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per queli che non si fermano alla superficie delle persone, ma sanno che dentro c'è sempre un cuore che pulsa e uno spazio in cui si sta bene da soli e si sta bene anche condividendo con gli altri, perché la felicità è il 1° diritto dell'uomo

20/12/2023

DEDICATO AI BAMBINI di oggi che saranno i padri di domani. è un pò lunghetto, ma ne vale la pena, da un post de: Lo Scarasaggio:
"BABBO NATALE ESISTE DAVVERO.
Come è consuetudine oramai da qualche anno, nel mese di dicembre pubblico il mio articolo su Babbo Natale, in maniera da chiarire una volta per tutte la questione dell’esistenza di Babbo Natale anche dal punto di vista esoterico.

BABBO NATALE ESISTE DAVVERO. Spiegatelo ai vostri figli, anche a quelli più grandi. Babbo Natale è la trasposizione materiale simbolica dello “Spirito del Natale”, che è un deva (=un angelo), il quale si muove dai piani più elevati dell’esistenza e scende nella materia per portare GIOIA ai bambini e VOLONTÀ DI BENE all’umanità intera. Ovviamente, viene sentito maggiormente da quelle tradizioni che ne riconoscono l’esistenza (non solo Europa e Nord America, ma anche America Latina e, nelle sue varie declinazioni - il “Vecchio del Natale” - giunge fino in Giappone, Corea e Filippine).
Il portale da cui passa per poter volare sulle città si trova al Polo Nord. È un deva, quindi non ha bisogno di una vera slitta e delle vere renne per volare, ma la forma con cui gli iniziati possono vederlo è una massa di luce che ricorda in effetti una slitta trainata da animali. Nel suo compito viene aiutato da una schiera di deva minori che appaiono nello stesso modo e volano come suoi emissari per tutte le città del mondo.

Il suo viaggio – la discesa dal Polo Nord – avviene nella notte di Natale, ma lo “Spirito del Natale” si avverte in maniera intensa da due giorni precedenti a due giorni successivi, per un totale di cinque giorni, tuttavia ogni 21 dicembre si apre un importante portale, per il quale vale lo stesso discorso, per cui questo spirito aleggia al massimo della sua intensità dal 19 fino al 27 dicembre. In ogni caso, in tutto il periodo delle feste natalizie, se si possiede un minimo di sensibilità, si può avvertire la presenza di uno spirito differente nell’aria.

I cosiddetti “regali di Natale” rappresentano simbolicamente le infusioni di “emozioni superiori” – la GIOIA – portate dallo “Spirito del Natale” e dai suoi emissari nelle anime dei bambini e, nella misura in cui si aprono alla loro anima, anche in quelle degli adulti. Lo “Spirito del Natale” distribuisce in giro per il mondo pacchetti di GIOIA, ma poi sta a noi conservarli nel nostro Cuore per tutto l’anno oppure pensare che si tratti di una leggenda o di una trovata commerciale!

La figura di Babbo Natale a un certo punto è stata associata a San Nicola, ma in realtà non c’entra nulla. È stato unicamente un tentativo di portare nella materia – nel mondo del conosciuto – qualcosa che per la maggior parte delle persone restava inspiegabile. La prima falsificazione è quindi stata storica, la seconda è stata commerciale: ancora oggi ci sono persone che affermano che Babbo Natale sia stato inventato dalla Coca Cola! Queste persone sono inconsapevoli complici della desacralizzazione della realtà, in atto oramai da secoli, tuttavia comprendo che essi, scrivendo questi articoli, fanno ciò che possono con lo scarso materiale mentale che la natura ha messo loro a disposizione!

L’albero di Natale rappresenta l’ascesa verso i mondi superiori attraverso l’apertura dei sette chakra. Un albero di Natale fatto bene dovrebbe evidenziare SETTE P***E O LUCI DISPOSTE IN VERTICALE che si distinguono dagli altri addobbi.

