Dottor Guido Sammartino

Dottor Guido Sammartino (BSC Hons) in Osteopatia. Solo così si è certi di arrivare alla completa risoluzione del problema il quale altrimenti tenderebbe a ripresentarsi di continuo.

Da circa 30 anni mi dedico alla ricerca della salute, del benessere e dell’evoluzione dell’essere umano conseguendo una laurea in scienze motorie, una laurea magistrale in scienze della nutrizione umana e un D.O. Nel corso degli anni ho approfondito gli studi sulla Medicina Tradizionale Cinese e delle discipline orientali come il Qi gong e la meditazione, conseguendo un diploma di Terapista Shiatsu e TUI NA. Appassionato e studioso medicina energetica, di psiconeuroendocrinoimmunologia, di discipline psico-energetiche e di chinesiologia applicata, ho avuto modo di sviluppare nel tempo una visione integrata della medicina, considerando l’individuo come un’unita inscindibile di corpo, mente, emozioni e spirito. COSA E’ L’OSTEOPATIA
L’osteopatia rappresenta un modello terapeutico esclusivamente manuale, il cui scopo è quello di ristabilire il corretto equilibro funzionale ed energetico dell’individuo. Il nostro organismo è continuamente soggetto a fattori di stress (traumi fisici, posture errate, alimentazione scorretta, fattori ambientali, stress emozionali, ecc.) che a lungo andare possono indebolire le nostre capacità di adattamento, favorendo in tal modo l’insorgere di disturbi, dolori, fino a vere e proprie patologie. Quindi la comparsa del sintomo rappresenta un campanello di allarme che sta ad indicare la necessità di correggere o modificare quegli aspetti e abitudini della nostra vita, che ci impediscono di condurre una vita in piena salute e in armonia con tutto ciò che ci circonda. L’osteopatia si focalizza sulla cura della persona secondo una visione olistica che comprende corpo, mente e spirito e non sulla malattia che rappresenta solo la diretta conseguenza di un alterato equilibrio di questi aspetti. Dunque non interviene esclusivamente sul sintomo ma va a ricercarne la causa che spesso trova le sue radici in altre zone del corpo o anche al di fuori di esso. LA VISITA OSTEOPATICA
La visita osteopatica comprende un’accurata anamnesi della storia personale del paziente. Si indagherà a fondo sul suo stile di vita, sulla sua salute generale, su ogni evento traumatico o emotivo che abbia contribuito all’insorgenza del sintomo. Seguirà un’accurata visita posturale e tutti i vari test necessari per una corretta valutazione e diagnosi del paziente. L’organismo umano funziona infatti come un’unità inscindibile in cui ogni singola parte è in connessione con tutto il resto, sia da un punto di vista meccanico, neurologico ed energetico. La capacità dell’osteopata di integrare tutti i sistemi di funzionamento dell’organismo, gli permette di risalire ai reali meccanismi disfunzionali che hanno consentito il manifestarsi del disturbo. Alla fine si stabilirà un protocollo terapeutico che comprenderà un certo numero di sedute ripartite nel corso del tempo, ed eventuali esercizi o suggerimenti utili che possano contribuire al consolidamento dei risultati. Qualora siano presenti particolari condizioni di salute che comportino dei potenziali rischi, o lesioni anatomiche che impediscano di ottenere risultati apprezzabili, l’osteopata indirizzerà il paziente verso le figure mediche di competenza. IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO
La seduta osteopatica prevede l’applicazione di tecniche dolci, che andranno a correggere le varie disfunzioni presenti a livello muscolare, articolare, fasciale, viscerale, craniale ed anche emozionale, ristabilendo in tal modo l’armonia posturale del paziente. Ciò gli permetterà di ritrovare il proprio equilibrio e il proprio benessere sfruttando le sue capacità di autoregolazione. Il ruolo del terapeuta consiste infatti nell’eliminare gli ostacoli alle vie di comunicazione del corpo, per sfruttare le naturali capacità di guarigione con la conseguente scomparsa del sintomo. Il trattamento agisce su più livelli:
• Meccanico: ripristina la normale mobilità articolare e normalizza il tono e la forza muscolare.
• Biochimico: stimola il corretto scambio di fluidi a livello delle strutture trattate migliorandone la microcircolazione.
• Neurologico: ripristina la normale conducibilità nervosa tra la colonna vertebrale e il resto del corpo, migliorando in tal modo la funzionalità delle strutture e degli organi innervati.
• Energetico: stimola il corretto fluire delle nostre energie, migliorando la nostra vitalità e le capacità di adattamento ai fattori ambientali. CAMPI DI APPLICAZIONE

