
23/07/2025
La mia voglia di preparare la cena d’estate è ai minimi storici, per fortuna i figli apprezzano i miei (pochissimi) sforzi.
La conclusione a cui sono arrivata nel caso dei miei figli è che probabilmente li ho presi per pigrizia.
Mi spiego: non avendo tempo e nemmeno voglia di nascondere le verdure/legumi nelle polpette o di farle impanate o di cucinare torte salate… ho finito per servirle sempre nella loro forma naturale, che non mi costava nessuna fatica.
Sono una “impiattatrice” incredibile. In cinque minuti ti metto su una cena.
Ho il classico figlio che “mangia tutto” e la classica figlia che “non mangia niente”, però appurato che erano sani entrambi, non ho fatto differenze e ho messo sempre nel piatto le verdure in vista, così come sono, senza fronzoli.
Ho creato un’abitudine e il tempo l’ha consolidata.
Nessuna bravura, anzi, ripeto: la mia è pigrizia.
Però sapevo la teoria: se perseveri funziona.
Metti nel piatto un alimento sempre accetto (chessò, il riso in bianco) e un alimento poco amato (chessò, il pomodoro).
Metti nello stesso piatto (ma separatamente) ciò che amano e ciò che odiano.
Non commentare, non insistere, non chiedere “Ti piace? Non ti piace? Non mangi? Perché non mangi?”.
Rilassati e mangia il tuo piatto con gusto.
È provato, evidenza scientifica: il rifiuto dei cibi si vince così.
Tuo figlio non morirà di fame: hai messo un cibo amato nel piatto, giusto? A posto.
Il cibo non amato lo metti per “allenamento”.
P.S.: ringraziamo sempre di avere una tavola imbandita e la nostra famiglia intorno, niente è scontato oggi 🍉
P.S.: mi piace tornare i post scritti di Facebook, avevo iniziato così ormai 10 anni fa, parlando di nutrizione pediatrica. È bello tornare alle origini 😘