Alla base dell’albero i bambini dovrebbero lasciare qualche carota per le renne e un bicchiere di latte e qualche biscotto per Babbo Natale. Da un punto di vista magico/esoterico questo è un piccolo rituale che rappresenta la volontà del bambino di accogliere in casa sua – nel suo Cuore – lo “Spirito del Natale”. Ovviamente, i genitori devono farli sparire prima che i bimbi si sveglino. Le carote possono essere conservate e poi consumate nei giorni successivi, il latte e i biscotti li possono consumare i genitori durante la notte, possibilmente – se la moda ateistica dell’epoca moderna non li ha completamente rintronati – recitando una preghiera di ringraziamento per la GIOIA che lo “Spirito del Natale” sta portando (va bene anche il classico Padre Nostro, l’unica preghiera data da Gesù nel Vangelo). Ci tengo comunque a precisare che l’attività svolta dallo “Spirito del Natale” durante quella notte, di per sé non ha nulla di religioso, in quanto avverrebbe comunque, INDIPENDENTEMENTE DALLA CELEBRAZIONE DELLA NASCITA DI GESÙ collegata a questo periodo dell’anno.

Vestirsi da Babbo Natale per portare i regali non è indispensabile, anzi, solitamente è fuorviante, in quanto è più utile che il bambino entri in contatto con l’idea di uno spirito invisibile che aleggia sulle città durante la notte, il quale non può essere visto da nessuno, piuttosto che riduca tutto a un uomo vestito di rosso e con la barba bianca che porta sulle spalle un sacco pieno di regali.

Non siate come quei genitori che in seguito raccontano ai loro figli che Babbo Natale non esiste... solo perché loro – o i nonni – si vestivano da Babbo Natale... e quindi credevano essi stessi che fosse tutta una menzogna. Gli stessi che poi magari raccontano che invece gli avvocati, i commercialisti, i ragionieri e i notai esistono per davvero!

Se lo avete fatto, andate dai vostri figli – qualunque età abbiano oggi – e dite loro che vi siete sbagliati, che eravate ciechi. Non avete idea della delusione che provano i bambini quando dite loro che Babbo Natale era un parente travestito (perché loro, nel loro Cuore, sanno che non è vero!) e non avete idea del balsamo che riceveranno quando direte loro che vi siete sbagliati, indipendentemente dal fatto che oggi, sul piano esteriore, siano rimasti intrappolati nel pensiero desacralizzato moderno e siano divenuti anche loro degli adulti materialisti. Fate anche il contrario: andate dai vostri genitori e dite loro che si erano sbagliati: Babbo Natale esiste davvero!

Questi sono “atti psicomagici”. Fateli.

Tutto si può aggiustare.

Buon Natale.

Salvatore Brizzi

[Il mondo è bello, siamo noi ad esser ciechi]"

08/01/2023

La verità su Greta Thunberg: tutti i media parlano di cambiamento climatico, sciopero globale del clima, Green New Deal, ... ma intanto chi s...

28/05/2022

In satsang qualcosa si svuota.
Tutte le vecchie idee sbiadiscono,
la mente stessa va in samadhi, diventa vuota.
Ora c'è un bellissimo silenzio nel tuo essere:
diventa un tutt' uno con esso,
è la fragranza del puro Sé.
La mente è furba, dirà:
"Complimenti, ce l'abbiamo fatta!",
o anche: "Complimenti, ce l'ho fatta"
secondo l'intensità della tua identificazione
con lei, l'ingannatrice.
Non accogliere questa voce:
nessuno ha fatto niente.
Non identificarti con i pensieri, le parole o i sentimenti,
resta semplicemente in silenzio.
Qui viene definitivamente reciso
il cordone ombelicale della mente egoica;
taglialo senza compassione.
Appena l'avrai lasciata andare,
si rivelerà il grande silenzio,
ininterrotto e sempre intatto.
Dimora dentro di te, in quanto Sé assoluto.

