Dott Valentina Soldini - Psicologa

Dott Valentina Soldini - Psicologa Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Dott Valentina Soldini - Psicologa, Centro medico, Civita Castellana.

08/07/2018

Ricorda.
Puoi lanciare una freccia solo tirandola prima indietro.
Quando le difficoltà della vita ti tirano indietro, vuol dire che ti stanno per lanciare verso qualcosa di più grande.
Raccogli le forze, concentrati e prendi la mira.

Tre miei libri per raccogliere le forze, concentrarti e prendere la mira (anche in vacanza)?
Eccoli:
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Evviva!
Gianluca Magi
www.incognita.online

[Ringrazio il fotografo Fabio Costantino Macis per lo scatto]

07/04/2018
Un pensiero astruso di Andrea Colamedici sul TRADIMENTO.Non si può tradire che sé stessi. Tradire viene da tradere, lett...
03/11/2017

Un pensiero astruso di Andrea Colamedici sul TRADIMENTO.

Non si può tradire che sé stessi.
Tradire viene da tradere, letteralmente "consegnare".
A tradire è colui che consegna al nemico il proprio valore.
Tradisci tutte le volte che non accetti la sfida del mondo e la rimandi indietro:
"non sono in grado di convivere con tutta questa bellezza e di farla fruttare":
è questo che fa Giuda consegnando Gesù ai sommi sacerdoti in Luca, 22,48.
Sei un Giuda tutte le volte in cui rinunci al tuo talento, alla tua meraviglia, e lasci che sia qualcun altro a cambiare il mondo.

5 MOTIVI per CAMBIARE LAVORO:Non è facile capire quando è il momento giusto per rimboccarsi le maniche e iniziare una sc...
02/11/2017

5 MOTIVI per CAMBIARE LAVORO:
Non è facile capire quando è il momento giusto per rimboccarsi le maniche e iniziare una scrupolosa ricerca di impiego o fare impresa nel privato. Vi invito a riflettere su alcune motivazioni che potrebbero rilevare la necessità di un cambiamento sebbene a volte il primo problema da affrontare sia proprio la PAURA DEL CAMBIAMENTO.

1) DISINTERESSE E INSOFFERENZA nell'andare a lavoro. Desiderate rimanere a casa dal lavoro trovando scuse e permessi che vi permettono di assentarvi.

2) PERDITA DI MOTIVAZIONI: non vi importa più nulla di quello che fate e di come lo fate cercando di ridurre gli sforzi al minimo.

3) SENTIMENTI di RABBIA nei confronti del datore di lavoro che non riconosce le vostre qualifiche e il contributo che date all'azienda.

4) STRESS E AGGRESSIVITA' , l'insoddisfazione coltivata per lungo tempo, determina uno spesso strato di rabbia repressa che a volte è difficile da controllare.

5) DISTURBI PSICOSOMATICI: Il vostro corpo vi parla!!
Le difese immunitarie si abbassano, oppure avete sfoghi cutanei, mal di stomaco o mal di testa. Nei casi più gravi si può anche soffrire di ansia e di depressione.

La PRIMA COSA DA FARE è prendere consapevolezza del fatto che il cambiamento di impiego potrebbe essere l’unica soluzione per stare meglio.

Il cambiamento però non deve avvenire dall’oggi al domani, quello che dovete fare è iniziare a creare i presupposti affinché il cambiamento avvenga.

Già solo l’idea di poter trovare un lavoro diverso e di dare una svolta alla vostra vita lavorativa vi permetterà di affrontare meglio ogni giornata. Avrete così la forza e l’entusiasmo per cercare attivamente un nuovo impiego.

