Studio psicologico cognitivo-comportamentale

Studio psicologico cognitivo-comportamentale Studio di psicoterapia cognitivo-comportamentale a Cisterna di Latina. Vengono trattati disturbi d'a Centrata sul "qui ed ora". A breve termine. Attiva.

PSICOTERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è una disciplina che combina due forme di trattamento estremamente efficaci:

La psicoterapia comportamentale: aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona ha in tali circostanze, mediante l’apprendimento di nuove modalità di reazione. Aiuta inoltre a rilassare mente e corpo, così da sentirsi meglio e poter riflettere e prendere decisioni in maniera più lucida. La psicoterapia cognitiva: aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti, certi schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni negative che vengono percepite come sintomi e ne sono la causa, a correggerli, ad arricchirli, ad integrarli con altri pensieri più oggettivi, o comunque più funzionali al benessere della persona. La psicoterapia cognitivo-comportamentale presenta le seguenti caratteristiche:

Scientificamente fondata. Centinaia di studi controllati hanno dimostrato che i metodi cognitivo-comportamentali costituiscono una terapia efficace per numerosi problemi di tipo clinico. Il ricordo del passato, come il racconto dei sogni, possono essere in alcuni casi utili per capire come si siano strutturati gli attuali problemi del paziente, ma molto difficilmente possono aiutare a risolverli. La psicoterapia cognitivo-comportamentale quindi non utilizza tali metodi come strumenti terapeutici, ma si preoccupa di attivare tutte le risorse del paziente stesso, e di suggerire valide strategie che possano essere utili a liberarlo dal problema che spesso lo imprigiona da tempo, indipendentemente dalle cause. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è centrata sul presente e sul futuro molto più di alcune tradizionali terapie e mira ad ottenere dei cambiamenti positivi, ad aiutare il paziente a uscire dalla trappola piuttosto che a spiegargli come ci è entrato. La terapia cognitivo-comportamentale è a breve termine, ogni qualvolta sia possibile. Il terapeuta è comunque generalmente pronto a dichiarare inadatto il proprio metodo nel caso in cui non si ottengano almeno parziali risultati positivi, valutati dal paziente stesso, entro un numero di sedute prestabilito. La durata della terapia varia di solito dai tre ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza il più delle volte settimanale. Problemi psicologici più gravi, che richiedano un periodo di cura più prolungato, traggono comunque vantaggio dall'uso integrato della terapia cognitiva, degli psicofarmaci e di altre forme di trattamento. Pratica e concreta. Lo scopo della terapia si basa sulla risoluzione dei problemi psicologici concreti. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l'eliminazione degli attacchi di panico e della eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o eliminazione dei rituali compulsivi o delle malsane abitudini alimentari, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell'isolamento sociale, e cosi via. Orientata allo scopo. La terapia cognitivo-comportamentale è più orientata ad uno scopo rispetto a molti altri tipi di trattamento. Il terapeuta cognitivo-comportamentale, infatti, lavora insieme al paziente per stabilire gli obiettivi della terapia, formulando una diagnosi e concordando con il paziente stesso un piano di trattamento che si adatti alle sue esigenze, durante i primissimi incontri. Si preoccupa poi di verificare periodicamente i progressi in modo da controllare se gli scopi sono stati raggiunti. Sia il paziente che il terapeuta giocano un ruolo attivo nella terapia. Il terapeuta cerca di insegnare al paziente ciò che si conosce dei suoi problemi e delle possibili soluzioni ad essi. Il paziente, a sua volta, lavora al di fuori della seduta terapeutica per mettere in pratica le strategie apprese in terapia, svolgendo dei compiti che gli vengono assegnati di volta in volta. Nella psicoterapia cognitivo-comportamentale il terapeuta svolge un ruolo attivo nella soluzione dei problemi del paziente, intervenendo spesso e diventando talvolta "psico-educativo". Ciò tuttavia non vuole assolutamente dire che il paziente assista ad una lezione nella quale si sente dire che cosa dovrebbe fare e come dovrebbe pensare; anch’egli, anzi, è stimolato ad essere più attivo possibile, un terapeuta di sé stesso, sotto la guida del professionista. Collaborativa. Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il paziente alla risoluzione dei propri problemi. La psicoterapia cognitivo-comportamentale è infatti una psicoterapia breve basata sulla collaborazione tra paziente e terapeuta. Entrambi sono attivamente coinvolti nell'identificazione delle specifiche modalità di pensiero che possono essere causa dei vari problemi. Il paziente potrà scoprire di aver trascurato possibili soluzioni alle situazioni problematiche. Il terapeuta aiuterà il paziente a capire come poter modificare abitudini di pensiero disfunzionali e le relative reazioni emotive e comportamentali che sono causa di sofferenza.

