Dott.ssa Federica Rossi, Psicologa

Dott.ssa Federica Rossi, Psicologa Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Costruttivista, specializzata in Neuroscienze Cognitive

"Il rimuginio è un'ombra che danza attorno al cuore, fingendo di proteggerlo mentre lo tiene prigioniero." Khalil Gibran...
14/05/2025

"Il rimuginio è un'ombra che danza attorno al cuore, fingendo di proteggerlo mentre lo tiene prigioniero." Khalil Gibran

Il rimuginio può apparire come un tentativo di riflessione o problem solving, ma spesso si rivela un processo mentale poco funzionale, che invece di aiutare a trovare soluzioni, mantiene la persona intrappolata in pensieri ripetitivi e dolorosi.

In ottica costruttivista, il rimuginio può essere compreso come un modo appreso e soggettivamente significativo con cui la persona tenta di dare senso a esperienze emotive complesse, spesso nel tentativo di controllare l'incertezza o proteggersi da vissuti dolorosi come colpa, paura o vergogna.

In terapia, l'obiettivo non è bloccare il rimuginio, ma aiutare la persona a diventare consapevole di come e quando si attiva questo processo, distinguendolo da una riflessione utile. Si esplora il significato personale che ha assunto nel tempo: che funzione ha avuto? Che emozioni cerca di contenere o evitare?

Attraverso tecniche esperienziali (es. mindfulness, ACT), si promuove la capacità di osservare i pensieri senza identificarvisi, favorendo una relazione più flessibile con il proprio dialogo interno.

Un altro passaggio fondamentale è il recupero dell’azione: si lavora per costruire alternative concrete e più efficaci per fronteggiare il disagio, rinforzando l’agency e l’autoefficacia. Anche piccoli atti di movimento nella realtà aiutano a trasformare lo stallo in possibilità di cambiamento.

Infine, si accompagna il paziente nell’esplorare e dare senso alle emozioni sottostanti, riconoscendole come segnali preziosi di bisogni, valori o ferite che chiedono ascolto.

"Il rimuginio è un'ombra che danza attorno al cuore, fingendo di proteggerlo mentre lo tiene prigioniero." Khalil Gibran...
14/05/2025

"Il rimuginio è un'ombra che danza attorno al cuore, fingendo di proteggerlo mentre lo tiene
prigioniero." Khalil Gibran

Il rimuginio può apparire come un tentativo di riflessione o problem solving, ma spesso si rivela un processo mentale poco funzionale, che invece di aiutare a trovare soluzioni, mantiene la persona intrappolata in pensieri ripetitivi e dolorosi.

In ottica costruttivista, il rimuginio può essere visto come un modo appreso con cui la persona tenta di dare senso a esperienze emotive complesse, spesso nel tentativo di controllare l'incertezza o proteggersi da vissuti dolorosi come colpa, paura o vergogna.

In terapia, l'obiettivo non è bloccare il rimuginio, ma aiutare la persona a diventare consapevole di come e quando si attiva questo processo, distinguendolo da una riflessione utile. Si esplora il significato personale che ha assunto nel tempo: che funzione ha avuto? Che emozioni cerca di
contenere o evitare?

Attraverso tecniche esperienziale, come la mindfulness, si promuove la capacità di osservare i pensieri senza identificarvisi, favorendo una relazione più flessibile con il proprio dialogo interno.

Un altro passaggio fondamentale è il recupero dell’azione: si lavora per costruire alternative concrete e più efficaci per fronteggiare il disagio, rinforzando l’agency e l’autoefficacia. Anche piccoli atti di movimento nella realtà aiutano a trasformare lo stallo in possibilità di cambiamento.

Infine, si accompagna il paziente nell’esplorare e dare senso alle emozioni sottostanti,
riconoscendole come segnali preziosi di bisogni, valori o ferite che chiedono ascolto.

La solitudine non ci allontana dagli altri. Ci aiuta a ritrovare l’equilibrio necessario per stare insieme in modo auten...
16/04/2025

La solitudine non ci allontana dagli altri. Ci aiuta a ritrovare l’equilibrio necessario per stare insieme in modo autentico, senza perdere la nostra identità.

06/03/2025
"Ah voi credete che si costruiscano soltanto le casa? Io mi costruisco di continuo e vi costruisco, e voi fate altrettan...
03/02/2023

"Ah voi credete che si costruiscano soltanto le casa? Io mi costruisco di continuo e vi costruisco, e voi fate altrettanto.

E la costruzione dura finché non si sgretoli il materiale dei nostri sentimenti e finché duri il cemento della nostra volontà.

E perché credete che vi si raccomandi tanto la fermezza della volontà e la costanza dei sentimenti?

Basta che quella vacilli un poco, e che questi si alterino d'un punto o cangino minimamente, e addio realtà nostra! Ci accorgiamo subito che non era altro che una nostra illusione."