02/11/2017
https://www.youtube.com/watch?v=jtYBfOFLTUU                            Le parole del Persecutore Interno🗻🗻Nella Psicoter...
12/06/2017

https://www.youtube.com/watch?v=jtYBfOFLTUU

Le parole del Persecutore Interno🗻🗻

Nella Psicoterapia le parole e il linguaggio usato dal cliente assumono un’importanza cruciale per individuare il suo mondo interno e quindi le strategie messe in atto per affrontare la vita.

ultimo brano e unico inedito dell'album live "Fronte del palco"

L'altra metà della mela...🍎Si parla sempre dell'altra metà della mela che possa in un modo o nell'altro aggiustarsi a no...
27/04/2017

L'altra metà della mela...🍎
Si parla sempre dell'altra metà della mela che possa in un modo o nell'altro aggiustarsi a noi. Ma come mai è stato scelto proprio questo frutto per spiegare la metafora del matrimonio?
Ce lo spiega la Bibbia:
Quando Adamo mangiò il frutto proibito, il Signore lo rimproverò : " Hai forse mangiato dell'albero del quale io ti avevo comandato di non mangiare?". Adamo pieno di vergogna e incapace di prendersi la responsabilità del suo comportamento, rispose: "La donna che mi desti per compagna mi ha dato il frutto ed io ne ho mangiato". Dato che Adamo aveva ceduto al dominio femminile invece di obbedire alla voce del Signore, questo lo condannò a vivere una vita piena di sudore e sofferenze. Dall'altro lato impose ad Eva che avrebbe dovuto sottomettersi per sempre al dominio dell'uomo: " Io moltiplicherò i tuoi affanni e le tue gravidanze: con dolore partorirai i tuoi figliuoli, sarai sotto la podestà del marito, ed egli ti dominerà". La sottomissione della donna all'uomo che viene tramandata dalla Bibbia, è oltremodo specificata dal fatto che Dio creò la donna da una costola di Adamo nel tentativo di trovargli una compagna. In poche parole la cultura cristiana ci insegna che le donne sono colpevoli di tutti i mali della Terra.
Molto spesso le persone che si rivolgono allo psicoterapeuta sono preoccupate e turbate dalle loro difficoltà coniugali. Spesso un coniuge si lamenta di dover vivere con un consorte che si comporta proprio in quei modi che ha trovato così attraenti durante il corteggiamento.
Le persone cercano nel matrimonio, l'altra metà di se stesse, poichè ognuno di noi è in parte incompleto, con alcuni aspetti della personalità sovrasviluppati e altri trascurati. Ciò che non troviamo in noi stessi, lo cerchiamo nell'altro. Ecco spiegato il perchè siamo attratti dall'opposto. Siamo quindi attratti da ciò che non possiamo essere, ma per quale motivo questa complementarietà con il passare del tempo insieme ci fa star male?
Perchè in questo modo siamo costretti ad essere la stessa cosa nonostante il continuo svilupparsi della nostra personalità.
La psicoterapia vuole far riprendere ai 2 coniugi le parti che avevano proiettato nell'altro. Durante questa lotta di supremazia, anche i figli giocano le loro carte. Quest'ultimi, alimentano il conflitto ma lo incentrano su di loro. Vogliono mantenere separata la coppia ma solo per una questione di controllo e gestione dell'angoscia scaturita dalla possibilità che i genitori si possano separare veramente. Tutto questo ci fa credere che siamo liberi durante la scelta della nostra anima gemella. In realtà le nostre scelte dipendono in larga scala dal nostro sviluppo infantile, questo concetto viene espresso poeticamente da Gaber che nel suo monologo ci vuole spiegare la necessità di "scrostrare la vernice invisibile con cui abbiamo dipinto i nostri sentimenti". Buon ascolto

https://www.youtube.com/watch?v=jvtnkGJmhHA

Dott.ssa Valentina Soldini

Giorgio Gaber. E pensare che c'era il pensiero. Stagione teatrale 1995/1996. L'equazione. Disegni di Lorenzo Bojola Created with MAGIX Video deluxe MX

Se incontri il BUDDHA per la strada UCCIDILO. Sheldon B. KoppIn ogni epoca, gli uomini hanno intrapreso pellegrinaggi, v...
27/04/2017