~ Mooji
Dal libro "Il fuoco bianco" ~ Seconda edizione

~ ~ ~

In satsang, something gets emptied out.
All the old ideas are thinning away.
The mind itself goes into samadhi. It becomes empty.
There is a beautiful silence in your being now.
Be one with it. It is the fragrance of the pure Self.
Mind is cunning. He will either say, ‘Well done, we
did it!’ or ‘Well done, I did it!’ depending on the
strength of your identity with him, the deceiver.
Don’t accept this voice. No one did anything at all.
Don’t identify with thoughts, words or feelings.
Simply keep quiet. This is the final cut
to the umbilical cord of the ego-mind.
Cut him loose without compassion.
Let him go and the great silence reveals itself
—seamless and untouched.
Dwell within as the undivided Self.

~ Mooji
(From White Fire ~ Second Edition)

09/05/2022
09/05/2022
06/06/2020

Tempo fa, una signora mi faceva notare: «Io l’ho capito che i miei disagi di oggi non nascono dalle persone intorno a me, ma sono causati da condizionamenti emotivi che mi porto dietro dalla mia infanzia. L’ho capito che la realtà che mi circonda è creata da queste mie energie inconsce. Quello che non ho ancora capito è cosa devo fare per fermare questo teatrino inconsapevole».
«Il teatrino non va fermato. Va inondato con la nostra presenza».
«Non basta. Lo faccio ma non vedo miglioramenti».
«Il miglioramento non è lo scopo. La guarigione non è lo scopo. Vedere la realtà è lo scopo».
«Mi stai dicendo che mi devo tenere il disagio».
«Ti sto dicendo che finché cercherai di cacciare via quel disagio non raggiungerai la serenità. È come rifiutare una parte di sé. È come affermare che Dio ogni tanto si sbaglia».
«Ma se lo accetto, andrà via?»
«L’accettazione portata avanti con lo scopo di eliminare qualcosa... non è accettazione. Ti stai prendendo in giro».
«È solo che voglio stare bene».
«Per stare bene devi vedere la realtà, non eliminare dei pezzi di te».
«Come faccio a vedere la realtà?»
«Devi desiderarlo con tutta la mente, con tutta l’anima e tutto lo spirito. In pratica, devi desiderarlo con tutta te stessa. Per fare questo, devi ricordartene usando la presenza nel qui e ora come strumento. Non avere fretta di eliminare ciò che non sopporti di te, perché è anche ciò che non sopporti di Dio!»

STIAMO ATTRAVERSANDO UN PERIODO STORICO CHE RAPPRESENTA UN’OCCASIONE UNICA PER IL RISVEGLIO. Possiamo usare:
1. rabbia;
2. senso di ingiustizia;
3. senso di impotenza,
per stare nella presenza. Se un evento riguarda milioni di persone, non significa che non riguardi proprio voi in particolare. Approfittatene, perché quando tutto questo sarà finito, proverete un senso di rilassamento, la vostra tensione interiore diminuirà... e risvegliarsi alla propria anima diverrà più difficile. Salv. Brizzi