L’osteopatia, grazie ai principi su cui si basa, interviene su persone di tutte le età, dall’anziano, al neonato, alla donna in gravidanza. Si occupa principalmente di affezioni che riguardano il sistema muscolo scheletrico ma anche di molti disturbi funzionali a carico di organi e visceri dove non sia necessario un intervento medico specifico.


• Lombalgie, sciatalgie, discopatie, ernia del disco.
• Dolori cervicali, cefalee e vertigini.
• Dolori cervico mandibolari.
• Nevralgie.
• Dolori osteo articolari, artrosi.
• Dolori da trauma sportivo, tendiniti, pubalgie.
• Periartrite scapolo omerale.
• Squilibri posturali (ipercifosi, scoliosi giovanile).
• Dolori in gravidanza.
• Disturbi ginecologici (dismenorrea).
• Disturbi digestivi (stipsi, reflusso gastro esofageo, colon irritabile).
• Dolori post operatori.
• Congestioni venose agli arti inferiori, emorroidi.
• Trattamenti nei neonati e bambini.
• Stati ansiosi, insonnia.

COME REGOLARIZZARE LA GLICEMIALa glicemia (ovvero la percentuale di zuccheri presente nel sangue), viene costantemente r...
07/09/2025

COME REGOLARIZZARE LA GLICEMIA
La glicemia (ovvero la percentuale di zuccheri presente nel sangue), viene costantemente regolata da un complesso meccanismo ormonale in cui sono coinvolte numerose sostanze con ruoli differenti ma che operano in stretta sinergia tra di loro: INSULINA, GLUCAGONE, CORTISOLO. Nello specifico l’insulina preleva gli zuccheri dal torrente sanguigno e ne consente il deposito a livello cellulare; al contrario il glucagone e il cortisolo mobilitano le riserve di glicogeno cellulare, trasportando glucosio nel sangue per sopperire alle richieste energetiche dell’organismo. Le attuali condizioni di vita (quali un’alimentazione eccessivamente sbilanciata verso gli zuccheri e le farine raffinate ed elevati livelli di stress), impongono spesso un sovraccarico eccessivo in grado di alterare il sottile equilibrio metabolico ed ormonale, provocando una sempre maggiore difficoltà a mantenere costanti i livelli di zuccheri nel sangue. L’insulina farà sempre più fatica a contenerne gli eccessi fino a sfociare nella temuta condizione dell’INSULINO RESISTENZA (che rappresenta l’anticamera del diabete), con pesanti ripercussioni sulla salute del nostro organismo. Questa condizione clinica è molto più diffusa di quanto si possa immaginare (spesso associata ad un accumulo di grasso addominale), ma vi garantisco che una presa di coscienza e un contestuale cambiamento dello stile di vita può ripristinare l’equilibrio perso:
• è di fondamentale importanza ridurre notevolmente l’apporto di quei cibi con elevato indice glicemico e sostituirli con cibi ricchi in grassi (olio EVO, di cocco, b***o chiarificato, pesce azzurro, uova, avocado, frutta secca e semi oleosi) e al contempo garantire il giusto apporto di fibre insolubili e di proteine ad elevato valore biologico, al fine di contenere il più possibile le continue attivazioni insuliniche;
• svolgere una regolare attività fisica, specie ad alta intensità come il sollevamento pesi;
• introdurre il digiuno intermittente che garantisce un elevato potere rigenerante;
• ripristinare il microbiota intestinale i cui batteri giocano un ruolo fondamentale nel regolarizzare la glicemia.