Se incontri il BUDDHA per la strada UCCIDILO.
Sheldon B. Kopp

In ogni epoca, gli uomini hanno intrapreso pellegrinaggi, viaggi spirituali, ricerche personali. spinti dal dolore, attirati dal desiderio, sorretti dalla speranza, singolarmente e in gruppi sono andati alla ricerca della liberazione, dell'illuminazione, della pace, del potere, della gioia o dell'irrealizzabile. Desiderosi della conoscenza, hanno però confuso l'apprendimento con la conoscenza stessa e spesso hanno cercato aiutanti, guaritori e guide, insegnanti spirituali dei quali poter diventar discepoli. L'uomo di oggi, il pellegrino contemporaneo, desidera essere discepolo dello psichiatra. Le crisi caratterizzate da angoscia, dubbi e disperazione, sono sempre scaturite da quei periodi di inquietudine personale che si presentano nei momenti in cui un uomo è sufficientemente turbato da cogliere l'opportunità di una crescita personale. Perciò anche il desiderio di crescita del paziente costituisce la forza centrale del suo pellegrinaggio. Lo psicoterapeuta deve solo essere consapevole di questa forza, nel suo paziente, e deve tenerla presente. Non ha alcun potere di guarire il paziente, poichè la guarigione non dipende da lui.
A prescindere dalle metafore in cui il pellegrino sperimenta la sua ricerca, ogni escursione costituisce un viaggio allegorico attraverso la vita, un viaggio che può rinnovare e arricchire la qualità della vita.
La storia antica del pellegrinaggio è un racconto movimentato di viaggi compiuti per ragioni sia sacre che profane in quei luoghi dove risiede un dio, oppure dove è comparso un profeta. Facevano pellegrinaggi i greci pagani, gli orientali, gli egiziani, gli ebrei e i cristiani. Il Buddha stesso è stato chiamato " Il Grande Pellegrino". Nell'Islam, Maometto, il profeta di Allah, proclamò che era dovere di ogni mussulmano visitare la Mecca almeno una volta nella vita. A prescindere dai loro moventi, viaggiarono in compagnia di altri cercatori; stabilirono una comunione con gli altri, mentre si scambiarono storie, si conobbero reciprocamente ed esaminarono il significato della vita.
Ma il richiamo alla vita difficile del pellegrino può essere ignorato o negato. Cristo ammonisce " Entrate per la porta stretta, perchè larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che entrano per essa. Quanto angusta è la porta e stretta la via che conduce alla vita e quanto sono pochi quelli che la trovano".
Ogni uomo deve attraversare il suo ponte. L'importante è iniziare. Ma, ricordatevi, iniziare non garantisce di per sè il successo. Bisogna si iniziare, ma bisogna anche perseverare, cioè ricominciare più e più volte. la strada non è priva di pericoli e lo sviluppo della personalità è più costoso di ogni altra cosa. Vi costerà la vostra innocenza, le vostre illusioni, la vostra certezza.
https://www.youtube.com/watch?v=SBXzMncaHvI

Del miglior gruppo italiano di sempre (by the best italian music band ever): Consorzio Suonatori Indipendenti - In viaggio. Traccia 11 dell'album Ko de Mondo...

Aspettative: è impossibile non averle.                                                                                  ...
27/04/2017

