Psicoterapia Psicoanalitica Dott.ssa Marialba Albisinni

Psicoterapia Psicoanalitica Dott.ssa Marialba Albisinni https://www.psicoterapiaeconsulenza.com
Riconoscere chi siamo e dove siamo orientati ci dà solidità

Sedi dello studio:

PsicologoCIAMPINO
PSICOTERAPIA ONLINE
PsicologoSAN CESAREO
Psicoterapia
Psicoanalisi

Mi occupo anche di risorse umane e valutazione del profilo di personalità richiesto per le aziende. Certifico per la security manager
(integro se necessario con:
Emdr
Mindfulness)

26/08/2025

Cos'è che ci fa star bene? È guardarci negli occhi ed interagire in maniera serena, senza troppe difese; questo può accadere se di fronte abbiamo una persona accogliente e non giudicante.

Tutti noi ne abbiamo bisogno per aprirci, per raccontarci e per sentirci parte di un mondo relazionale più umano. Non possiamo farcela se manca questo presupposto. Credo nella psicoterapia vis a vis ed è questa che continuerò a fare.

Lunedì si ricomincia a tempo pieno, con la stessa speranza e fiducia di contribuire a qualcosa di positivo, nel mio tempo e nel mio piccolo spazio. Non faccio miracoli ma sempre un gran lavoro di alleanza. È nel lavoro insieme che c'è il miglioramento, la possibilità di elaborare, e la consapevolezza di come ci si rafforza e cosa rende fragile ed in parte come accogliere la nostra fragilità. La singolare psiche umana va compresa prima di migliorarla.

Personalmente non ho possibilità di inserire nuove persone ma della vostra terapeuta o terapeuta non accontentatevi di uno schermo, o di prescrizioni, o di sole tecniche cercate relazione e professionalità e troverete quella giusta o giusto per voi.

La salute mentale è prioritaria nella nostra vita.
Ricordiamoci che la terapeuta o il terapeuta non può essere l'amica/o. Per lavorare bene è importante mantenere confini sani che aiutino a mantenere identità e chiarezza del ruolo professionale e soprattutto a tutelare chi richiede un percorso.
Ne ho sentite tante ormai... i pazienti si disorientato, il confine professionale ha un significato terapeutico. Quando parlo di relazione intendo all'interno del setting terapeutico, lo specifico perché potrebbe portare ad equivoci ed aspettative frustranti.
A presto!

15/08/2025

L'invidioso non gode di qualcosa se non del suo tormento senza pace. Non c' è mai un fondo, una sazietà, un appagamento definitivo per l'invidia. Nemmeno la morte dell'invidiato può placare la spinta invidiosa. Perché? Perché l'invidia non è mai invidia «di qualcosa» (di una proprietà o di una qualità particolare dell'invidiato), ma della sua vita, della vitalità della vita dell'altro. Quello che l'invidioso non sopporta è la manifestazione della vita differente dell'altro nella sua forza generativa.

(In collaborazione con Einaudi editore)

08/08/2025
02/08/2025

“Il bambino traumatizzato non è solo abusato: è trasformato in adulto.
Gli si chiede di proteggere chi lo ferisce, di essere comprensivo verso il carnefice. Questa richiesta lo spezza.
Diventa impossibile sapere chi si è, cosa si prova, dove comincia il dolore.”

“Chi è stato invaso, violato, manipolato nel corpo e nella mente, non può più sopportare alcuna intrusione.
Solo un’analisi che sa aspettare, accogliere, rispettare il silenzio, può curare.
Non si tratta di interpretare, ma di accompagnare.”

Sandor Ferenczi

24/07/2025

Contro l'abuso della psicoterapia ( leggere sotto)
Concordo su tutto, ed è importante ricordare e sottolineare tutti i punti delineati, ma concordo in parte col punto 5; l'io si interroga in presenza del professionista ma al contempo prende contatto anche con le proprie fragilità e conoscenze di sé e questo in qualche modo rafforza. La psicoterapia, perlomeno quella psicodinamica contatta e comprende l'io in senso storico, connette con la propria identità anche in divenire, la rende più solida e questo è uno dei tanti scopi della psicoterapia. La consapevolezza e l'autorealizzazione del proprio "disegno di vita" come direbbe Heinz Kohut ( noto psicoanalista- psicologia del Sé), rendono la persona più integrata con le sue sfaccettature, con un suo stare al mondo più sólido.

23/07/2025

Anna De Simone

08/07/2025

⭕ Attenzione agli analisti o psicoterapeuti che propongono "metodi" ancor prima della loro "personalità" (l'unica che cura e trasforma)

Scrive Aldo Carotenuto:
“La liberazione del paziente passa necessariamente attraverso la libertà del terapeuta: un analista che si limita a usare determinate tecniche in modo acritico e impersonale, che non se la sente di rischiare del proprio sia sul piano creativo che su quello dei sentimenti e delle emozioni, non può dare quello che non ha, non può aiutare nessuno a conquistare la libertà, perché lui stesso non è libero."

