04/04/2021
Dico la mia, tanto ormai lo fanno tutti.....
Negli ultimi 30 anni, la professione infermieristica si è talmente evoluta, che presto ci si è resi conto che alcune mansioni, di tipo igienico sanitario e alberghiero, non potevano essere svolte dagli infermieri. E allora, a chi affidare questi compiti? Non certo all’infermiere generico, figura molto al di sotto degli OSS di oggi, che allora non esistevano. Quindi, venne inventato l’asa, poi l’ota, e finalmente si arrivò all’oss. Oggi, l’oss cura il paziente secondo le sue specifiche competenze, ed è divenuto molto importante nell’economia del lavoro in corsia, e non solo. È una figura oramai presente in tutti i reparti, con diversità di compiti, ed è molto considerato dalle altre figure. Ma non dimentichiamo che è l’aiuto infermiere, e quindi subordinato al suo lavoro, ed è chiamato a svolgere quei compiti che l’infermiere non svolge più, da decenni. Ma non perché la sua professione è diventata una professione intellettuale, ma perché i suoi obiettivi sono perseguibili solamente con una preparazione molto più importante. È infatti chiamato a fare diagnosi, ad intervenire tempestivamente, a monitorare diverse situazioni che riguardano i pazienti ed il reparto, ad organizzare, a redarre cartelle infermieristiche, cartacee o informatiche che siano, a distribuire terapie, a sostituire il medico quando questi è assente o in reperibilità, a sistemare la modulistica in modo da averne accesso immediato in caso di bisogno, a verificare il funzionamento delle apparecchiature elettromedicali, firmando di persona, e mettendoci la faccia. E non disdegnando, mai o quasi, di dare una mano ad un OSS nel momento del bisogno. Per cui, quando sentirete dire ad un infermiere che non può fare una determinata cosa, state pur certi che sarà impegnato a farne qualcuna di quelle che ho elencato sopra, e chissà quante ne ho dimenticate. Auguri a tutti