CHIARIMENTI SUL GLUTINENegli ultimi anni stiamo assistendo ad una sempre maggiore attenzione nei confronti di questa pro...
24/08/2025

CHIARIMENTI SUL GLUTINE

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad una sempre maggiore attenzione nei confronti di questa proteina, a causa degli ipotetici effetti avversi che essa avrebbe nei confronti del nostro organismo. Escludendo le forme diagnosticate di CELIACHIA, sempre più persone sembrerebbero mostrare una scarsa affinità metabolica con le proteine del grano (gliadina e glutenina); questa condizione è definita SENSIBILITA’ AL GLUTINE DI NATURA NON CELIACA. Tale condizione sarebbe da attribuire a tutta una serie di fattori concatenati tra di loro:
• aumento esponenziale del consumo di cereali rispetto al nostro reale fabbisogno (in particolare l’utilizzo delle farine raffinate e dei prodotti industriali);
• utilizzo massivo del grano moderno che rispetto ai grani antichi ha subito svariate modificazioni geniche, modificando le caratteristiche biochimiche della gliadina. Ciò rende i peptidi maggiormente difficili da degradare (come ad esempio il peptide 33-mer della gliadina) causando una spiccata predisposizione alla PERMEABILITA’ INTESTINALE, ALL’INFIAMMAZIONE e ad una maggiore IMMUNOREATTIVITA’ che può coinvolgere organi come la tiroide e il sistema nervoso;
• stress cronico, alimentazione poco consapevole e aumento esponenziale di farmaci predispongono alla DISBIOSI intestinale. Se mancano i batteri buoni anche la capacità digestiva e di degradazione delle proteine risulta alterata;
• utilizzo sempre meno diffuso del LIEVITO MADRE, la cui presenza batterica garantirebbe una maggiore e fisiologica digeribilità degli alimenti.

Non vi aspettate dunque solo disturbi intestinali; spesso i principali sintomi che coinvolgono l’organismo sono di natura sistemica a causa del possibile coinvolgimento di organi e tessuti extra intestinali: dolori e stanchezza cronica, mancanza di energia, emicrania, vertigini, disturbi cognitivo-comportamentali, difficoltà di concentrazione e nebbia mentale, predisposizione alle patologie autoimmuni.

PERCHE’ NON DIMAGRISCOMolte persone col trascorrere del tempo e senza rendersene conto, si ritrovano a convivere con tut...
19/08/2025

PERCHE’ NON DIMAGRISCO

Molte persone col trascorrere del tempo e senza rendersene conto, si ritrovano a convivere con tutta una serie di disturbi che compromettono la qualità della loro vita (disturbi gastro intestinali, dolori e stanchezza cronica, intolleranze alimentari, disturbi del sonno, ecc.). Il responsabile di tutto ciò è sempre la mancata consapevolezza di sé e di uno stile di vita funzionale alle proprie esigenze. Manca spesso una vera educazione alimentare, ci si muove sempre meno, abbiamo sempre più difficoltà a gestire i livelli di stress, riposiamo male, assumiamo troppi farmaci. Si giunge pertanto ad un circolo vizioso che altera l’equilibrio metabolico ed ormonale dell’organismo:
• gli organi emuntori (fegato, reni, intestino) faranno sempre più fatica a metabolizzare ed eliminare le tossine le quali tenderanno ad accumularsi nella matrice cellulare, rallentandone l’attività metabolica;
• disbiosi e aumento della permeabilità intestinale portano ad una disregolazione metabolica e del sistema immunitario.

L’organismo reagisce mantenendo uno stato infiammatorio sub clinico e modificando gradualmente l’equilibrio ormonale (insulina, cortisolo, ormoni tiroidei) oltre che il normale senso di fame e sazietà.
Una conseguenza logica di tutto ciò è l’accumulo di grasso in eccesso e la sempre maggiore difficoltà a PERDERE PESO.
Ricordate che ciò che siamo esternamente è sempre l’espressione di qualcosa di più profondo. Non esiste pertanto una ricetta miracolosa che possa andare bene per tutti. L’unica cosa certa è che occorre assumersi la piena responsabilità della propria vita in direzione di una spirale evolutiva che comprenda un’alimentazione consapevole, tecniche di gestione dello stress, attività fisica moderata e ritrovare la passione nella vita dedicandosi a ciò che più amate.

