05/03/2020
IL DOLORE È NORMALE
Sicuramente molte cose fanno male; anche la vita può farci soffrire. Ci sono molti tipi di dolore. Se sfortunatamente un cane vi mordesse la gamba perché gli avete tirato la coda, la gamba vi farebbe tremendamente male, e ricordereste quell'incidente per il resto della vostra vita. Probabilmente non fareste lo stesso errore se doveste imbattervi nuovamente in un cane. La vostra esperienza negativa col cane verrebbe raccontata ad amici, conoscenti, parenti, e servirebbe da monito per impedire ad altri di compiere lo stesso vostro errore.
Ovviamente potete provare dolore con un “danno” molto inferiore al morso di un cane. Il dolore potrebbe aumentare gradualmente nel tempo. Immaginate di starvene seduti 8 ore consecutive di fronte al vostro pc a lavoro, in questo caso il dolore sarebbe utile per incoraggiarvi a cambiare posizione o ad alzarvi e muovervi un po'.
Ma il dolore spesso è imprevedibile, e forse è questo l’aspetto ci impaurisce un po'. A volte vi capiterà di sollevare un oggetto mille volte senza nessun problema, poi improvvisamente all’ennesimo sollevamento potrebbe causarvi un dolore tremendo.
I dolori derivanti da morsi, dolori posturali, distorsioni, stiramenti sono “semplici dolori di tutti i giorni” che possono essere collegati facilmente ad un “problema” nei tessuti.
Il cervello conclude che i tessuti sono sotto “attacco” e che è richiesta un’azione, compresi comportamenti per favorirne la guarigione. Un valore aggiunto sta nella memoria del dolore, che probabilmente vi proteggerà dal ripetere lo stesso errore due volte. Forse la storia del morso del cane aiuterà altre famiglie, o l’intera società, nel futuro.
Ma tutti sappiamo che il dolore può essere un’esperienza molto più complessa. Il termine “dolore” viene usato anche per indicare afflizione, cordoglio, solitudine, alienazione ecc.…
Che ne dite del dolore per un amore perso che può debilitarci quanto un mal di schiena acuto? Questo tipo di dolore guidato dalle emozioni ci aiuta a dipingere un quadro dell’esperienza dolorosa molto più ampio. Infatti, tutti i tipi di dolore coinvolgono molti pensieri ed aspetti emotivi.
Abbiamo bisogno che il cervello ci aiuti a comprendere come mai pensieri, credenze, emozioni e comportamenti siano così importanti per il dolore. Soprattutto in quei tipi di dolore persistenti e imprevedibili, in cui la comprensione dei meccanismi del dolore può aiutarci a dargli un senso. Dobbiamo usare il cervello!!
Se in questo momento hai un dolore, allora non sei il solo. Infatti, in ogni momento nel mondo, circa il 20% della popolazione ha dolore che persiste da più di 3 mesi. Nella top10 dei problemi di salute più costosi del nostro tempo, quelli che portano ad avere dolore cronico occupano il primo, il quarto e l’ottavo posto.
QUANDO IL DOLORE PERSISTE E SEMBRA CHE CI ROVINI LA VITA, È DIFFICILE COGLIERNE L’UTILITÀ. MA ANCHE QUANDO IL DOLORE È CRONICO E SGRADEVOLE, CI FA MALE PERCHÉ IL CERVELLO HA CONCLUSO, PER UN MOTIVO O UN ALTRO, CHE SIAMO IN PERICOLO E ABBIAMO BISOGNO DI PROTEZIONE, IL TRUCCO È CAPIRE PERCHÉ IL CERVELLO È GIUNTO A TALE CONCLUSIONE.
Per comprendere meglio l’argomento, nei prossimi post faremo conoscenza con il nostro sistema di allarme: il sistema nervoso!