Associazione Italia Israele Codroipo UD

Associazione Italia Israele Codroipo UD L'Associazione si è data come scopo il far conoscere Israele nella sua realtà attraverso una informazione equilibrata e corretta

02/10/2024

SHANA TOVA U METUKA 🍏🍯🍏🍯🍏🍯

15/09/2024

Negli ultimi giorni, i media hanno diffuso prove e registrazioni che dimostrano che Hamas non solo controlla tutti gli aiuti umanitari che Israele porta a Gaza, ma ne trae anche profitto vendendo gli aiuti ai residenti di Gaza a caro prezzo e in tal modo guadagnare ingenti somme per gli stipendi dei terroristi. Ieri sono arrivate le registrazioni portate da Almog Boker di agenti di Hamas che lamentano di non avere più spazio nei magazzini per immagazzinare altri aiuti perché è tutto saltato in aria!
Normalmente entrano più di 200 camion ogni giorno e Hamas diventa più forte e trae nuova forza da questo mentre i nostri rapiti stanno morendo di fame nei tunnel!!!
Tutte le pressioni internazionali e le richieste del mondo sono irrilevanti quando siamo consapevoli di questa realtà e comprendiamo che questi aiuti vanno ad Hamas e di fatto ostacolano anche qualsiasi progresso verso la liberazione dei rapiti!

Questo non è aiuto umanitario: è aiuto a Hamas‼️

Da Yaseph Haddad

04/09/2024

FROM THE RIVER TO LAGUNA - L'INDIGNAZIONE A SENSO UNICO DEL RED CARPET DI VENEZIA | di Andrea Minuz

Da sempre è il dilemma di ogni artista al Festival di Venezia. Cosa indosso sul red carpet per tenere insieme eleganza e indignazione? Uno scialle rosso-nero-verde col motivo della bandiera afghana per le donne che lì non possono più parlare-salutare- cantare-fischiettare? Mhmm… bello, ma un po’ troppo di nicchia (e anche difficile da abbinare, ci vuole l’armocromista). La figurina della “blue girl”, simbolo delle donne in Iran, da appiccicare magari sul bavero della giacca? Però è acqua passata. Ci siamo già tagliate la ciocca di capelli su Instagram. Meglio non rischiare. Meglio restare sul classico. Meglio buttarsi sul genocidio, from the river to Laguna.

Ecco l’elegantissimo e discreto “volantino a ventaglio” di Laura Morante, “Stop the Gaza Genocide”, in caftano blu (e col dubbio à la Giambruno: sarà più “blu-estoril”, “blu-china” o “blu-Gaza”?). Ecco una più prevedibile maglietta “Free Palestine”, sotto la giacca di Lino Musella, in totalblack. Il mondo del cinema italiano è insomma in gran subbuglio per questo Festival che “resta in silenzio” su Gaza. Peggio. Infila due film israeliani (ho detto I-SRA-E-LIA-NI) in programma. Un affronto. Una dichiarazione di complicità. Arriva l’appello firmato da “oltre settecento tra artisti, tecnici, professionisti del cinema”, altrettanto sconosciuti al pubblico, ma con la guest star Brian Eno, sempre molto attivo nei boicottaggi. Dopo il solito attacco ubriacante, “Noi sottoscritt*, artist*, filmmakers e lavorat_ culturali” e passaggi che starebbero bene nello statuto di Hamas (“apartheid di Israele”, “sistema di oppressione coloniale”) arriva la sentenza: Venezia, inteso come Festival, colpevole di “artwashing”. Termine che indica, nella neolingua della Social Justice League, la ripulitura della coscienza naturalmente sporca di aziende e multinazionali che finanziano musei e istituzioni culturali (ogni ingiustizia, ogni sopruso ha ormai una nuova parola iperbolica: ma se un complimento è una “microaggressione” allora anche “genocidio” non va più bene, ci vuole qualcosa più “bigger than life”). A Venezia c’è “artwashing del genocidio” perché ci sono due film di troppo: “Of Dogs and Men” di Dani Rosenberg e “Why War” di Amos Gitai Il primo è girato nel Kibbutz Nir Oz, all’indomani del 7 ottobre e deve ancora passare al Festival. In mezzo al caos c’è una bambina che cerca il suo cane. Ma non va bene. 𝐄’ 𝐢𝐬𝐫𝐚𝐞𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨. Anche se racconta fatti legati ai massacri di Hamas è il punto di vista dei carnefici. Hamas applaude.