Aspettative: è impossibile non averle. Durante il mio primo incontro con la Didatta Marienne Cotton, sono stata invitata ad esplorare le aspettative nei suoi confronti e quelle che mi hanno accompagnata verso la scelta di intraprendere la carriera dello psicologo e dello psicoterapeuta poi.
Cosa mi sarei aspettata dalla giornata con la didatta:
Le sensazioni che hanno accompagnato il mio risveglio (anticipato rispetto al suono della sveglia), sono state di euforia e curiosità verso la giornata che mi aspettava. Non avevo ancora conosciuto Marianne Cotton né come persona né come didatta. Avevo sentito buone cose sul suo conto ed ero felice di mettermi in gioco e conoscere una nuova parte di me stessa. Riflettendo sulle sensazioni provocate dalle aspettative ho sottolineato che avevo molta più vitalità e positività rispetto alla giornata precedente di training, trascorsa con un didatta altrettanto esperto ma che avevo avuto già modo di conoscere precedentemente.
Mentre cercavo a fatica di rispondere alle domande vertiginose della Cotton, sono inciampata in una contraddizione della mia vita, affermando : “ Ho imparato a non farmi aspettative sugli eventi e sulle persone per paura di esserne delusa”. La didatta mi ha subito ripresa dandomi dell’ingenua e mi ha accompagnata ancora più su dicendo: “E’ impossibile non avere aspettative”. Salito anche questo gradino, prendo coscienza che in un rapporto tra due o più persone c’è sempre un contratto implicito in cui i due partecipanti si impegnano a dare e ricevere. Più precisamente si impegnano a rispondere alle aspettative dell’altro. In passato mi era spesso capitato di chiudere il mio rubinetto del “dare” perché avevo l’impressione che le persone che avevo attorno non erano disposte ad aprire il loro, oppure, dispensavano gocce sporadicamente. In seguito ho deciso di fare qualche passo indietro e di aprirmi a tutto ciò che la vita aveva da offrirmi, quindi aprire di nuovo il mio rubinetto, ma con il monito di chiuderlo quando non era necessario. Ma questo mio entusiasmo questa mia tensione verso il benessere dell’altro, in quale modo potrebbero esaurire le mie energie se la relazione con l’altro, altro non è, che il riflesso di se stessi? Questo non significa essere dipendenti dal funzionamento o meno della relazione con l’altro. L’altro, essendo individuo isolato, può decidere di astenersi dallo scambio costringendo il secondo partecipante a colmare le lacune del contratto.
La sensazione di confusione dovuta all’apprendimento della posizione di un piccolo tassello a fronte di tutte le altre infinite incognite, è un’esperienza bellissima in cui ho la sensazione che i miei nervi ottici si rilassino e ho l’impressione che il mio campo visivo si allarghi. Sebbene questa sensazione sia rara e duri pochissimi secondi, lascia dietro di sé una forte carica ed energia per tutta la giornata. Questo spirito curioso tendente a provare nuove sensazioni mi accompagna da tutta una vita con picchi più elevati durante la mia adolescenza inquieta. Mi piace molto inserirmi in situazioni nuove che mi permettono di conoscere Valentina e guardarla muoversi nei diversi contesti. Insomma, essere curiosa di me stessa.
Come un brava istruttrice di sub, la Cotton ci ha fatto vedere come fare delle piccole immersioni nel lato inconscio di un’affermazione o di un nostro pensiero. La sua presenza e il suo carisma sono state una piacevole sorpresa.
Sono tornata a casa confusa perché stimolata, felice perché questo implica un movimento.
Essere Psicologa e diventare psicoterapeuta significa avere il coraggio di prendere la vita così come sembra, come un dono ambiguo, mutevole e imprevedibile. Farsi carico di tutte le sconfitte, delle sofferenze e dei sacrifici per poterli poi immolare all’altare della vita. Nonostante l’ingenuità, con cui 10 anni fa scelsi di intraprendere questa carriera così lunga e difficile, oggi prendo consapevolezza della grandissima opportunità che mi sono concessa: vivere più vite grazie alla presenza e l’ascolto del prossimo durante il percorso di psicoterapia. Come colonna sonora di questa pagina lascio un pezzo di Vasco Rossi a me molto vicino e che vale la pena ascoltare. Il titolo può trarre in inganno ma è un inno alla morte e di riflesso alla vita.
https://www.youtube.com/watch?v=lTYaQ0oxcN8 Vasco Rossi – Io perderò
Valentina Soldini

Music video by Vasco Rossi performing Io Perderò. (P) 2010 The copyright in this audiovisual recording is owned by EMI Music Italy s.r.l.

ALBANIA-
18/04/2017

ALBANIA-

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