24/09/2025
«Lei è Chiara, e per chi non lo ricordasse, il suo fidanzato l'ha massacrata di botte fino a sfondarle la testa.
Lei è Chiara oggi, e no, non è in stato vegetativo, come pensavano i medici, anzi scrive, capisce due lingue e risponde alle domande.
Chiara è viva, e se avesse la possibilità di stare in una struttura idonea per fare riabilitazione, magari un giorno, potrebbe tornare a casa.
Al suo carnefice in prigione è stata data la possibilità, di continuare a vivere, e perché Chiara che è la parte offesa non ha lo stesso diritto?
Chiara non è stata risarcita economicamente, almeno che venga risarcita con una terapia giusta e soprattutto, una struttura adeguata.
Spero che condividiate questo post della madre della ragazza, perché a Chiara è stato tolto tutto, eppure lei ha dimostrato che ha voglia di vivere, ridere e comunicare con le persone.
Chiara non ha picchiato, ucciso o altro.. eppure la stanno condannando all'ergastolo.... Per favore televisione, politici, medici, professionisti nella riabilitazione aiutatela».
© Danielle Conjarts. La mamma di Chiara