Il secondo è un film-saggio sulla corrispondenza tra Einstein e Freud che si interrogavano sulle ragioni psichiche della guerra e delle nostre reazioni. Il regista, Amos Gitai, si è più volte pronunciato contro Netanyahu. Non basta. 𝐂’𝐞‌ 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐬𝐫𝐚𝐞𝐥𝐢𝐚𝐧𝐚 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐬𝐩𝐚𝐥𝐥𝐞. I nostri artisti, inclusivi con tutti ma non con gli israeliani, sono qui in ottima compagnia: la corrispondenza tra Einstein e Freud venne pubblicata a Parigi nel 1933 e subito proibita nella Germania nazista (chissà se lo sanno).

Non ricordiamo attori e registi italiani chiedere a gran voce il rilascio degli ostaggi subito dopo il 7 ottobre o anche molto dopo. Forse si era in quell’imbuto tra un Festival e l’altro, tra Venezia e Roma, mancavano i riflettori giusti, forse non si voleva fare troppa pressione su Hamas che poi si innervosisce.

Il caso vuole che arrivino in questi giorni le notizie del ritrovamento di sei ostaggi uccisi, sei ragazzi del rave nel deserto, vivi fino a venerdì, e donne forse rimaste incinte dopo gli stupri di gruppo di Hamas. Siamo certi che vedremo da qui alla fine della Mostra almeno una maglietta, una pochette, un adesivino “Bring Them Home Now” sulla cover dell’I-Phone. Qualcosa insomma che metta un po’ di pressione artistica e cinematografica anche agli eroi di Hamas.

Testo | Il Foglio

01/09/2024

📍📍📍MOLTO INTERESSANTE
Channel 12 ha pubblicato un documento trovato in un tunnel di Gaza dove era stato localizzato il leader di Hamas Yahya Sinwar.

Il documento contiene linee guida per funzionari e operatori di Hamas:

- Aumentare la produzione di foto e videoclip che mostrano gli ostaggi per creare pressione psicologica [su Israele]

- Fare di tutto per aumentare la pressione psicologica su [il ministro della Difesa israeliano Yoav] Gallant

- Spingere la linea di pensiero che Netanyahu è responsabile di tutto ciò che accade

- Danneggiare la narrazione israeliana secondo cui l'operazione militare di terra aiuta il ritorno degli ostaggi

29/08/2024

"SE LO VORRETE NON SARÀ UN SOGNO" THEODOR HERZL

Oggi, il 29 AGOSTO del 1897, THEODOR HERZL APRE IL PRIMO CONGRESSO SIONISTA: "SE LO VORRETE, NON SARA' UN SOGNO"

Dal 29 al 31 agosto del 1897, Theodor Herzl organizzò il primo Congresso Sionista a Basilea, dove creò l'Organizzazione Sionista, il massimo organismo politico ebraico fino alla istituzione dello Stato d'Israele.

« Dovessi riassumere il Congresso di Basilea in una parola - che mi guarderò bene dal pronunciare pubblicamente - sarebbe questa: A Basilea, io fondai lo Stato Ebraico. Se lo dicessi ad alta voce oggi, mi risponderebbe una risata universale. Se non fra 5 anni, certamente fra 50 ciascuno lo riconoscerà. »

Dopo esattamente 51 anni il sogno si trasformò in realtà. Ma anche dopo la nascita di , fino ai giorni nostri, in molti hanno messo in discussione la legittimità e la necessità dell'esistenza di uno stato ebraico. Ecco perché anche dopo tutti questi anni il é rimasto un pilastro fondamentale della vita del popolo ebraico. Obiettivo raggiunto, ma la lotta non è mai finita.