I SEGNALI CHE INDICANO UN ECCESSO DI ZUCCHERI NEL SANGUEEsistono dei segnali che possono far sospettare un eccesso di zu...
13/08/2025

I SEGNALI CHE INDICANO UN ECCESSO DI ZUCCHERI NEL SANGUE

Esistono dei segnali che possono far sospettare un eccesso di zuccheri nel sangue, spesso associati ad un’alterazione del metabolismo insulinico (INSULINO RESISTENZA) in cui l’insulina fa sempre più fatica a regolare i valori della glicemia:

• necessità ad urinare frequentemente (alzarsi la notte dopo una cena abbondante) perché lo zucchero in eccesso deve essere in qualche modo eliminato dall’organismo;
• tendenza a bere di più per evitare disidratazione (ecco perché le bevande zuccherate o alcoliche aumentano la sete);
• difficoltà di concentrazione (l’insulina inibisce alcuni ormoni come la serotonina o la dopamina); dopo un pasto abbondante subentra stanchezza e sonnolenza;
• difficoltà a digerire e gonfiore addominale (a causa dell’eccessiva fermentazione batterica);
• fame costante di zuccheri;
• maggiore facilità a sviluppare infezioni a livello urinario, candida, eccesso di muco o gengiviti;
• problemi alla pelle (la cute appare secca e poco nutrita);
• dolori muscolari frequenti a causa del non corretto apporto energetico alle cellule e all’aumento dello stress ossidativo;
• eccesso di grasso viscerale (classico aspetto con pancia prominente e arti magri), con conseguente infiammazione e predisposizione alle malattie cardiovascolari;
• difficoltà a perdere peso in quanto l’insulina inibisce la lipolisi.

PERCHE’ E’ UTILE INTEGRARE IL MAGNESIOIl magnesio è un minerale essenziale per l’organismo ed interviene in oltre 300 re...
07/08/2025

PERCHE’ E’ UTILE INTEGRARE IL MAGNESIO

Il magnesio è un minerale essenziale per l’organismo ed interviene in oltre 300 reazioni biochimiche a livello cellulare, coadiuvando il metabolismo energetico e la salute del sistema nervoso e muscolare. Tra le sue innumerevoli funzioni, il magnesio è fondamentale per:
• la corretta assimilazione del calcio e della vitamina D;
• regola la produzione della SOSTANZA P, un neurotrasmettitore implicato nella MODULAZIONE DEL DOLORE e della risposta infiammatoria. Il magnesio è dunque in grado di ridurre l’intensità e la soglia del dolore;
• è fondamentale per la sintesi dell’ATP all’interno dei mitocondri (le nostre centraline energetiche). Se siamo carenti di magnesio possono emergere sintomi quali stanchezza, debolezza e dolori muscolari.

LE INSIDIE DEL FRUTTOSIO: DAL FEGATO GRASSO AI DOLORI ARTICOLARIIl fruttosio è il principale zucchero contenuto nella fr...
30/07/2025

LE INSIDIE DEL FRUTTOSIO: DAL FEGATO GRASSO AI DOLORI ARTICOLARI
Il fruttosio è il principale zucchero contenuto nella frutta (e in diversi vegetali) oltre che nel miele e nello zucchero comune. Tuttavia nel contesto di un’alimentazione moderna, lo troviamo anche in moltissimi alimenti industriali (specie quelli che contengono SCIROPPO DI GLUCOSIO e di MAIS) e nelle bibite zuccherate; il suo consumo pertanto risulta sproporzionato rispetto alla nostra tolleranza fisiologica. Il fruttosio rispetto al glucosio presenta una via metabolica particolare: viene metabolizzato in gran parte nel fegato che ne tollera infatti solo una piccola quantità fisiologica giornaliera per scopi energetici. Un suo eccesso subisce invece un destino diverso: viene trasformato in TRIGLICERIDI, COLESTEROLO e ACIDI URICI (aumentando il rischio cardiovascolare), predispone alla STEATOSI EPATICA (fegato grasso) e all’INSULINO RESISTENZA con conseguente accumulo di grasso corporeo, induce la formazione dei prodotti avanzati della glicazione (interazione con le proteine), favorendo in tal modo i processi di stress ossidativo e infiammazione specie a livello delle articolazioni, con conseguente dolore e degenerazione precoce.