02/05/2020

🔴 AVVISO 🔴
Si comunica che dal 4 maggio lo studio di psicoterapia riaprirà adottando tutte le misure per svolgere l'attività in sicurezza.
Saranno messi a disposizione dei pazienti soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani. Saranno inoltre adottate adeguate misure di distanziamento.
Si chiede gentilmente ai pazienti di presentarsi a studio con la mascherina.
Per chi preferisse rimanere a casa permane la possibilità di fare sedute online tramite videochiamata.
Un abbraccio virtuale a tutti! 😉

Come psicoterapeuta prediligo il rapporto diretto con i miei pazienti in studio. Tuttavia, considerando la situazione di...
16/03/2020

Come psicoterapeuta prediligo il rapporto diretto con i miei pazienti in studio. Tuttavia, considerando la situazione di emergenza che stiamo vivendo dovuta alla pandemia da Coronavirus, ho deciso di aderire all’iniziativa dell’Ordine degli Psicologi del Lazio, offrendo a chiunque ne avesse bisogno (purché maggiorenne) un servizio di Psicologia On Line. Lo scopo del servizio è quello di evitare gli spostamenti fisici delle persone, rinviabili a situazione di cessata emergenza.
COME FUNZIONA
La consulenza a distanza può avvenire tramite Skype o telefonicamente, ha una durata di 50 minuti ed un costo di 25,50 Euro, comprensivo di oneri previdenziali.
Ecco i passaggi da effettuare.
1) Chi volesse usufruire del servizio mi dovrà contattare tramite messaggio WhatsApp al numero 3287121365, indicando
• Nome
• Cognome
• Età
• Indirizzo email
• Sintetica descrizione della richiesta di consulenza
• Giorni e orari in cui si desidera preferibilmente ricevere la consulenza

2) All’indirizzo email indicato sarà inviato il Contratto e Consenso Informato per prestazioni di consulenza e sostegno psicologico. Tale documento dovrà essere compilato e firmato dalla persona interessata e inviato insieme a una copia del documento di identità (fronte/retro) al seguente indirizzo email: deborajeric@libero.it
Questa procedura va effettuata solo al primo contatto, non si dovrà ripetere agli incontri successivi.

3) Successivamente, prima di poter usufruire del servizio, la persona interessata a ricevere la consulenza dovrà pagare l’importo di 25,25 Euro tramite PayPal al seguente indirizzo: PayPal.Me/psicologaDJ

4) A questo punto, viene fissato l’appuntamento.

5) Completata la consulenza, la persona riceverà una foto della fattura emessa. Al termine del percorso tutte le ricevute saranno spedite all’indirizzo indicato dalla persona che ha usufruito del servizio.

Go to paypal.me/psicologaDJ and type in the amount. Since it’s PayPal, it's easy and secure. Don’t have a PayPal account? No worries.

12/03/2020

In attesa di notizie più incoraggianti da parte del governo, lo studio rimarrà chiuso. Vi tengo aggiornati! Un abbraccio virtuale a tutti 💪💪💪

27/06/2019
16/02/2019

Il cambiamento non è mai doloroso.
Solo la resistenza al cambiamento lo è. ⭐️❤️
Buddha

Se state vivendo un periodo difficile e avete bisogno di aiuto visitate questo sito
18/09/2018

Se state vivendo un periodo difficile e avete bisogno di aiuto visitate questo sito

Jeric Debora - Studio di psicoterapia cognitivo-comportamentale. Vengono trattati diversi tipi di disturbi quali stati d'ansia, attacchi di panico, depressione, problemi relazionali, ipocondria, problemi di autostima e problemi di coppia.

08/03/2018

Mi rivolgo a tutte le persone che sono attualmente impegnate in relazioni sentimentali con partner violenti e pericolosi: se il vostro partner vi ha mancato di rispetto mostrandosi aggressivo o minacciando di farvi del male, NON DATEGLI UNA SECONDA POSSIBILITA'. LASCIATELO IMMEDIATAMENTE. Un comportamento aggressivo e violento distrugge l'amore che richiede invece autonomia e reciprocità. L'amore nasce dall'incontro di due unità, non di due metà. Solo chi si percepisce nella sua completezza può donarsi senza annullarsi, senza perdersi nell'altro. State attente ai seguenti comportamenti e se il vostro partner li manifesta (anche parzialmente) chiudete immediatamente la relazione perchè siete in pericolo. Non sottovalutate questi segnali.