29/04/2020

per diventare un discepolo, sia del Lato Oscuro che della Fratellanza, occorre sviluppare autodisciplina e quindi magnetismo. Di una persona con la mente che vaga senza sosta da un pensiero all’altro... che ha le emozioni e la sessualità fuori controllo... non se ne fa niente nessuno, né il Cristo né il diavolo. La prima lunga fase del Discepolato è uguale in entrambe le vie, ma a un certo punto è necessario fare una scelta e chiedersi: «Qual è il vero scopo che mi motiva a lavorare su di me?» Se il fine non è altruistico non avverrà l’identificazione con l’anima e l’apertura del Cuore, il cammino si arresterà e si diverrà, quasi senza accorgersene, dei maghi neri al servizio dell’Ombra.
Ho usato il nome del Cristo come simbolico d’un qualsiasi maestro appartenente alla Fratellanza. Ognuno di noi appartiene all’ashram di un determinato maestro. In ogni caso il Cristo è “colui che deve tornare” quando sulla Terra si saranno create lo condizioni vibratorie adatte (ossia, quando Fabio Fazio non avrà più accesso a uno studio televisivo), quindi non ho utilizzato il nome del Cristo a caso.
Nello stesso libro spiego anche che il Cristo e Gesù sono due “entità” ben distinte. Il Cristo è un’energia cosmica di secondo raggio che ha utilizzato Gesù (e questo è un bell’esempio di “patto”) per un certo numero di anni al fine di portare la sua irradiazione d’amore su questo pianeta.
Ogni successivo travisamento del messaggio portato dal Cristo e dal suo “veicolo” Gesù non va a inficiare il messaggio stesso. Sul fatto che continuiate a infarcirvi di libri che “rivelano segreti” sugli iniziati e sui maestri più importanti, preferisco stendere un velo, anzi un piumone, pietoso. Circolano libri che rivelano “segreti incoffessabili” sulla Chiesa, su San Paolo, su Gurdjieff, su Osho, su Sai Baba, su Leadbeater, sulla Blavatsky e persino su Madre Teresa. Riguardano sempre il denaro, il sesso, il potere... con tanto di prove e documentazioni storiche ineccepibili... con il fine di stimolare nel lettore i sottopiani più bassi del corpo astrale e il centro sessuale... che sono quelli che vi fanno subito mettere mano al portafogli per acquistare il libro. La ricerca dello sporco nel maestro spirituale è un vero e proprio meccanismo inconscio; anche se non è questa l’occasione per parlarne, vi invito ad osservare l’eventuale presenza di tale meccanismo dentro di voi. (S. Brizzi)

20/04/2020

LAVORO SU DI SÉ PER TERRESTRI IN QUARANTENA – Lezione 8

La consapevolezza del momento attuale non è un concetto, ma un’ESPERIENZA. Non si tratta di modificare ciò che facciamo, quanto di imparare a SENTIRE in maniera differente, cioè a vivere l’esperienza della vita in modo totale anziché nel sonno. Lo stato della presenza ci permette di rispondere in maniera cosciente a ciascun evento.

Ci invaghiamo delle affascinanti teorie sulla creazione della realtà, ma poi non siamo in grado di vivere il momento presente. Ci focalizziamo, ci concentriamo, immaginiamo di godere già adesso dell’oggetto desiderato... credendo che la legge di attrazione si riduca a questo. È perfettamente vero che esiste una legge di attrazione, ma è in atto adesso, in questo istante della nostra vita, non serve per creare qualcosa di diverso nel futuro. Di quale futuro stiamo parlando? Che tristezza la legge di attrazione applicata secondo il vecchio modello temporale, dove io lavoro per un fantomatico futuro anziché per entrare sempre di più in quest’unico momento.

Non commettete l’errore di pretendere qualcosa dalla vita anziché approfittare di ciò che vi viene elargito da sempre. È inutile che vi sforziate di “attirare l’abbondanza”, perché l’abbondanza è un diverso modo di vedere e sentire ciò che accade in questo istante, non un obiettivo per il futuro. Abbondanza, gioia e serenità interiore sono QUI, ma non avete occhi per vederle e allora sperate di attirarle nel futuro.

Quello di attrarre uno stato di benessere nel futuro è ancora un approccio mentale legato al tempo. Non può funzionare – se non in modo parziale – per il semplice motivo che noi non siamo una mente, ma eternità pura, esprimibile solo nel momento presente. Creare benessere sulla linea del tempo presenta più svantaggi che vantaggi: ciò che ho attirato, prima o poi se ne andrà così come è venuto. E anche se il mio benessere materiale resta costante per decenni, magari per ragioni karmiche che mi consentono di accumulare ricchezze, tuttavia io vivrò periodi in cui mi sentirò sereno e appagato e periodi in cui mi sentirò solo e depresso. In altre parole, il mio benessere sarà comunque parziale e soggetto a legge di compensazione, anche se sul piano materiale le mie ricchezze non subiranno variazioni. Questo è il prezzo da pagare a Cronos.

Il motivo per cui è necessario avvenga un’apertura del Cuore, non concerne il sentimento, bensì il fatto che il Cuore sia costituito di eternità. Infatti il vero amore, quello assoluto e incondizionato... è un istante non soggetto al logorio del tempo. L’amore di Cuore partecipa dell’infinito. Vivere il presente e aprire il Cuore sono un tutt’uno; per questo motivo l’esperienza della presenza consente di vivere nella serenità interiore e nell’amore. L’autentica presenza non è un’esperienza fredda e intellettuale.

