Rachele di Leo, psicologa psicoterapeuta

Rachele di Leo, psicologa psicoterapeuta Psicoterapeuta. CTP in separazioni. Terapeuta EMDR
Specialista in psicologia dell'invecchiamento

L'obiettivo di una terapia è migliorare la propria qualità di vita. Mettere sù una cassetta degli attrezzi da usare quando ne avremo più bisogno.

Cosi, ogni tanto correggo, chiarisco, riscrivo, cambio i colori.Un promemoria se pensate di aver bisogno di me.Per quals...
21/01/2025

Cosi, ogni tanto correggo, chiarisco, riscrivo, cambio i colori.
Un promemoria se pensate di aver bisogno di me.
Per qualsiasi dubbio, perplessità o richiesta scrivetemi.
Il numero è pubblico, preferisco un messaggio su whatsapp così mentre lavoro non lascio indietro nessuno.
Sto pensando ad altre cose da fare, da proporre, la richiesta è così alta in questo periodo… finalmente ci permettiamo di chiedere aiuto.
Gruppi di adolescenti e gli sportivi e tutto ciò che concerne i blocchi, a qualsiasi età.
Che ne dite?

Fammi tornare come ero prima di stare male” e anche “non mi riconosco così fragile, così impaurita, così in stallo. Non ...
20/01/2025

Fammi tornare come ero prima di stare male” e anche “non mi riconosco così fragile, così impaurita, così in stallo. Non sono mai stata così.
Ho perso la mia risolutezza, voglio tornare quella persona.
Sono sempre stata forte, ce l’ho sempre fatta da sola, questa fragilità non mi appartiene”, mi confida con difficoltà la mia paziente.

La perfezione è una bella bestia.
A dire il vero, peggio ancora la ricerca perenne della perfezione.
E prima o poi ci porta il conto.
La Perfezione fa spesso il paio con il Controllo, tutto deve andare esattamente nel modo da noi stabilito.
Altrimenti?
Perfezione, controllo, e aggiungerei un fortissimo senso del dovere.

Non è tornando ad essere quella persona perfetta che la mia paziente starà meglio.
Però quanto è difficile che si fidi di me, che creda alla mia lettura della sua storia.
Ve lo immaginate?
Lei viene da me per tornare a quella perfezione e io le propongo tutt’altro, di fare spazio alle fragilità, alla parte meno desiderabile di sé.
Di fare posto, di integrare, non di eliminare.
Vi rendete conto di che cambio di prospettiva le sto chiedendo?
Se siamo cresciuti con l’idea che l’essere perfetti ci renderà felici e che questo è l’unico modo degno di vivere è un passo enorme.
Se abbiamo fatto nostra l’idea che solo perfetta merito l’amore delle figure per me importanti, credere che accettare la mia imperfezione mi farà stare meglio è un paradosso inaccettabile.

E dove sono le radici di questa perfezione?
A cosa risalgono?
Qual è il nostro mito familiare in nome del quale abbiamo intrapreso un sentiero che ora ci intrappola?

Ecco a cosa serve il nostro sintomo, che con la sua la verità ci viene in soccorso.
E’ la porta che si apre su un percorso di consapevolezza. Quella porta che tenevamo sbarrata perché credevamo fonte di dolore e invece è l’unica via per la nostra “risoluzione”.


La psicologia è una scienza?Sì, la psicologia è stata riconosciuta come una scienza da quando nello studio della mente s...
09/01/2025

La psicologia è una scienza?
Sì, la psicologia è stata riconosciuta come una scienza da quando nello studio della mente si è cominciato ad usare il metodo sperimentale (1879).

Tuttavia...
..C’è una grossa resistenza ad accettare le prove della psicologia.
Ciò probabilmente si deve al fatto che questa scienza coinvolge direttamente l’essere umano.
In fisica, chimica o altre scienze, i risultati non “disturbano” le persone e sono accettate senza problemi.
Ma quando parliamo dell’essere umano, la situazione è diversa.
Se i risultati vanno contro le convinzioni intuitive, si cerca rapidamente di risolvere questo conflitto cognitivo perché è più facile ignorare le prove esposte, piuttosto che ristrutturare le tradizionali convinzioni. Anche se sono scientificamente errate.


Domenica pomeriggio, Leggo, ascolto, guardo.Scrivo, molto.Mi appunto parole, frasi.Scelgo i colori.C’è tanto silenzio, f...
05/01/2025

Domenica pomeriggio,
Leggo, ascolto, guardo.
Scrivo, molto.
Mi appunto parole, frasi.
Scelgo i colori.
C’è tanto silenzio, forse ho bisogno di uscire.
Facciamo che ci diamo un appuntamento con le parole?