Tanti Auguri al movimento che ha cambiato la storia degli ebrei di tutto il mondo.

28/08/2024

Questa settimana, Aliyah è al centro della scena con 600 nuovi immigrati che arrivano in Israele tra il 20 e il 28 agosto. Un numero record di 200 nordamericani è atterrato in un solo giorno (21 agosto), arrivando su 5 voli di gruppo separati: un potente inizio per una settimana emozionante! Coordinato da Nefesh B'Nefesh in collaborazione con il Ministero israeliano per l'Aliyah e l'Integrazione, l'Agenzia ebraica per Israele, Keren Kayemeth LeIsrael e JNF-USA, questo momento sottolinea il profondo impegno di questi Olim nel fare di Israele la loro casa.
🩵🇮🇱🩵🇮🇱
Questi 600 arrivi fanno parte di un'ondata più ampia di 2.000 Olim che faranno Aliyah quest'estate. Di età compresa tra 2 mesi e 97 anni, rappresentano una vivace sezione trasversale del Nord America, provenienti da stati come California, Florida, New York, Texas e Ontario. Si stanno diffondendo in tutto Israele, da Gerusalemme a Ra'anana, portando con sé un bagaglio di competenze: dottori, ingegneri, insegnanti e altro ancora. Tra loro, oltre 500 bambini inizieranno la scuola in Israele questo settembre, segnando l'inizio del loro viaggio Aliyah unico.
🩵🙏🇮🇱
Riflettendo su questa straordinaria ondata di nuovi arrivi, il Ministro dell'Aliyah e dell'Integrazione, MK Ofir Sofer, ha condiviso:

"Siamo nel mezzo di un mese benedetto, assistiamo a un notevole aumento di Aliyah da tutto il mondo, nonostante l'attuale complesso periodo di conflitto. Sono pieno di rinnovata emozione ogni volta che do il benvenuto ai nuovi arrivati. L'intera nazione di Israele condivide questa eccitazione e sente lo spirito sionista e l'enorme sostegno delle comunità ebraiche della diaspora. Ci impegniamo a incoraggiare l'Aliyah e a migliorare il processo di integrazione attraverso vari programmi."🇮🇱

Il rabbino Yehoshua Fass, co-fondatore e direttore esecutivo di Nefesh B'Nefesh, ha aggiunto:

"Mentre celebriamo le centinaia di Olim in arrivo quest'estate, nonostante la situazione attuale, vediamo una bella espressione di speranza, ottimismo, solidarietà e fede. Questo straordinario afflusso sottolinea l'incrollabile impegno nei confronti dello Stato di Israele e del legame indissolubile del popolo ebraico in tutto il mondo."🇮🇱🩵🙏

AM ISRAEL CHAI 🙏🇮🇱🩵

25/08/2024

❗️UNIFIL: Gli sviluppi al confine tra Libano e Israele sono "allarmanti"

La Forza di pace delle Nazioni Unite di stanza in Libano (UNIFIL) e l'Ufficio del Coordinatore speciale per conto delle Nazioni Unite hanno affermato che stanno "continuando i contatti per chiedere a tutti di ridurre l'escalation" e che gli sviluppi al confine tra Libano e Israele sono "allarmanti". Anche l'Egitto ha messo in guardia contro i "Pericoli di aprire un nuovo fronte di guerra in Libano".

SE UNIFIL E L'EGITTO AVESSERO FATTO IL LORO LAVORO AL POSTO DI LASCIAR FARE AI TERRORISTI...