📙 Aldo Carotenuto - La Colomba di Kant, p.73 ➡️ https://amzn.to/3OSqIrH
__________

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Bellissima!Cosa significa sentirsi visti?[…]È quando ti senti luceanche se sei spettinato dentroÈ trovare un cuoreche no...
01/07/2025

Bellissima!
Cosa significa sentirsi visti?

[…]
È quando ti senti luce
anche se sei spettinato dentro

È trovare un cuore
che non ti corregge,
ti celebra.

È quando il tuo caos
non fa scappare nessuno.

È non dover alzare il volume
per esistere.

È quando ti chiamano per nome
come se fosse una poesia.

È che c'è chi resta
quando non sei brillante
né utile
né divertente.

È trovare occhi
che non hanno paura della tua ombra.

È non sentirsi mai di troppo
nemmeno nel proprio silenzio.

È qualcuno che ti tiene il dolore
per un minuto,
mentre tu riposi.

Andrew Faber

Illustrazione: David Pongran

Cosa significa sentirsi visti?

[…]
È quando ti senti luce
anche se sei spettinato dentro

È trovare un cuore
che non ti corregge,
ti celebra.

È quando il tuo caos
non fa scappare nessuno.

È non dover alzare il volume
per esistere.

È quando ti chiamano per nome
come se fosse una poesia.

È che c'è chi resta
quando non sei brillante
né utile
né divertente.

È trovare occhi
che non hanno paura della tua ombra.

È non sentirsi mai di troppo
nemmeno nel proprio silenzio.

È qualcuno che ti tiene il dolore
per un minuto,
mentre tu riposi.

Andrew Faber

Illustrazione: David Pongran

09/12/2024

09/12/2024

IL PESO DEL RANCORE
C’era una volta una formica che andava canticchiando, caricata con un enorme frutto di bosco, quando uno scarabeo le bloccò il cammino ridendo del suo carico e del suo lavoro.

Non era la prima volta che lo faceva.

La formica non gli diede peso, lo aggirò e continuò per la sua strada.

Qualche giorno dopo, lo scarabeo rimase intrappolato nella resina appiccicosa di un albero e chiese aiuto.

Alcuni animali, che erano stati vittime delle sue prese in giro e dei suoi modi maleducati, non si avvicinarono.

La formica, però, gli porse una lunga briciola d’erba e lo scarabeo riuscì a liberarsi dalla resina.

Grato, l’insetto le chiese perché lo avesse aiutato nonostante si fosse sempre preso gioco dei pesanti carichi che lei trasportava.

Allora la formica rispose:
«Posso trasportare fino a 20 volte il mio peso, ma c’è un carico troppo pesante per me, che non posso né voglio portare: il rancore.

Per questo cerco di non farlo mai restare sulla mia schiena, perché ho bisogno di essa per trasportare cose che sono molto importanti per la mia sopravvivenza».

Interessante, applicalo nella tua vita.

Crediti all’autore.

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Our Story

" Io non posso dirti come vivere in un modo diverso perché, se lo facessi, ancora una volta tu vivresti il disegno di un altro". Da Le lacrime di Nietzsche- Irvin Yalom

L’attenuazione del sintomo dipende molto da quanto vuoi liberartene...ci vuole pazienza per comprenderlo e trasformarlo in qualcosa di più funzionale e costruttivo. Dalla mia esperienza se non si scende a riconoscere l’emozione e l’esperienza che lo ha causato, il sintomo permane. Il lavoro emotivo è alla base del mio lavoro. L’importante svolta del lavoro terapeutico sta nel riconoscere le parti dissociate che divengono conflitto poi consapevolezza e in seguito mi viene da dire autodisciplina verso la tua libertà di essere e divenire... soprattutto sereno con te stesso. Il tutto avviene in una cornice di relazione terapeutica in cui si lavora delicatamente nel rispetto dei tuoi tempi e soprattutto in una “nuova esperienza relazionale emotivamente correttiva” di ciò che invece è stato.

La psicoterapia psicoanalitica (psicdinamica) è l’approccio a cui credo e aderisco in pieno. E’ un impegno relazionale da ambe le parti ma necessita di “costanza” e “continuità” . Ho provato altri luoghi ma la psicoanalisi è quella che da più risposte, è quella più completa e profonda ed è la disciplina in cui ho riposto la mia fiducia e buona parte della mia vita. E’ in continua crescita e validità sempre più scientifica>>. Marialba Albisinni