07/11/2025
Non solo un massaggio . Come agisce lo shiastu ...
✨ BLOCCO CERVICALE = VIVERE LA VITA A METÀ
a cura del Dott. Luigi Barreca
Il blocco cervicale non è solo una tensione muscolare o posturale: è una vera e propria interruzione del flusso vitale tra mente e corpo.
Quando la cervicale si irrigidisce, la testa smette di girarsi, ma ancor prima smette di guardare la vita da più prospettive.
È come vivere a metà: vedi solo ciò che conferma le tue convinzioni, ma non ciò che potrebbe liberarti.
La cervicale rappresenta la cerniera del destino — collega il pensiero alla parola, il passato al futuro, la mente al Cuore.
Qui passa il respiro sottile della libertà interiore: se si blocca, l’esistenza si riduce a ripetizione.
💠 La rotazione a destra – il controllo razionale e il “non voler vedere”
Quando fai fatica a girare la testa verso destra, il corpo sta dicendo:
“Non voglio vedere ciò che minaccia le mie certezze.”
La destra è collegata all’emisfero sinistro, sede del razionale, del logico, del maschile energetico — non di genere, ma di principio.
È l’energia che vuole comprendere, misurare, dominare.
Quando si irrigidisce, nasce il blocco del controllo, della paura di perdere direzione.
È come se il corpo avesse bisogno di trattenere — e trattenendo, non lascia più fluire.
A livello energetico, questo lato è connesso al meridiano della Vescica Urinaria, che in questa zona parla proprio del non lasciar andare.
Nel linguaggio dei segmenti emozionali, il segmento della gola si attiva: è il “non dire”, il “non osare”, il “non potermi esprimere per non rompere l’equilibrio”.
💠 La rotazione a sinistra – il dolore del sentire e la paura dell’intuizione
Se invece è la rotazione a sinistra a essere limitata, il corpo esprime:
“Non voglio vedere ciò che mi ferisce.”
La sinistra è collegata all’emisfero destro, sede del femminile energetico, dell’intuito, della sensibilità e della visione sottile.
Quando questo lato si blocca, non è più la mente a controllare, ma l’emozione a trattenere.
Il corpo chiude il passaggio per non sentire troppo, per non riaprire memorie emotive o ferite del passato.
È il blocco di chi ha visto troppo e ora teme di percepire ancora.
Di chi, per proteggersi, ha rinunciato a fidarsi del proprio intuito.
Qui il movimento che manca non è quello fisico, ma quello dell’anima: il permettersi di fluire nel mistero, nel non sapere, nel lasciarsi guidare.
💫 I 3 PsicoPunti del Risveglio Cervicale
📍 V.U.10 – Tian Zhu (Colonna del Cielo)
È la base della connessione tra corpo e Cielo.
Quando è bloccato, lo sguardo si abbassa e la percezione si chiude.
Trattarlo significa riaprire la visione, dissolvere la nebbia mentale e ristabilire il contatto con la direzione profonda del proprio cammino.
📍 G.B.20 – Feng Chi (Stagno del Vento)
È il ponte tra pensiero e spirito.
Lavora sulle tensioni della nuca e sui “venti interni” che confondono la mente.
Quando è libero, porta chiarezza, calma e fluidità nei pensieri.
È il punto che trasforma l’irrigidimento in intuizione e fa respirare la mente.
📍 G.B.21 – Jian Jing (Pozzo della Spalla)
È il punto del peso e della responsabilità.
Racchiude ciò che ci siamo caricati addosso — colpe, doveri, ruoli.
Trattarlo significa alleggerire le spalle, lasciare cadere il superfluo e ricordarsi che la vita non va portata, ma vissuta.
🌿 Messaggio Psicosomatico
Il blocco cervicale è un simbolo potente:
ti invita a guardare la vita da entrambi i lati, a riunire mente e cuore, a non scegliere tra controllo e intuizione, ma a farli danzare insieme.
Solo allora la testa tornerà a muoversi, e con essa la visione interiore.
Perché quando il collo si apre, la vita torna a scorrere in tutte le direzioni.
📘 Dal Metodo PsicoPunti® del Dr. Luigi Barreca
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