Caratteristiche dell’individuo violento

1. Sente il bisogno di far sentire il proprio “peso” (senso del dominio e del potere) e non tollera alcun tipo di critica e/o di ribellione (dominanza).
2. Fa di tutto per far sentire l’altro vulnerabile, bisognoso e di scarso valore. Attraverso le continue critiche, le battute ironiche e gli insulti, fatti anche in presenza di altri, tende a distruggere psicologicamente l’altro (umiliazione).
3. Chiede spesso scusa o si giustifica per i suoi comportamenti (minimizzazione dei comportamenti violenti e negazione), addebitando all’altro la completa responsabilità (se ti fossi comportato bene non sarei stato costretto ad agire in questo modo) (diniego e colpevolizzazione)
4. Mira a isolare l’altro da qualsiasi forma di relazione per aumentare il livello di dipendenza e di sottomissione.
5. Mette in atto una serie di condotte (occhiatacce, gesti di disapprovazione) per stroncare sul nascere qualsiasi forma di ribellione, che è pronto a punire violentemente (intimidazione).
6. Usa le minacce (false accuse, aggressioni fisiche) per terrorizzare e possedere totalmente l’altro.

Oggi vorrei parlare di un disturbo molto comune: l'ipocondria. La caratteristica essenziale dell'ipocondria è la preoccu...
19/11/2017

Oggi vorrei parlare di un disturbo molto comune: l'ipocondria. La caratteristica essenziale dell'ipocondria è la preoccupazione legata alla paura o alla convinzione di avere una grave malattia, basata sull'errata interpretazione di uno o più sintomi fisici. Perché si possa parlare di ipocondria, ovviamente, una valutazione medica completa deve avere escluso qualunque condizione medica generale che possa spiegare pienamente i suoi sintomi fisici (per quanto possa talora essere presente una condizione medica generale concomitante). L'aspetto principale dell'ipocondria è che la paura o la convinzione ingiustificate di avere una malattia persistono nonostante le rassicurazioni mediche. Visite mediche ripetute, esami diagnostici e rassicurazioni da parte dei medici servono poco ad alleviare la preoccupazione concernente la malattia o la sofferenza fisica. I soggetti con l'ipocondria possono allarmarsi se leggono o sentono parlare di una malattia, se vengono a sapere che qualcuno si è ammalato, o a causa di osservazioni, sensazioni, o eventi che riguardano il loro corpo. Se vi riconoscete in questa descrizione, guardate il seguente video per conoscere i comportamenti che possono rafforzare il problema, e che quindi vanno evitati!

L'ansia per la salute e l'ipocondria si accompagnano solitamente a comportamenti volti a proteggersi dall'ansia. Molte ricerche hanno tuttavia messo in evide...

Ansia sociale: ecco alcuni pensieri (messaggi) che paralizzano l'azione (conseguenze). Evitiamoli!
17/09/2015

Ansia sociale: ecco alcuni pensieri (messaggi) che paralizzano l'azione (conseguenze). Evitiamoli!

27/08/2015
Ecco il circolo vizioso dell'ansia.
05/06/2015

Ecco il circolo vizioso dell'ansia.

Le persone con ansia sociale hanno frequentemente i pensieri negativi descritti nella tabella e adottano di conseguenza ...
27/05/2015

Le persone con ansia sociale hanno frequentemente i pensieri negativi descritti nella tabella e adottano di conseguenza determinati comportamenti protettivi che a breve termine riducono la loro ansia ma A LUNGO TERMINE rafforzano il problema.

Queste sono le situazioni che le persone con ansia sociale vivono con più disagio. In giallo sono evidenziate le paure a...
12/05/2015

Queste sono le situazioni che le persone con ansia sociale vivono con più disagio. In giallo sono evidenziate le paure ad esse associate.

11/05/2015

Spesso chi soffre di ansia sociale utilizza uno stile di comunicazione passivo.

Una delle caratteristiche della fobia sociale è l'evitamento dello sguardo. Si tratta di una strategia difensiva che rid...
06/03/2015

Una delle caratteristiche della fobia sociale è l'evitamento dello sguardo. Si tratta di una strategia difensiva che riduce a breve termine lo stato ansioso, ma a lungo termine lo rafforza.

Indirizzo

Piazza Vittorio Emanuele II N° 5
Cisterna Di Latina
04012

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