Sono Paolo Bizzarri, Fisioterapista specializzato in Disordini Temporo Mandibolari e Cefalee, Dottorando di Ricerca, ed Emicranico. La mia storia con il dolore craniofacciale comincia molto tempo fa. Infatti, soffro di Emicrania da quando ero adolescente.
È stata probabilmente questa la spinta che durante la mia formazione e crescita come professionista della salute mi ha portato ad approfondire
sempre di più l’universo delle cefalee e del dolore cranio-facciale. Vivevo in prima persona le difficoltà che potevo leggere nei libri. Il dolore alla tempia che nasceva dalla parte alta del collo, la difficoltà nel concentrarmi, la poca tolleranza alla luce e ai suoni, il senso di stanchezza e di disequilibrio che percepivo nei giorni peggiori. Questo mi ha portato ad approfondire sempre più tutti i meccanismi e i fattori che erano in grado di migliorare il mal di testa e il dolore orofacciale. In particolare, il mio mal di testa e il mio dolore orofacciale. In questo modo ho potuto verificare le più diverse strategie, tecniche manuali ed esercizi, sperimentando quali fossero davvero utili, e quali invece potevano sembrare efficaci solo sui libri o nella mente dei loro ideatori. Nell’approfondire questi argomenti mi sono imbattuto nella valutazione e nel trattamento della regione temporomandibolare. Ero affascinato da come potessero avere un impatto enorme su azioni importantissime come la capacità di mangiare, di dormire o di sorridere. Mi sono specializzato in Italia e all’estero seguendo le più importanti scuole e gruppi di ricerca dedicate al trattamento di questi disturbi e del dolore cronico, in particolare:
Gruppo di Studio Italiano Dolore Orofacciale e Disordini Temporomandibolari
Watson Headache Institute
Craniofacial Therapy Academy
Cognitive Functional Therapy
Neuro Orthopaedic Institute
Sono entrato a far parte del network Clinica del Mal di Testa, rete nazionale interdisciplinare di professionisti sanitari specializzati nel trattamento di persone che soffrono di cefalea. Nel mio lavoro seguo un metodo e un approccio clinico che mettono il paziente al centro del percorso di cura, seguendo quel Modello Bio-Psico-Sociale che è ormai riconosciuto come il Modello in grado di identificare e gestire al meglio la cura della persona e della sua salute. Sì, perché negli ultimi venti anni la ricerca scientifica ha fatto passi da gigante nel capire quali fattori anche neuro-muscolo-scheletrici incidono nel dolore cranio-facciale, e come poter fare per migliorarli. Allo stesso tempo, ho potuto verificare quanto poco senso clinico e scientifico avessero gran parte delle terapie che ancora oggi vengono proposte ai pazienti, in ambito riabilitativo, odontoiatrico e posturologico. Terapie spesso di lunga durata, molto spesso opposte tra loro, che portano il paziente a ricercare costantemente, come una trottola, un altro professionista che sia in grado di correggere meglio l’occlusione o l’inclinazione vertebrale, fino ad arrendersi di fronte alla mancanza di risultati, e alle costanti difficoltà nel mangiare, nel dormire o nel riuscire a concentrarsi. O meglio, esiste un modo scientifico ed efficace per trattare questi disturbi. La mia passione per la scienza mi ha permesso di approfondire sempre di più questi aspetti, all’interno del dottorato di ricerca che sto effettuando presso la prestigiosa VUB, e partecipando alla docenza in corsi universitari e post universitari sul dolore craniofacciale e vertebrale, in particolare all’interno del master in fisioterapia muscolo-scheletrica e reumatologica dell’Università Tor Vergata di Roma. La ricerca della soluzione a disordini in grado di produrre una enorme disabilità in chi ne soffre è ancora lunga, ma ad oggi sappiamo che trattamenti specialistici basati su:
Terapia manuale cranio-mandibolare
Esercizio Terapeutico Cranio-Mandibolare
Educazione del paziente
rappresentano i trattamenti di prima scelta per chi soffre di disordini temporomandibolari e cefalea di origine cervicale (Cervicogenica), e possono essere di enorme aiuto anche in forme primarie come l’emicrania e la cefalea tensiva (comunemente detta muscolo-tensiva). Per ottenere questi risultati è però importante inquadrare il paziente, partendo dall’ascolto della sua storia, clinica e non, per poter definire un programma in grado davvero di migliorare la sua vita e la sua quotidianità. Questa è la base della mia proposta, e in questa pagina cercherò di aiutare pazienti che soffrono di alcune delle cause maggiori al mondo di disabilità. Spero di poterti essere d'aiuto.