20/12/2024
Vorrei potervi regalare quella leggerezza che vi farebbe attraversare questo momento in un modo diverso.
Vorrei potervi dare delle calorose pacche sulla spalla rassicurandovi sul fatto che ce la farete, senza troppo sforzo o fatica o dolore.
Ti**re petali e alleggerire i pensieri e distrarvi.
Ma non si può.
Non sono queste le regole del nostro gioco.
In questo gioco, che è la vostra opportunità per vivere una vita degna di essere vissuta, ci si rimboccano le maniche e si va.
Non c’è cosa più difficile, più dura, più crudele che abbandonarsi all’abbandono proprio sotto le feste di Natale.
Eppure, diobbono, avete un tempismo perfetto.
Ma tutto ha un senso, anche e soprattutto questo.
Vorrei poter raccogliere le lacrime che versate a studio perché sono lacrime benedette… vi salveranno.
Solo che non lo vedete, un po’ perché avete gli occhi talmente annacquati e gonfi, un po’ perché fidarsi di una che vi dice che si, state una chiavica, ma lei è felice perché è proprio questa la strada giusta per stare meglio… beh ci vuole coraggio.
Una che vi dice di buttare tutti i cerotti che avete, di sfregare forte le ferite aperte per disinfettarle, che vi vede annaspare e non vi viene a ti**re fuori dall’acqua e non vuole nemmeno che accettiate salvagenti bucati da altri.
Siete caduti in acqua, avete paura di affogare, ma più vi muovete e più vi agitate e più andate a fondo.
E allora basta.
Fermi.
Sdraiatevi sul pelo dell’acqua, lasciatevi dondolare.
Prendete confidenza con vostro corpo, col vostro respiro. Datevi ascolto.
Se siamo arrivati a questo punto è perché abbiamo deciso di abbandonare noi stessi.
Abbiamo preferito usare qualcun altro come un cerotto per sanare ferite che pensiamo di non sapere/potere affrontare.
Ovviamente avete provato sulla vostra pelle che è un errore madornale.
C’è bisogno di tempo, di fiducia in voi stessi ogni giorno un po’ di più.
Siamo in un tunnel ma vi do uno spoiler: c’è luce in fondo.
Una luce bellissima, avvolgente, salvifica.
C’è modo di stare meglio, di scegliere meglio chi avere accanto, di curare da soli quelle ferite che verranno.
Coraggio.
Non siete soli in questo buio.
Ma dovete camminare con le vostre gambe per salvarvi.