01/09/2024
La nostra nutrizionista ❤
👩👧Post dedicato a mamme, papà, zii, nonni e a chiunque si prenda cura dei bambini nel momento del pasto.
🤷 E' possibile che, per svariati motivi e in alcune fasi della loro vita, i bambini decidano di mangiare meno, selezionare alcuni alimenti, escluderne completamente alcuni e "fare i capricci" a tavola... di fronte a questo ci si può sentire spaesati e non in grado di gestire il rifiuto.
🥵 Una volta appurato che il bambino stia bene in salute e non abbia ad esempio mal di denti, mal di stomaco o altri fastidi, la prima cosa da sapere è che il tentativo di forzare i bambini che non mangiano ad assaggiare i cibi in tavola sortirà l’effetto opposto. Una “pressione” da parte dell’adulto anche attraverso "espressioni disperate", infatti, può essere controproducente e dovrebbe essere evitata, perché non insegna al bambino a rimanere in ascolto dei propri segnali interni di fame e di sazietà, né in accordo con le proprie preferenze alimentari inducendolo piuttosto a riferimenti esterni (la tristezza di mamma o papà o la paura di una malattia). Inoltre, ricatti, minacce, affermazioni esasperate o commenti sul peso e sulle forme più o meno esili del loro corpo possono favorire lo sviluppo di pensieri distorti ed ansie sulla propria salute oltre che essere controproducenti per lo sviluppo della relazione educativa tra genitori e figli.
🖐 È importante anzitutto mantenere la calma e non prendere il rifiuto come un affronto personale o una modalità di sfida nei nostri confronti.
😇 Affinché un bambino prenda confidenza con il cibo e decida di mangiarlo è necessario creare un vero e proprio percorso di familiarizzazione: un'esposizione continua a nuovi stimoli, la strutturazione di una routine alimentare e di una condivisione, la partecipazione attiva in cucina e soprattutto un ambiente disteso e non giudicante.
👩⚕️ Se siete in difficoltà, chiedete il sostegno del vostro medico/pediatra e di professionisti specializzati nel settore... potrebbe essere tutto più leggero!