13/08/2024

Pubblicato sul quotidiano italiano IL FOGLIO:

*Perché Israele è la migliore tra le nazioni del mondo, nonostante tutte le accuse mosse contro questo paese. È utile conoscere e apprezzare l'unità degli israeliani e il loro desiderio di far parte della famiglia delle nazioni.
- Non conosco nessun'altra nazione sulla terra che, dalla sua fondazione 75 anni fa, abbia dovuto sacrificare 25.000 soldati per garantire la propria esistenza.
- Non conosco nessun'altra nazione sulla terra senza confini riconosciuti.
- Non conosco nessun'altra nazione sulla terra la cui popolazione abbia vissuto sotto una pressione emotiva costante sin dalla sua fondazione.
- Non conosco nessun'altra nazione sulla terra che sia costantemente in pericolo di essere cancellata dalla mappa.
- Non conosco nessun'altra nazione sulla terra che sia minacciata da boicottaggi da nord a sud del globo.
- Non conosco nessun'altra nazione sulla terra che abbia vinto tutte le guerre impostele, senza ottenere un cessate il fuoco che le si addicesse. - Non conosco nessun'altra nazione sulla terra che fornisca al nemico acqua, elettricità, cibo e assistenza medica.
- Non conosco nessun'altra nazione sulla terra in cui vengano pronunciate parole irrispettose e offensive durante le visite ufficiali.
Ma non conosco neanche nessun'altra nazione sulla terra che abbia registrato così tanti miracoli in così poco tempo.
Immaginate un ebreo n**o e indifeso di fronte ai crematori e un ufficiale nazista che era sicuro di essere sul punto di liberare l'Europa dal "cancro ebraico".
- Quell'ebreo avrebbe potuto immaginare che 75 anni dopo, altri ebrei avrebbero pilotato aerei F-16 su Israele e sopra Auschwitz?
- Quell'ebreo avrebbe potuto immaginare che la popolazione di Israele oggi sarebbe stata dieci volte più grande di quella del 1948, l'anno in cui fu fondato lo stato?
- Quell'ebreo avrebbe potuto immaginare che in Israele siamo molto più felici che in molti paesi europei?
- Quell'ebreo avrebbe potuto immaginare che Israele ha la più alta produzione di pubblicazioni scientifiche pro capite al mondo? - Quell'ebreo potrebbe immaginare che Israele abbia il più alto numero di grandi maestri di scacchi pro capite di qualsiasi altra città al mondo?
- Quell'ebreo potrebbe immaginare che Israele sia la nazione la cui accademia produce più documenti scientifici pro capite di qualsiasi altra parte del mondo?
- Quell'ebreo potrebbe immaginare che Israele sia la nazione con il più alto tasso di lauree e popolazione universitaria al mondo?
- Quell'ebreo potrebbe immaginare che Israele sia il paese con, in rapporto alla sua popolazione, il più alto numero di "start-up" al mondo?
- Quell'ebreo potrebbe immaginare che Israele sia il paese con la più alta percentuale di computer domestici pro capite al mondo?
- Quell'ebreo potrebbe immaginare che Israele sia il paese che ha assorbito il maggior numero di immigrati negli ultimi cinquant'anni?
Purtroppo, non troverete questa notizia sui media, perché non si adatta allo stereotipo che condanna Israele come un occupante sionista colonialista. Nella coscienza del mondo, la parola "Israele" deve essere equiparata a un aggressore. Ma lo Stato ebraico, nonostante i media ostili e i politici che non mancano di cinismo nei suoi confronti, dimostra di essere capace di offrire il meglio di sé a beneficio dell'umanità. I ​​terroristi e i loro sostenitori in tutto il mondo disprezzano Israele perché è una luce per nazioni che in questa parte del mondo sono un oceano di mediocrità.
Il quotidiano italiano "Il Foglio".
Un po' lungo ma esemplare!
Questa verità va letta, ricordata e diffusa!

26/07/2024

Indirizzo

Codroipo

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Associazione Italia Israele Codroipo UD pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Associazione Italia Israele Codroipo UD:

Condividi