L. Pirandello. Uno, nessuno e centomila

“Appena cominciamo a ri-esperire una connessione viscerale con i bisogni del nostro corpo, emerge una specifica capacità...
06/04/2022

“Appena cominciamo a ri-esperire una connessione viscerale con i bisogni del nostro corpo, emerge una specifica capacità nuova: quella di amarsi con calore.

Sperimentiamo una nuova autenticità nel prenderci cura di noi stessi, che reindirizza la nostra attenzione alla nostra salute, alla nostra dieta, alla nostra energia, alla nostra gestione del tempo. Questa maggior cura di sé nasce spontaneamente e naturalmente, non come una risposta ad un “dovrebbe”. Siamo in grado di sperimentare un piacere immediato e intrinseco nella cura di noi stessi”

STEPHEN COPE
Yoga and the Quest for true Self

Illustration by Ekinakis

23/03/2022

Fai solo quello che ti nutre davvero.
Il resto abbandonalo.
Non perdere tempo con attività per te noiose, con persone che non riescono ad
arricchirti, con situazioni fastidiose.
Stai perdendo il tuo tempo.
E con esso anche le energie. Le tue preziose energie vitali.
Quelle che ti permettono di evolvere, di crescere, di comprendere.
Ma se sono impegnate in altro come puoi trovare la tua via?
Come puoi seguire la strada se sei stanco, triste, abbattuto, svuotato?
Hai mai visto un cavaliere stanco della vita vincere la sua battaglia?
Si vince se si è centrati, presenti, attenti e vitali.
E per esserlo bisogna abbandonare ciò che non fa per noi.
Anche se è la rassicurante ma paludosa abitudine, anche se ci fa sembrare
egoisti, anche se va contro la recita che stiamo mettendo in atto da sempre.
Segui ciò che ti appassiona, ciò che ti ricarica, quello che non ti stanca e
tutto ciò che ti rapisce completamente e amorevolmente.
Ubriacati delle tue passioni.
Senza sensi di colpa, senza ragionamenti, senza alcun tipo di paura.
Il mondo ha bisogno di persone vive, creative, vere.
Non farti distrarre da notizie, eventi o persone che vogliono bloccare la tua
vitalità imprigionandoti nella paura, nella vergogna o nella disperazione.
Svegliamoci e andiamo nel mondo fieri, vigili ed entusiasti.
Fai solo quello che ti nutre davvero.
In modo spietato. Senza se e senza ma.
Questa è la vera rivoluzione, dentro e fuori di noi.

[Elena Bernabè]

Dipinto di Guim Tió

Siamo i peggiori critici di noi stessi. Quante cose che, se vengono fatte dagli altri, tendiamo a giustificare mentre qu...
12/10/2021

Siamo i peggiori critici di noi stessi.

Quante cose che, se vengono fatte dagli altri, tendiamo a giustificare mentre quando siamo i primi a compierle ci mettiamo poco a condannare? Perché se vediamo qualcuno in difficoltà proviamo a comprenderne le ragioni mentre se siamo noi a sentirci in difetto ci cataloghiamo come deboli e fragili?

Come uscire da questo ruminio di pensieri che causa ansia e frustrazione?

Spesso la chiave è banalmente volersi bene e riuscire ad avere un atteggiamento di gentilezza e di comprensione verso se stessi. Per quanto possa essere faticoso, proviamo ad accettare e ad accogliere le nostre parti imperfette.

E' una cosa veramente bizzarra, ma più due persone sono vicine, più sono separate. Se non riescono a separarsi, non poss...
06/10/2021

E' una cosa veramente bizzarra, ma più due persone sono vicine, più sono separate. Se non riescono a separarsi, non possono nemmeno aumentare l'intimità. Se non possono aumentare la loro individualità non possono nemmeno aumentare il loro stare insieme. Più sei libero di stare con gli altri, specialmente con tua moglie, più ti senti libero con te stesso. Più sei con te stesso e più puoi essere con lei.

[Carl A. Whitaker]

29/09/2021
Spesso cadiamo nell'errore di pensare che l'altro abbia i nostri stessi valori. Ciò che è ovvio e scontato per noi per l...
16/09/2021

Spesso cadiamo nell'errore di pensare che l'altro abbia i nostri stessi valori. Ciò che è ovvio e scontato per noi per l'altro potrebbe non esserlo affatto. Diamo per certo che l'altro ragioni con le nostre modalità ed abbia le nostre stesse mappe emotive.
Ognuno segue una propria visione del mondo che si è formato con la propria cultura di appartenenza, le credenze ereditate in famiglia e le esperienze acquisite.
Non dare per scontato.
Tu parli, non è detto che l'altro capisca.

10/09/2021

: Cesare Pavese e l'amore come dovrebbe essere.

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