11/07/2024
👩🏻🤝👨🏼• CHI SONO I SIBLINGS?
Il termine "SIBLINGS" viene utilizzato per riferirsi ai fratelli e sorelle di persone con disabilità o neuro divergenze, per i quali, non tutte le volte che lo si desidera, è possibile assumere i diversi ruoli di confidente, amico, rivale, consigliere, ecc... che le fratrie consentono.
La relazione tra fratelli è unica e di lunga durata, poichè condividono gran parte delle loro esistenze e si supportano a vicenda. Quindi, se i siblings sono co-protagonisti della vita del fratello e/o della sorella, è indispensabile che vengano inclusi nel percorso assistenziale e sostenuti nel corso della vita.
Anni fa, la ricerca si basava sulla convinzione che la presenza di un figlio disabile all'interno della famiglia avesse un effetto negativo sullo sviluppo degli altri membri. Solo anni dopo, l'individuo con disabilità iniziò ad essere considerato come "persona" e membro della famiglia, non solo come "fattore in grado di...", creando così nuovi interrogativi circa il suo vissuto psicologico, quello dei genitori e dei fratelli.
L'interesse scientifico per i siblings è nato di recente, a seguito della de-istituzionalizzazione e dell'allungamento della vita delle persone con disabilità: i siblings hanno cominciato ad essere visti come "futuri caregivers", una volta scomparse le figure genitoriali.
È estremamente importante prestare attenzione al loro vissuto emotivo, a ciò che per loro è significante ed ha significato, entrando nella loro dimensione e dando valore a tutti gli stati emozionali tanto diversi quanto simili, connessi all'essere siblings di un individuo più fragile.
Il dolore, "la sensazione di non essere visti" dai propri genitori, il "dover essere forti e più responsabili", perchè più fortunati, non considerando l'ordine di nascita... ...Ma c'è anche la gratificazione nel rendere felice il fratello più fragile, la gioia che deriva dalle sue conquiste e tanto altro (altruismo, capacità di ascolto, maturità, ecc...).
Il dolore, "la sensazione di non essere visti" dai propri genitori, il "dover essere forti e più responsabili", perchè più fortunati, non considerando l'ordine di nascita... ...Ma c'è anche la gratificazione nel rendere felice il fratello più fragile, la gioia che deriva dalle sue conquiste e tanto altro (altruismo, capacità di ascolto, maturità, ecc...).
Alessia Farinella, autrice di "Siblings. Essere fratelli di ragazzi con disabilità" (2015), scrive: "Crescere con un fratello o una sorella disabile è un'esperienza che suscita sentimenti forti e contrastanti, e può lasciare delle tracce profonde. Il vissuto di dolore della fratria rispetto alla fragilità di uno dei suoi membri non è pari a quello dei genitori, ma esiste e non è un fenomeno trascurabile".
Dott.ssa Martina Cocchieri - Psicologa
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