Imparare ad essere leggeri, a godere del momento senza preoccuparsi di ciò che è stato e di ciò che potrebbe essere.Esse...
03/01/2025

Imparare ad essere leggeri, a godere del momento senza preoccuparsi di ciò che è stato e di ciò che potrebbe essere.
Essere bravi a fare progetti, e altrettanto a smontarli.
Imparare a chiedere: aiuto, condivisione, spiegazioni.
E dare.
Investire nelle persone che sono meritevoli dei nostri sguardi, nelle storie che ci piacciono, nei progetti che ci entusiasmano.

E prendere più aerei e vedere posti nuovi e assaggiare nuovi gusti e sentire nuovi odori.
(Questo è mio personale )

Pensieri che voglio portarmi dietro…


“Vedere il mondo. Cose pericolose da raggiungere. Trovarsi l’un l’altro e sentirsi. Questo è il significato della vita”B...
01/01/2025

“Vedere il mondo.
Cose pericolose da raggiungere.
Trovarsi l’un l’altro e sentirsi.
Questo è il significato della vita”

Buon primo gennaio

Sto pensando che questa è la penultima giornata di questo anno.Ed è già arrivata... Così presa da mille cose, in questi ...
30/12/2024

Sto pensando che questa è la penultima giornata di questo anno.
Ed è già arrivata...
Così presa da mille cose, in questi ultimi mesi, non ho avuto modo di fermarmi a pensare a questo momento di passaggio.
Incredibile...
A me piacciono infinitamente i momenti di passaggio.
Dove non è ancora scritto tutto, dove si può ancora metter mano e modificare.
È il momento del possibile in cui sento di poter scegliere.
C’è qualcosa di più grande?!
Non è stato un anno inutile, nessuno lo è.
Ho avuto modo di vivere così, come più desidero, senza fronzoli inutili, senza obblighi.
Con la naturalezza della verità.
E non é semplice, la verità.
Solo che dopo che l’hai assaggiata non ne puoi più fare a meno.
Così domattina mi prenderò del tempo per pensare a chi voglio essere, in questo 2025 che arriva.

Buon ultimo giorno dell’anno... che sia di riflessione, di pausa, di preludio al cambiamento.
Che il cambiamento è ossigeno puro.

«Quel che accade.
Gli incontri.
I nostri destini.
L’imprevedibilità di una traiettoria.»


Vorrei potervi regalare quella leggerezza che vi farebbe attraversare questo momento in un modo diverso.Vorrei potervi d...
20/12/2024

Vorrei potervi regalare quella leggerezza che vi farebbe attraversare questo momento in un modo diverso.
Vorrei potervi dare delle calorose pacche sulla spalla rassicurandovi sul fatto che ce la farete, senza troppo sforzo o fatica o dolore.
Ti**re petali e alleggerire i pensieri e distrarvi.
Ma non si può.
Non sono queste le regole del nostro gioco.
In questo gioco, che è la vostra opportunità per vivere una vita degna di essere vissuta, ci si rimboccano le maniche e si va.
Non c’è cosa più difficile, più dura, più crudele che abbandonarsi all’abbandono proprio sotto le feste di Natale.
Eppure, diobbono, avete un tempismo perfetto.
Ma tutto ha un senso, anche e soprattutto questo.
Vorrei poter raccogliere le lacrime che versate a studio perché sono lacrime benedette… vi salveranno.
Solo che non lo vedete, un po’ perché avete gli occhi talmente annacquati e gonfi, un po’ perché fidarsi di una che vi dice che si, state una chiavica, ma lei è felice perché è proprio questa la strada giusta per stare meglio… beh ci vuole coraggio.
Una che vi dice di buttare tutti i cerotti che avete, di sfregare forte le ferite aperte per disinfettarle, che vi vede annaspare e non vi viene a ti**re fuori dall’acqua e non vuole nemmeno che accettiate salvagenti bucati da altri.
Siete caduti in acqua, avete paura di affogare, ma più vi muovete e più vi agitate e più andate a fondo.
E allora basta.
Fermi.
Sdraiatevi sul pelo dell’acqua, lasciatevi dondolare.
Prendete confidenza con vostro corpo, col vostro respiro. Datevi ascolto.
Se siamo arrivati a questo punto è perché abbiamo deciso di abbandonare noi stessi.
Abbiamo preferito usare qualcun altro come un cerotto per sanare ferite che pensiamo di non sapere/potere affrontare.
Ovviamente avete provato sulla vostra pelle che è un errore madornale.
C’è bisogno di tempo, di fiducia in voi stessi ogni giorno un po’ di più.
Siamo in un tunnel ma vi do uno spoiler: c’è luce in fondo.
Una luce bellissima, avvolgente, salvifica.
C’è modo di stare meglio, di scegliere meglio chi avere accanto, di curare da soli quelle ferite che verranno.
Coraggio.
Non siete soli in questo buio.
Ma dovete camminare con le vostre gambe per salvarvi.

