23/09/2025
La mia 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐝𝐀𝐍𝐒𝐈𝐀. Parte 1.
Sono diventata mamma di Lavinia da poco più di due mesi e a chi mi chiede come sto affrontando questa nuova esperienza, non so cosa rispondere.
Faccio fatica ad identificarmi come "𝒎𝒂𝒎𝒎𝒂", sono impacciata, goffa, mi dimentico le cose, sono disordinata e continuo a piangere (ma*****ia gli ormoni).
Diciamo che considero questa condizione come una nuova "skill" del mio 𝐒𝐓𝐀𝐓𝐔𝐒 𝐝𝐢 𝐃𝐎𝐍𝐍𝐀 (ne parleremo strada facendo).
La mia 𝐠𝐫𝐚𝐯𝐢𝐝𝐚𝐧𝐳𝐚 ribattezzata gravidANSIA, perchè sì, è inutile nascondersi dietro al "è tutto molto bello", la componente ansiogena è forse (almeno per me), quella che prevale di più su tutti gli altri stati d'animo.
9 mesi, 38 settimane + 3, 269 giorni di..."𝐷𝑒𝑣𝑜 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜!". Non c'era nessun altro pensiero, bisognava arrivare alla fine in due.
Le esperienze ti segnano è vero, e solo chi ha vissuto la sensazione che si prova quando ti dicono "Non c'è il battito. La gravidanza si è interrotta", può capire cosa significa trascorrere 9 mesi in preda all'agitazione.
Eppure non mi sono fermata. Ho tenuto dentro questa mia angoscia e ho affrontato la gravidanza nel pieno delle mie possibilità.
Non è come molti la descrivono, questo "stato di grazia" in cui il tuo corpo diventa un vero e proprio 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑖𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑡𝑎; sicuramente sotto l'aspetto psicologico ed emotivo sì, sei portatrice di vita! Ma quanti sacrifici dobbiamo sopportare, quante sfide dobbiamo affrontare e quanti cambiamenti bisogna accettare.
Per me e l ho sempre detto, la gravidanza non è per tutte le donne (la maternità magari sì, ma la gravidanza no),ci sono donne più predisposte a vivere quest'esperienza e altre, vedi me, che fanno tanta tanta fatica ad accettare i cambiamenti, per cui tutto diventa più complicato.
Molto spesso le donne in gravidanza si sentono quasi in "𝐝𝐨𝐯𝐞𝐫𝐞" di dire che va tutto bene e che è tutto bellissimo, per un senso di gratitudine forse o per evitare i sensi di colpa. Ma la realtà è un'altra.
Dietro ai chiamangeli e ai corredini da preparare spesso si nascondono giornate d'avanti allo specchio a piangere per ogni centimetro in più; il bagno che diventa il miglior amico (e non solo per i primi 3 mesi. Io ho rimesso anche giorno del parto) ed eviti di uscire o di andare a cena fuori perchè non sai mai che al tuo corpo non piace più la pizza; le notti a guardare il soffitto domandoti "ma chi me l ha fatto fare"; il pensiero costante che ci sia ancora e la paura che anche uno singhiozzo possa fargli male; le camminate tutti i giorni (pioggia o non pioggia, sole o non sole) per mantenerti attiva e non prendere kg in eccesso; la stanchezza e il sonno (mamma quanto sonno); le visite ogni mese sperando in notizie buone; e tutti gli "𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑙𝑙𝑎𝑡𝑒𝑟𝑎𝑙𝑖" dell'essere incinta.
Non è vero che è il momento più bello per una donna. E' sicuramente un'esperienza di grande intensità emotiva ma non è quella cosa naturale e "normale" che vogliono farci credere. Sconvolge il senso della tua esistenza.
Ed è solo l'inizio, perchè bisognerà abituarsi al cambiamento e bisognerà abiturarsi all'idea che sarai legata a vita ad un altro esserino, che vive solo con te e per te, che hai creato tu e che ha il tuo sangue (anche se poi somiglia tutto al padre!), è tuo e capirai appena lo vedrai che tutto ha e avuto un senso!
Ma di questo ne parleremo con calma...
𝘵𝘰 𝘣𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘦𝘥...