵𝘳𝘪𝘤𝘦

Un incontro che coinvolge professioniste provenienti da ambiti diversi, ma accomunate dall’uso dell’albo illustrato come strumento capace di costruire ponti di comunicazione.
In un contesto in cui l'immagine e la narrazione visiva svolgono un ruolo centrale, l'albo illustrato diventa un mezzo potente per entrare in relazione con gli altri, facilitando l’espressione e la comprensione tra persone di diverse età, esperienze e professioni. Attraverso l'albo, si apre uno spazio di dialogo che va oltre le parole, capace di emozionare, educare e sensibilizzare, mettendo in luce la forza comunicativa delle illustrazioni nel creare connessioni profonde e significative.

- 𝐼𝘯𝑔𝘳𝑒𝘴𝑠𝘰 𝘭𝑖𝘣𝑒𝘳𝑜, 𝘧𝑖𝘯𝑜 𝑎 𝑒𝘴𝑎𝘶𝑟𝘪𝑚𝘦𝑛𝘵𝑜 𝑝𝘰𝑠𝘵𝑖 -

Per essere aggiornato sui i nostri eventi in fiera
👉 Kite Edizioni a BCBF 2025 - Pad. 26 Stand B22

[ Psicoterapia e Politica parte II] Dovrei scegliere come prima foto quella seria da elezioni ma la realtà è una altra, ...
20/02/2025

[ Psicoterapia e Politica parte II]

Dovrei scegliere come prima foto quella seria da elezioni ma la realtà è una altra, questa è la mia faccia quando parlo di Assistenza: sorrido con poca serietà come si potrà notare.
Sorrido perché in questi anni di politica professionale abbiamo cercato il più possibile di stare accanto a tutte le colleghe e a tutti i colleghi.
Sorrido perché gli obiettivi raggiunti, le ricerche effettuate, le mete sognate, ambite e desiderate, mi ricordando quanto l’ENPAP, il nostro ente di assistenza e previdenza, sia da sempre vicino alle sue iscritte e ai suoi iscritti, nessuno escluso.

In particolare modo, da 12 anni, assieme ad .it , stiamo costruendo il futuro di noi tutti tenendo conto dei bisogni, accogliendo le criticità, cercando di apportare migliorie.
Da 12 anni lavoriamo per valorizzare la nostra professione cercando di dare voce ed istanza a tutte le voci, soprattutto le più fragili, affinché nessuno rimanga mai solo, mai indietro.
Per tutte queste ragioni quando parlo di assistenza si, io sorrido e questo è più autentico di qualsiasi altra foto elettorale.

Mi ricandido, quindi, con il raggruppamento di AltraPsicologia per il collegio Nord alle prossime elezioni che si terranno dal 3 al 7 marzo esclusivamente online per il rinnovo del Consiglio di Amminstrazione e del Consiglio di Indirizzo Generale.

Per continuare a lavorare come abbiamo fatto in questi 12 anni vi chiedo di sostenere tutta la lista per entrambi i Consigli.

La vostra fiducia è, da sempre, la nostra più grande spinta.

[ Hai paura del buio? ] “La paura è un animale che ti gira attorno.Ti insegna cos’è il buio e come devi accarezzarla.“ D...
10/02/2025

[ Hai paura del buio? ]

“La paura è un animale che ti gira attorno.
Ti insegna cos’è il buio e come devi accarezzarla.“

Da piccola la mia paura del buio è stata profonda.
Tutto quel nero faceva sprofondare i miei pensieri.
Nel buio i miei confini sembravano perdersi, dissolversi, o espandersi.
Nel buio mi sono sempre sentita scomoda.
La mia paura forte e decisa, come una pantera.
Fiera, in tutti i sensi.

In questo mio strambo lavoro ho imparato che molto spesso la paura non si sconfigge negandola ma andandole incontro, addomesticandola un poco, rispettandola sempre, a volte provando a giocare con lei. La paura come animale domestico di cui prenderci cura. Fieramente.

Nel buio spesso sprofondano i miei pazienti, anche quando si trovano alla luce del sole, anche quando sprofondano - più o meno comodamente - sul divano blu di questa stanza che li accoglie.
Che accoglie loro e le loro pantere che spesso si accucciano sul tappeto ai nostri piedi.

Questo albo, allora, è per voi.

[ Insieme, una voce più forte.Clinica e politica professionale]Nei prossimi mesi le colleghe e i colleghi in tutta Itali...
10/01/2025

[ Insieme, una voce più forte.
Clinica e politica professionale]

Nei prossimi mesi le colleghe e i colleghi in tutta Italia si troveranno a dover affrontare un vero e proprio maxi voto per il rinnovo delle nostre istituzioni più importanti: Ordini regionali ed ENPAP.
Mi rendo conto che la disaffezione verso queste istituzioni sia grande, me ne rendo conto perché il contatto con le colleghe e i colleghi è stato costante in questi anni di politica professionale.
Anni in cui, accanto ad .it e .piemonte , l'attivismo ha portato ad incontrare centinaia di colleghi in tutta Italia, attraverso gli eventi di formazioni, di informazione, attraverso i nostri canali social in cui, da anni, siamo sempre presenti, con costanza, impegno e passione.