UNA TIRA L’ALTRASapete perché esistono degli alimenti in commercio che creano dipendenza e ti inducono a mangiarne di co...
24/07/2025

UNA TIRA L’ALTRA
Sapete perché esistono degli alimenti in commercio che creano dipendenza e ti inducono a mangiarne di continuo, come spinti da una forza incontrollabile? Nello specifico mi riferisco a tutti i prodotti da banco e confezionati (come ad esempio le patatine, i biscotti, gli snack dolci e salati). L’industria alimentare conosce perfettamente questi meccanismi di percezione sensoriale e mette in atto tutte quelle strategie che spingono il consumatore all’interno di una spirale altamente pericolosa. Si tratta di sostanze che in associazione tra di loro, creano una miscela esplosiva di piacere sensoriale irrefrenabile: zuccheri specie il fruttosio, lo sciroppo di glucosio e di mais, sale e oli vegetali.

DIGIUNO INTERMITTENTEIl digiuno rappresenta una pratica sempre più diffusa in ambito medico scientifico, in grado di off...
21/07/2025

DIGIUNO INTERMITTENTE
Il digiuno rappresenta una pratica sempre più diffusa in ambito medico scientifico, in grado di offrire benefici non trascurabili per la salute della persona. La pratica del digiuno ha origini molto antiche e ad oggi viene messa in atto con modalità differenti in base alle nostre esigenze individuali. Si può praticare un digiuno prolungato nel tempo (anche per svariati giorni), nel qual caso è sempre opportuno essere adeguatamente seguiti da un professionista, fino a digiuni più contenuti di alcune ore che sono al contrario alla portata di tutti.
Ma quali sono i reali benefici di un digiuno?
• Favorisce l’eliminazione di tossine e liquidi in eccesso per cui ha un elevato potere depurativo.
• Può contribuire a ridurre la percentuale di grasso corporeo e regolarizzare i valori ematici di colesterolo e trigliceridi.
• Ha un effetto neurotrofico, contribuendo alla prevenzione delle malattie neurodegenerative.
• Migliora la memoria e la concentrazione.
• Ha un effetto rigenerante sui mitocondri cellulari, ripristinando dunque i corretti livelli di energia.
• È in grado di migliorare la sensibilità insulinica.
• Favorisce la rigenerazione cellulare.
Una delle pratiche più diffuse consiste nel digiunare per circa 16 ore consecutive; si tratta dunque di non assumere più alcun alimento (tranne l’acqua) a partire dalle 16.00/17.00 del pomeriggio fino alla colazione successiva. Potete iniziare a sperimentare questa pratica una volta a settimana per poi eventualmente incrementarne la frequenza.

LA RICOTTALa ricotta è tra i pochi formaggi che può essere consumato senza andare incontro a particolari disturbi per la...
16/07/2025

LA RICOTTA
La ricotta è tra i pochi formaggi che può essere consumato senza andare incontro a particolari disturbi per la nostra salute. A meno che non soffriate di patologie autoimmuni o infiammatorie o siete particolarmente INTOLLERANTI AL LATTOSIO, la ricotta fresca può essere tranquillamente integrata nella vostra dieta.
Il vantaggio della ricotta rispetto agli altri formaggi è l’assenza di CASEINE, le proteine del latte responsabili in gran parte dei processi infiammatori e del fenomeno della permeabilità intestinale. Essa si ricava infatti dal siero, la parte liquida che si separa dal caglio durante la produzione dei formaggi e rappresenta per tanto un’ottima fonte di proteine ad elevato valore biologico. In particolare presenta un elevato contenuto di cisteina, un precursore del GLUTATIONE che è il più potente antiossidante del nostro organismo.
Prediligete quella di pecora anche se sensibilmente più grassa e consumatela principalmente nella prima parte della giornata (ad esempio a colazione in associazione a della frutta secca) e preferibilmente non in abbinamento con altri amidi.
Ovviamente va assunta sempre con parsimonia e quindi non giornalmente ma al massimo ogni 4-5 giorni.

Indirizzo

.. . .
Cinisi
90045

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dottor Guido Sammartino pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare