
27/08/2025
PROCRASTINARE LA BUONANOTTE
Ti è mai capitato di dirti “ancora dieci minuti” prima di dormire e poi ritrovarti a scorrere il telefono per ore? Questo comportamento ha un nome: procrastinazione della buonanotte, o in inglese revenge bedtime procrastination. Si tratta della tendenza a rimandare intenzionalmente l’orario del sonno per dedicarsi ad attività percepite come piacevoli o gratificanti, pur essendo consapevoli delle conseguenze negative che ciò comporta sul riposo e sul benessere generale.
Ma perché accade? Le persone più colpite sono spesso quelle che sperimentano elevati livelli di stress e una ridotta percezione di controllo sul proprio tempo quotidiano. La notte diventa così uno spazio di libertà, un momento di rivalsa personale contro la mancanza di tempo libero, da cui deriva il termine “revenge” (vendetta).
Gli effetti, tuttavia, non vanno sottovalutati. La deprivazione cronica di sonno compromette memoria, attenzione e capacità decisionale, aumenta la sonnolenza diurna e peggiora la regolazione emotiva, rendendo più vulnerabili ad ansia e depressione. Anche l’organismo ne risente: il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e obesità cresce in maniera significativa.
C’è però una buona notizia. Uno studio del 2023 ha evidenziato che interventi basati sull’autoaccettazione e sulla cura di sé possono ridurre efficacemente la procrastinazione del sonno, aiutando a trovare un equilibrio tra il bisogno di tempo personale e la necessità di un riposo adeguato.
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Fonte: “Revenge Bedtime Procrastination: A Self-Love Phenomenon or Revenge Against Yourself?”, W. Alqo'idah, Jurnal Psikologi Perseptual, 2023
Credit foto: Vocabulary Encyclopedia, YouTube