La politica professionale, infatti, è per me Passione pura.
La politica professionale è, per me, possibilità di cambiamento. Nuovi venti e nuove rotte.
La politica professionale è mantenersi saldi nel mondo sociale; è capire come poter aiutare il prossimo, farsi ve**re idee nuove, nuove soluzioni.
Esattamente come nella psicoterapia.

Ed è per questa ragione che ho deciso di inserire questo post - unico post che ci sarà per queste elezioni- anche su questo profilo: perché clinica e politica sono indissolubilmente legate tra di loro ed io voglio continuare a mettermi a disposizione di entrambe.
Perché come ho scritto nella mia presentazione: nessuno deve essere mai straniero, inascoltato, lasciato indietro. Ed è questo il nostro obiettivo come squadra di AltraPsicologia Piemonte, squadra che vi chiedo di sostenere tutta perché sarà solo insieme che potremo fare quel rumore necessario a farci ascoltare, a farci cambiare direzione.

Si voterà online il 6-7-8 febbraio per le elezioni per l'ordine degli Psicologi del Piemonte, mentre il 3-4-5-6-7 marzo toccherà alle elezioni di ENPAP

Rimango in ascolto per le vostre domande, dubbi o curiosità. Come sempre.

Che siate terapeuti o pazienti,Che accada dentro o fuori la stanza di terapia,Questo è quello che auguro possa accadervi...
30/12/2024



Che siate terapeuti o pazienti,
Che accada dentro o fuori la stanza di terapia,
Questo è quello che auguro possa accadervi, soprattutto nei momenti in cui il buio sembra avvolgere tutto: uno di questi momenti di magia in cui tutto - più o meno - sembra acquisire un senso.


[ La fine dell'amore: "I dieci passi dell'Addio] Nel primo colloquio di una terapia di coppia arriva sempre quel momento...
22/11/2024

[ La fine dell'amore: "I dieci passi dell'Addio]

Nel primo colloquio di una terapia di coppia arriva sempre quel momento in cui pongo la domanda più scomoda di tutte: "Ma voi siete qui perché volete stare insieme o perché volete lasciarvi?"
Vi sorprenderà sapere quanti, tra le lacrime, stringendosi le mani, rispondono che sono lì, di fronte a me, perché sí vorrebbero lasciarsi, dovrebbero lasciarsi ma non sanno come fare a mettere via tutto quell'amore che li ha attraversati e che, in una certa misura, li attraversa ancora.

La fine dell'amore è qualcosa di difficile da poter descrivere, sostenere, pensare. E forse proprio per questo abbiamo bisogno di trovare nelle parole altrui- scritte, cantate, disegnate- un appoggio, un conforto, una stampella al nostro dolore.
"I dieci passi dell'addio" è tutto questo: è il racconto della fine di una storia d’amore e, allo stesso tempo, il racconto dell’impossibilità che un amore concretamente possa finire, perché nessuno saprebbe dire quando tutto è cominciato.

Nella sua prosa poetica Luigi Nacci trova un modo per consegnarsi all’addio, lo fa in dieci passi, in dieci movimenti che iniziano quando si comincia a rinominare le cose: la camera da letto, la cucina, l’armadio, tutto deve avere un nome nuovo, anche l'amore - soprattutto l'amore

Un inno all'amore finito, logoro e trasformato.
Un inno al coraggio che ci vuole per mettere, delle volte, la parola fine e farlo, magari, stringendosi le mani.

[ Azioni Parlanti ] "Domandiamoci ora in che cosa consiste un'azione parlante. Eccone un primo esempio. Tempo fa, in epo...
10/11/2024

[ Azioni Parlanti ]

"Domandiamoci ora in che cosa consiste un'azione parlante. Eccone un primo esempio. Tempo fa, in epoca manicomiale, una paziente si trovava in completo e desolante abbandono in una cella i cui muri lei stessa imbrattava delle sue materie fecali. Questi muri erano dipinti di color c***a. Arrivai in qualità di giovane responsabile del servizio, atterrito da ciò che vi trovavo e risoluto a non trattenermi a lungo; ci sono invece restato dieci anni: il tempo di trasformarlo. Mi viene domandato cosa fare per questa paziente: "Tinteggiamo la sua camera di bianco". Tutti credono che io scherzi; insisto; voglio un bianco opaco: il più delicato; a questo punto si pensa che io sia matto. Essendo piuttosto perseverante, ho perseverato; la camera è stata imbiancata; non abbiamo fatto né detto null'altro. Non ho bisogno riportare il seguito, lo si immagina, la paziente ha cessato di imbrattare, poi si è messa a parlare. Questo mostra l'importanza dei muri, ma ancora più importante dei muri è ciò che ci sta dentro, il pensiero, e l'intenzione che ci si mette; con un'azione che parlava da sola avevo offerto a questa paziente profondamente prostrata e ferita una testimonianza della mia fiducia nel suo Io, lei a sua volta mi aveva semplicemente risposto."

Tratto da "La Comunità Terapeutica. Tra mito e Realtà"
A cura di A. Ferruta, G. Foresti, E. Pedriali, M. Vigorelli.

- il libro in lettura, invece, è "Wellness"-

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