Tale stato di coscienza dovrebbe essere spontaneo, poiché concerne ciò che davvero siamo, tuttavia la maggior parte delle persone è identificata con i pensieri e più in generale con l’attività della mente, per questo motivo occorre un’INTENZIONE DELIBERATA (Gurdjieff parlava di un super-sforzo) costante e prolungata nel tempo.

Di vivere il momento bisogna ricordarselo, perché ogni momento che non conquistiamo scivola via nell’inconsapevolezza.

Con volontà implacabile accediamo all’amore.

AVETE ANCORA POCHE SETTIMANE PER SVEGLIARVI. A maggio finirà la quarantena, proverete un senso di rilassamento, la vostra tensione interiore diminuirà... ed ecco che risvegliarsi tornerà ad essere impossibile per la maggior parte delle persone!

[quest’ultima esortazione la ripeterò ad ogni lezione]

Il vostro Scarasaggio

LE SETTE INIZIAZIONI E COME PREPARARLE

di Salvatore Brizzi

[http://www.salvatorebrizzi.com/2020/02/le-sette-iniziazioni-e-come-prepararle.html](http://www.salvatorebrizzi.com/2020/02/le-sette-iniziazioni-e-come-prepararle.html)

LE LEGGI DELLO SPIRITO

di Dan Millman

[http://www.salvatorebrizzi.com/2019/12/le-leggi-dello-spirito.html](http://www.salvatorebrizzi.com/2019/12/le-leggi-dello-spirito.html)

19/04/2020
14/09/2019

Salvatore Brizzi in questo webinar gratuito ci parlerà di come portare in stato di veglia la macchina biologica che ci è stata messa a disposizione dalla Vita.

28/09/2018
06/07/2018

L’anno scorso in occasione dello Yoga Day è stato battuto un nuovo Guinness World Record per la manifestazione di yoga più grande di tutta la storia. Quest'anno tutti si aspettano che...

23/06/2018

Oxum Inserimento Sottotitoli, sul "capitolo" estratto dal film documentario della "x-filmes" Bahia. "Orixas da Bahia" Regia: Lazaro Faria Produttore esecutiv...

23/06/2018

Clip "capitolo" estratta dal film documentario della "x-filmes" di Bahia "Orixas da Bahia" Regia: Lazaro Faria Produttore esecutivo: Silvana Martinz Sottotit...

25/05/2018

Estratto dal capitolo 46 dell’Autobiografia di uno yogi, di Paramahansa Yogananda

LA YOGINI CHE NON MANGIA MAI

“Signore, dove siamo diretti questa mattina?”. Wright, alla guida della Ford, distolse per un attimo gli occhi dalla strada per lanciarmi uno sguardo interrogativo. “A Dio piacendo”, risposi con devozione, “andiamo a vedere l’ottava meraviglia del mondo: una santa la cui dieta consiste di sola aria! Si chiama Giri Bala”.

(dopo un viaggio tortuoso Yogananda e il suo gruppetto giungono infine alla casa della santa)