Le stelline sullo sfondo non sono casuali: ci fanno pensare alle feste imminenti e a quanto possono essere dei momenti m...
17/12/2024

Le stelline sullo sfondo non sono casuali: ci fanno pensare alle feste imminenti e a quanto possono essere dei momenti molto difficili da affrontare per chi soffre di ansia.
Quindi… ricordando bene che i problemi non si risolvono con tecniche da applicare all’urgenza, ma ci si lavora in terapia, credo che un aiutino possa servire.
Fatene buon uso, il giusto, in urgenza, e poi tornate sulla poltrona per continuare il vostro lavoro.


...lì, i nodi da sciogliere. Soprattutto di domenica.“C’è un solo modo per capire in che direzione andare.Devi seguire l...
15/12/2024

...lì, i nodi da sciogliere. Soprattutto di domenica.

“C’è un solo modo per capire in che direzione andare.
Devi seguire la tua Paura.
Essa ti mostrerà la via.
Fuggire da ciò che t’impaurisce è un modo per perdere il cammino: così facendo ti allontani sempre più da ciò che stai cercando.
Se hai timore di affrontare quella persona o quella situazione, si trova proprio lì il nodo da sciogliere.
Quel nodo che se riconosciuto e affrontato ti donerà le chiavi della libertà!
D’ora in poi, quindi, quando avvertirai paura, fastidio, irritazione e preoccupazione non fuggire. Rimani in ascolto di ciò che provi.
E con coraggio addentrati a scoprire il tesoro nascosto nel tuo malessere.

“I tesori più preziosi vengono custoditi dal drago più terribile.
Per raggiungere i tesori, bisogna andare dal drago…e baciarlo.”

B. Helliger


Può capitare che si faccia un po’ di fatica a invertire questa rotta difensiva che ci fa allontanare gli altri prima che...
14/12/2024

Può capitare che si faccia un po’ di fatica a invertire questa rotta difensiva che ci fa allontanare gli altri prima che ci allontanino loro.
Della serie… fammi mettere le mani avanti, fammi espellere, buttare fuori quelli che si avvicinano troppo, chiudiamo porte e portoni e porticine prima che qualcuno si infili troppo dentro il mio cuore e la mia testa e io possa rimanere deluso.
Non ci hanno forse cresciuti a pane e prevenzione?

Prevenire è meglio che curare… che poi è anche vero, alcune volte ti salva la vita, ma quando si tratta di comportamenti e relazioni invece spesso te la complica.
E cosi fuori tutti, non abbiamo bisogno di nessuno, che poi gli altri, quelli più temerari provano anche ad avvicinarsi, ma noi mettiamo le mani avanti, rispondiamo in modo secco, duro… e l’altro, a meno che non sia votato al martirio, che fa?
Alza i tacchi e se ne va.
E noi?
Siamo pronti sull’uscio e tronfi… “hai visto? Se ne è andato. Alla fine avevo avevo ragione. Nessuno rimane. Nessuno mi vuole. Sono solo.”
Però… c’è un però.
Sembra proprio il caso di una Profezia che si Autoavvera.
Cioè io mi comporto in un modo tale da provocare proprio quella conseguenza che temo.
E così via, ancora, in un circolo vizioso che incastra.

C’è un’altra riflessione che si potrebbe fare a proposito: perché ho così paura di rimanere da solo?
Perché penso che nessuno mi rimarrà accanto?
Perché penso di non poter superare un rifiuto o una separazione?
Perché penso di non poter superare che qualcuno mi deluda (ancora)?


Ieri ho avuto in dono questo libro.Mi è stato dato al termine di una seduta incentrata tutta sulla figura di una madre, ...
12/12/2024

Ieri ho avuto in dono questo libro.
Mi è stato dato al termine di una seduta incentrata tutta sulla figura di una madre, ma nessuno di noi due presenti nella stanza poteva immaginare che sarebbe andata così, oggi.
Al di là della “casualità” (che chiameremo sincronicità in termini tecnici) trovo sempre così piacevole il ricevere dei libri come regali.
Nel libro che scegli c’è qualcosa di te che vuoi che l’altro sappia, che conosca.
Ci sono parti di te che sei pronto a condividere.
Ci sono odori, sapori, luoghi da mostrare.
Anche luoghi metaforici, come relazioni, dinamiche interpersonali.
Ci sono posti dove vuoi che l’altro vada, perché per te sono stati importanti e magari potranno esserlo anche per lui.
Anche se in modi diversi.
Anche se in tempi diversi.

Indirizzo

Civitavecchia

Orario di apertura

Lunedì 15:30 - 20:00
Martedì 15:30 - 20:00
Mercoledì 15:30 - 20:00
Giovedì 15:30 - 20:00

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