01/07/2025
“Da sempre vengono concepiti più gemelli di quanti ne verranno al mondo; evidentemente la natura decide spesso di eliminarne uno dal gioco della vita. Comunque sia, i gemelli che raggiungono il traguardo del parto sono meno della metà di quelli individuati tramite ecografia nel primo trimestre”. Questa scoperta è stata acquisita e monitorata principalmente attraverso le ecografie ripetute a cui si sottopongono le persone che ricorrono alla fecondazione assistita. Al contrario, la prassi ginecologica attuale, che prevede la prima ecografia tra la quinta e l’ottava settimana di gestazione, non consente di ottenere lo stesso risultato. Va anche ricordato che, fino a qualche anno fa, le ecografie non venivano effettuate durante la gravidanza.
Sebbene questa esperienza sia invisibile agli occhi del mondo, essa lascia un’impronta profonda e duratura nell’anima del gemello sopravvissuto. Questa perdita influisce in modo significativo sullo sviluppo emotivo del bambino, creando una sensazione di mancanza che può manifestarsi in vari aspetti della vita.
La presenza di un gemello offre un senso di compagnia e connessione profonda. Tuttavia, quando uno dei due gemelli non sopravvive, quello sopravvissuto sperimenta una perdita significativa e prematura. Questa separazione lascia una traccia indelebile, creando sentimenti di malinconia e solitudine.
La “sindrome del gemello scomparso” ha anche un impatto emotivo ed energetico significativo sul gemello sopravvissuto.
Secondo il Dott. William Emerson, esperto presso l’Istituto della salute mentale degli Stati Uniti, la memoria prenatale ha un impatto significativo e formativo, soprattutto durante il primo trimestre di vita intrauterina. Ogni esperienza vissuta fin dalla nostra prima cellula è immagazzinata dentro di noi, influenzando il nostro sviluppo e le nostre reazioni nel corso della vita.
Secondo il Dott. William Emerson, esperto presso l'Istituto della salute mentale degli Stati Uniti, la memoria prenatale ha un impatto significativo e formativo, soprattutto durante il primo trimestre di vita intrauterina. Ogni esperienza vissuta fin dalla nostra prima cellula è immagazzinata dentro di noi, influenzando il nostro sviluppo e le nostre reazioni nel corso della vita.
Il Dott. Emerson osserva che le persone che hanno perso un gemello in utero tendono a manifestare dinamiche comuni, che possono avere ripercussioni sul loro comportamento e sui loro rapporti interpersonali.
Questi individui possono spesso sperimentare sentimenti di colpa, come se avessero inconsciamente abbandonato o tradito il gemello scomparso. Possono anche provare un senso di incompletezza o mancanza apparentemente senza senso, che può influenzare il loro comportamento e le loro relazioni per tutta la vita.
Inoltre possono sviluppare una tendenza a cercare relazioni simbiotiche o fusionali, nel tentativo di colmare il vuoto lasciato dal gemello perduto. Questo bisogno di connessione profonda può manifestarsi nelle relazioni intime, dove chi è nato può cercare inconsapevolmente di replicare il legame speciale che aveva con il gemello non nato. Tuttavia, questa ricerca di fusione può anche portare difficoltà nel mantenere confini sani e ad un'eccessiva dipendenza dagli altri.