“Fermandoci nei pressi di una stretta viuzza,” annotava Wright nel suo diario di viaggio, in data 5 maggio 1936,“ci ritrovammo a un centinaio di passi dalla casa di famiglia di Giri Bala. Di lì a poco apparve sulla soglia una figura minuscola: Giri Bala! Era avvolta in una stoffa di seta color oro spento; nel caratteristico modo indiano avanzò con modestia ed esitazione, sbirciandoci dal di sotto del lembo superiore del suo swadeshi. Dall’ombra del copricapo, i suoi occhi brillavano come braci ardenti. Ci innamorammo di quel volto, che esprimeva benevolenza e realizzazione del Sé, libero da ogni impurità causata dagli attaccamenti terreni.” Condividevo del tutto l’impressione che Wright ebbe di Giri Bala: era avvolta di spiritualità, come il suo corpo era avvolto da quel velo dai delicati riflessi lucenti. Mi offrì un pranam, nel consueto gesto di benvenuto che il padrone di casa rivolge a un monaco. La piccola santa si sedette a gambe incrociate nella veranda.
“Madre”, dissi in bengali, “per oltre venticinque anni ho avuto l’ardente desiderio di compiere questo pellegrinaggio! Madre, vorrei sentirlo dalle vostre labbra: davvero vivete senza prendere cibo?”. “Sì, è vero. Non mangio né bevo da quando avevo 12 anni e 4mesi, fino all’attuale età di 68 anni: un periodo di oltre 56 anni. Sono nata in queste regioni boscose. La mia infanzia non ha avuto episodi degni di nota, salvo il fatto che ero vittima di un appetito insaziabile. Ero stata promessa in sposa quando avevo circa nove anni. Avevo soltanto dodici anni quando andai a vivere a Nawabganj con la famiglia di mio marito. Mia suocera mi umiliava mattino, mezzogiorno e sera per la mia ingordigia. Ma i suoi rimproveri si rivelarono una benedizione, poiché risvegliarono le mie latenti inclinazioni spirituali. Una mattina il suo sarcasmo raggiunse le vette della crudeltà. Allora, punta sul vivo, le dissi: ‘Ben presto vi farò vedere che non toccherò più cibo finché avrò vita’. Mi rifugiai in un angolo appartato e invocai il mio Padre celeste. ‘Signore’, pregai incessantemente, ‘Ti prego, mandami un guru, uno che sappia insegnarmi a vivere della tua luce, e non del cibo’. Entrai in uno stato d’estasi; e sotto questo incantesimo di beatitudine mi diressi verso il ghat di Nawabganj, sulle rive del Gange. Il sole del mattino filtrava tra le acque; mi purificai nel Gange, come se stessi ricevendo una sacra iniziazione. Mentre mi allontanavo dalle rive del fiume, con indosso le vesti bagnate, nella luce abbagliante del giorno il mio maestro si materializzò dinanzi a me! ‘Mia piccola cara’, disse con voce piena di amorevole compassione, ‘io sono il guru che Dio ti ha mandato per esaudire la tua pressante preghiera. Il Signore è stato profondamente toccato da una richiesta così insolita! Da oggi tu vivrai di luce astrale: gli atomi del tuo corpo saranno ricaricati dalla corrente infinita’. Egli mi iniziò a una tecnica kriya che libera il corpo dalla dipendenza dal cibo grossolanodei mortali. Non ho avuto figli; sono vedova da molti anni. Dormo pochissimo, poiché il sonno e la veglia sono per me la medesima cosa. Medito di notte, e durante il giorno svolgo i miei lavori domestici. Avverto poco i cambiamenti del clima di stagione in stagione. Non sono mai stata ammalata né ho mai avuto alcun malessere. Se per caso mi faccio male, sento solo un lieve dolore. Non ho evacuazioni. Posso controllare il battito cardiaco e il respiro. Ho spesso visioni del mio guru e di altre grandi anime”. “Madre”, dissi lentamente, “a che serve che voi sola siate stata prescelta per vivere senza mangiare?”. “A provare che l’uomo è Spirito”. Il suo volto si illuminò di saggezza. “A dimostrare che, con il progresso spirituale, egli può gradualmente imparare a vivere della Luce eterna e non di cibo”. La santa si immerse in un profondo stato meditativo. Il suo sguardo era rivolto interiormente; la dolce profondità dei suoi occhi p***e ogni espressione.
Era ormai scesa la notte tropicale. Era la dolorosa ora del distacco; ci attendeva un lento e tedioso viaggio.“Giri Bala, vi prego, datemi un vostro ricordo, un pezzetto di stoffa di un vostro sari”. Presto ritornò con un pezzetto di seta di Benares e me lo porse, mentre improvvisamente si prostrava a terra. “Madre”, le dissi con reverenza, “lasciate piuttosto che io tocchi i vostri piedi benedetti!”.

(stralci tratti da Autobiografia di uno Yogi della Self-Realization Fellowship)

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