17/09/2025
Venerdì 12 Settembre, presso la sede di Borgo Padova, si è svolta una delle nostre "Letture Esperenziali"; dopo la carruba, da riconoscere al tatto, è stata la volta del CHIODO DI GAROFANO, che abbiamo indagato e riscoperto ad occhi chiusi, tramite il solo senso dell' OLFATTO, che, più di ogni altro, ci rimanda a mai p***e memorie esistenziali.
I nostri cari ospiti, annusandolo, hanno riportato innanzitutto se il profumo fosse o meno di loro gradimento, poi hanno tentato di comprendere da dove derivasse; hanno colto che fosse una spezia, elencando il rosmarino, el pevaro (il pepe), la cannella, il caffè ed anche proprio.. il chiodo di garofano.
A Vera ha ricordato la sua giovinezza trascorsa in Sicilia, dove,negli anni che furono, è stato introdotto da terre lontane; a Paolo ha fatto pensare alla moglie Rosanna che lo impiegava per aromatizzare il ragù, gli arrosti, il pollo in umido, lo spezzatino..
Molte delle nostre signore hanno confermato quest' abitudine culinaria, specificando che ne va aggiunto, alle pietanze, solo un pochino, perchè ha un gusto molto forte.
Gabriella ha ricordato che anche suo marito, che amava cucinare, lo utilizzava!
Mentre Giulietta ci ha parlato della nonna e delle tisane che preparavano con le spezie.
In molti, infine, hanno menzionato l' ottimo vin brule', in cui il chiodo di garofano è d' obbligo; in particolare Maria Z. ci ha raccontato che lavorava in un' osteria, ove, d'inverno, anche alle 5 del mattino, aleggiava il profumo di questa bevanda calda e corroborante.
Infine abbiamo letto l'articolo specifico sul chiodo di garofano e ne abbiamo scoperte tante altre caratteristiche; innanzitutto che è il fiore di una grande pianta indonesiana, da cui viene staccato ancora in boccio e fatto essiccare, poi che è un prezioso antimicotico, antiossidante, antisettico, un analgesico, un anti tarme ed anche un afrodisiaco..🤎
Alla prossima